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Ettore Gotti Tedeschi, breve dissertazione tra genesi e gnosi! Breve monologo scritto di Marius Creati
Ettore Gotti Tedeschi ha definito in poche semplici parole il profondo concetto pandemico della neo-humanity, che non ha nulla a che dire con la pandemia di nostra amara conoscenza, ma che della pandemia stessa ne ha fatto strumento di propaganda, non che di morte… la morte fisica dell’essere umano, la morte spirituale dell’animo umano, la morte emblematica dell’estetica umana. La gnosi, di cui si avvale il pensiero pseudo scientifico positivista, nel corso di due millenni ha ribaltato completamente la scena proverbiale della genesi e dal concetto interlocutore del pensiero gnostico ha soverchiato completamente la sua natura interlocutrice per divenire parte egemone rivelatrice di una verità plasmata secondo l’ottica del pensiero anti umanista, che dell’umanesimo eviscera completamente la sua caratteristica umana. La filosofia gnostica ha ucciso l’animo umano nella sua dogmatica ricerca della verità e ora nella sua immediatezza scientifica si è arrogata il diritto di volersi anteporre al creatore per elevarsi alla sua posizione panteista e decidere di vita e di morte su tutto il creato. La filosofia gnostica nella sua assurda ieratica ricerca della demagogia empirea ha disperso l’umanicità dell’uomo per riconfigurarla, secondo il suo credo enfatico, attraverso una nuova ideologia genetista intrisa nella nano tecnologica genetica. La gnosi, nella sua grande accezioni di verità e di rivisitazione della cultura emblematica dell’uomo, ha progettato la sua fine… e i profeti contemporanei di cui vocifera sono individui che, empi della loro vitalità, scevri dall’essere sensibili ed eviscerati dal carattere divino dell’esistenza, si nascondono dietro grandi organizzazioni mondiali, di cui possiedono la peculiarità finanziaria, imponendo le basi di un nuovo diktat planetario, che sotto sotto è alcova di effimera avidità, fugace salace malsana ambizione totalitarista. Nella vorace ricerca di voler reinterpretare la genetica dell’uomo, quindi nella postulazione della sua genesi, si scontra in maniera audace con l’essenza divina, ponendosi dinnanzi al suo cospetto come pari interlocutrice della creazione dell’uomo e del creato senza porsi, nel dubbio, l’ufficiale risconto del divino, il cui responso non tarderà a sopraggiungere dal luoghi remoti della conoscenza. Il responso del divino sull’uomo, quando l’uomo arrogò con il suo sguardo la presunzione di porsi alla pari sul mondo, provocò la distruzione di Babele e la conseguente confusione delle lingue terrene! Perché nel profondo di ciascun essere umano esiste la risposta della conoscenza dell’ultraterreno, poiché il dio ampiamente menzionato non è quel dio che vorremmo che fosse, ma qualcosa di diverso che si allontana dal concetto spirituale di creazione, ma che diviene creatore per aver dato origine alla creazione terrena dell’uomo, non che di tutte le sue cose. Quindi in definitiva la gnosi si scontra con due concetti fondamentali di presenza ultraterrena… L’uomo è solo contro un sistema che desidera abbatterlo per riconfigurare la sua unicità multi-centenaria in un nuovo concetto di umanità che sfugge a sé stessa e che in verità vorrebbe realizzare de profundis a titolo di emblematica consapevolezza di uguaglianza a Dio… E tu piccolo uomo, cosa intendi fare per rimanere ancora in vita?
Marius Creati
