Avvenire, banche ora pensino ai cittadini
Servono ‘lezioni di stile’, secondo ‘Avvenire’, che dedica un corsivo così intitolato alla protesta delle banche per una controversa norma introdotta da un emendamento al decreto liberalizzazioni sull’apertura delle linee di credito.
“Ci tocca anche questa, nel nostro benedetto paese: assistere alla rivolta delle banche contro Governo”, scrive il quotidiano dei vescovi. “Con tanto di minaccia, fatta trapelare tra le righe, che se la norma non sarà cambiata, le banche si potrebbero veder costrette al vero ‘credit crunch’, bloccando l’erogazione di fondi a imprese e famiglie. Un passaggio infelice della conferenza stampa. Tanto più all’indomani della maxi-asta che ha portato nelle loro casse decine e decine di miliardi al tasso dell’1%. Certo, non hanno tutti i torti: le norme contestate non paiono molto liberiste. Da chi però ha già dimostrato nei fatti di aver contribuito, con scelte oculate, a tenere in piedi il paese, non ci aspettiamo ora solo rivendicazioni. Le banche hanno la forza di correggere una norma. I cittadini non hanno quella di far cambiare i costi bancari. Se ne ricordino, i nostri banchieri”. In un editoriale di prima pagina, Giancarlo Galli sottolinea che nonostante la “manna” dei 529 euro destinati dalla Bce al sistema creditizio “spiace rilevarlo, in prima battuta le banche paiono guardare ai propri interessi di bottega”. Invece, “salvate le banche, che fanno pure il viso dell’arme per una norma andata loro di traverso, occorre insomma ridare speranza agli italiani. Alla gente comune, alle famiglie. La priorità è questa”.
Fonte: TMNews