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“Voi chi dite che io sia?” di Giorgio Jossa, Claudiana Editrice
È veramente impossibile scrivere una storia di Gesù? La ricerca pare esserne convinta: i vangeli non sono libri storici e il Gesù dei vangeli è un personaggio senza tempo. Ma Gesù è un uomo storico, e di nessuna personalità storica si rinuncerebbe a priori a ricostruire la storia. Nelle pagine di Giorgio Jossa il Gesù che inizia il suo ministero pubblico come discepolo di Giovanni non è lo stesso che annuncia a pescatori e contadini della Galilea l’avvento imminente del regno di Dio, né questo Gesù è quello che minaccia il giudizio futuro alle autorità di Gerusalemme. In questo nuovo libro si espongono in modo chiaro alcuane ipotesi fortemente innovative di lettura dei vangeli e si ripercorrono le tappe fondamentali della vicenda di Gesù, per giungere a un’immagine inedita e largamente convincente della sua figura.
Premessa
Introduzione. È veramente impossibile scrivere una storia di Gesù?
1. La Palestina al tempo di Gesù
2. Gesù aderisce al movimento penitenziale di Giovanni nel deserto della Giudea
3. Gesù torna in Galilea e annuncia la venuta imminente del regno di Dio
4. Gesù promette ai dodici che governeranno con lui sul popolo di Israele
5. Gesù compie «opere straordinarie» e afferma la presenza già operante del regno di Dio
6. Gesù prende posizione nei confronti dell’osservanza della legge mosaica
7. Gesù manifesta la sua pretesa regale e messianica agli abitanti di Gerusalemme
8. Gesù riprende la predicazione di Giovanni e annuncia la venuta del Figlio dell’uomo
9. Gesù assume la morte nella sua missione
10. Gesù è condannato a morte
Conclusione
Un profilo storico essenziale di Gesù
Appendice. Il Gesù storico di J.P. Meier
Nota bibliografica
Indice degli autori moderni
Giorgio Jossa
ha insegnato Storia della Chiesa antica all’Università Federico II di Napoli. Dopo numerosi studi sulle origini del pensiero cristiano si è dedicato interamente alla ricostruzione della figura di Gesù, sulla quale ha pubblicato tutta una serie di saggi: Gesù e i movimenti di liberazione della Palestina, Brescia 1980; Dal Messia al Cristo, Brescia 22000; Giudei o cristiani?, Brescia 2004; La condanna del Messia, Brescia 2010; Tu sei il re dei Giudei?, Roma 2014.
tolo | Voi chi dite che io sia? |
sottotitolo | Storia di un profeta ebreo di nome Gesù |
autore | Giorgio Jossa |
collana | Studi biblici, 195 |
marchio | Paideia |
editore | Claudiana |
formato | ![]() |
pagine | 363 |
pubblicazione | 09/2018 |
ISBN | 9788839409232 |
“Il presepio”, libro di Maurizio Bettini, Giulio Einaudi Editore
Il presepio è una finzione fragile e incantevole. Nel suo puntuale ritorno, a ogni 25 dicembre, si cela qualcosa di magico che riguarda ognuno di noi: credenti, atei o indifferenti. Una nostalgia che riporta ai Natali dell’infanzia, quando aprivamo lo scatolone preso in soffitta, o in cantina, e con gli occhi pieni di stupore tiravamo fuori una dopo l’altra le piccole statuine. Maurizio Bettini ci accompagna attraverso i secoli alla scoperta delle storie nascoste dietro la tradizione. Al termine del viaggio non guarderemo piú con gli stessi occhi quel paesaggio insieme familiare e meraviglioso.
Quella del presepio è una storia che conosciamo tutti: la nascita di Gesú. Ci sono la Sacra Famiglia, una grotta, una capanna, la stella cometa, una mangiatoia, il bue, l’asinello e i Re Magi. La sua iconografia sembra essere tanto luminosa quanto immutabile. Ma, come spesso avviene con i racconti forniti di un forte significato culturale – quelli che hanno valore fondativo per una comunità o per un gruppo -, anche la narrazione della Natività è frutto di centinaia di anni di riscritture, di racconti che nel tempo si sono sedimentati su una base originariamente povera di dettagli. Nei Vangeli di Luca e Matteo molti degli elementi che popolano i nostri ricordi di bambini, infatti, non sono presenti. Non si parla né di una capanna né di una grotta, e nemmeno di due bestie che avrebbero tenuto al caldo il corpo del neonato. Queste pagine descrivono dunque il processo che ha condotto alla formazione di una vera e propria scenografia culturale della Natività, in base alla quale Gesú, che secondo Matteo era nato in una casa, passo dopo passo è arrivato a vedere la luce in una grotta, vegliato da animali soccorrevoli: come tanti eroi mitici dell’antichità destinati a cambiare il destino dei popoli. Quanto ai personaggi piú fiabeschi del presepio – il bue, l’asino, i Re Magi -, scopriamo con sorpresa che la loro creazione, e la loro definizione, è stata prodotta non dalle invenzioni del folclore, ma da dotte speculazioni teologiche. Infine, l’autore disegna una vera e propria antropologia del presepio, mettendo in luce la trama di relazioni che da un lato lega fra loro la Sacra Famiglia, i pastori e coloro che «fanno il presepio», simbolicamente rappresentati da queste figurine; dall’altro ristabilisce il contatto con le statuette utilizzate nelle pratiche votive di epoca classica, per testimoniare, ora come allora, fedeltà, memoria e gratitudine alla divinità. Bettini ricostruisce questo avventuroso percorso antropologico con la cura del filologo e la passione del narratore, mostrandoci tutta l’affascinante complessità meticcia che si nasconde sempre dietro la tradizione.
“Il Mistero dei Tarocchi” di Gian Piero Alloisio, Tonino Conte, Beppe Giacobbe, La Grande Illusion
Il mistero dei Tarocchi non è un libro come gli altri, e tuttavia può essere letto, senza timore, aprendolo e sfogliandolo dalla prima all’ultima pagina, come un qualsiasi altro libro. Il testo che racchiude è quello di uno spettacolo teatrale di Gian Piero Alloisio e Tonino Conte, rappresentato per la prima volta nel luglio del 1990 dal Teatro della Tosse, a Forte Sperone, sulle alture circostanti Genova, con una particolare messinscena “a labirinto”, che prevedeva, e prevede, che ciascuna delle ventuno e una figura – che del mazzo dei Tarocchi costituiscono il nucleo degli Arcani Maggiori – sia interpretata, lungo un percorso, da un differente attore su un differente palcoscenico.
Tolte le carte del Bagatto e del Matto, che rispettivamente aprono e chiudono lo spettacolo, accogliendo e congedando il pubblico, durante la rappresentazione le restanti venti ripetono ognuna la propria parte venti volte: così permettendo che ciascuno degli spettatori diventi il soggetto di un differente e personalissimo cammino narrativo e iniziatico le cui tappe sono decise casualmente ricevendo lungo la via una nuova carta dal mazzo. Quale che sia l’ordine toccato in sorte, la storia non ne risulterà comunque mai “sparigliata”.
Con l’intento di offrire al lettore del libro la stessa esperienza del testo teatrale data allo spettatore, si è perciò deciso di accompagnare al volume impaginato da Erika Pittis un mazzo di Arcani, disegnati e interpretati per l’occasione da Beppe Giacobbe. L’invito è quello di alzarli, da soli o in compagnia, con la mano sinistra, come si fa dalla cartomante, per poi man mano procedere nella lettura, meglio se ad alta voce e sopra un tavolo, esagerando, se del caso, mimica e gestualità. Uno spettacolo teatrale, un libro, XXII Arcani, 243.290.200.817.664 possibilità di lettura, forse anche un gioco di società.
Questo volume, il primo della collana “Carta canta la carta che suona”, è stato stampato in offset, il 21 marzo 2017, dalla Fantigrafica di Cremona con caratteri Domaine su carta Fedrigoni Freelife Vellum White 140 g in una tiratura commerciale di mille e una copia. Il mazzo di Arcani che lo accompagna è stato realizzato con cartoncino Invercote. La confezione in brossura filo refe con alette e il cofanetto sono stati realizzati rispettivamente con cartoncino Fedrigoni Constellation Snow Intreccio 240 g e 350 g dalla Legatoria Venturini di Cremona.
Gian Piero Alloisio, nato a Ovada nel 1956, è cresciuto nella periferia di Genova. Debutta nel 1975 come autore e frontman dell’Assemblea Musicale Teatrale, per cui scrive quattro album. Nel 1978 scrive Venezia, resa celebre da Francesco Guccini. Nel 1981 comincia l’attività di drammaturgo, con la commedia musicale Ultimi viaggi di Gulliver, per la regia di Giorgio Gaber. Fino al 1994 continua la sua collaborazione con l’artista milanese con cui scrive commedie musicali (fra cui Una donna tutta sbagliata, Aiuto! Sono una donna di successo e Donne in amore), canzoni e sceneggiature di film. Dal 1990 fa parte del Teatro della Tosse come autore e interprete di prosa e di canzoni. Nel 2006 scrive il dramma storico I Templari, ultimo atto. Nel 2008, con Maurizio Maggiani, pubblica il libro+cd Storia della meraviglia. Da dodici anni produce il Festival Pop della Resistenza, dal 2013 è direttore artistico e produttore di Genova per voi, talent che ha scoperto e lanciato giovani autori di canzoni, e dal 2017 di Professione Autore, concorso artistico per autori televisivi. Fra gli interpreti delle sue canzoni: Francesco Guccini, Gaber-Jannacci, Eugenio Finardi, Gianni Morandi.
Con La Grande Illusion ha pubblicato, insieme a Tonino Conte e Beppe Giacobbe, Il mistero dei Tarocchi.
105 x 195 mm
108 pagine + XXII Tarocchi
brossura con alette e cofanetto
finito di stampare il 21 marzo 2017
ISBN 978-88-941348-4-1
prezzo 34,50 €
“La Vita segreta degli Alberi”, libro di Peter Wohlleben, Macro Edizioni
Cosa mangiano gli alberi? Quando dormono e parlano? Come si riproducono? Perché si ammalano e come guariscono? Scoprilo in questo libro!
Per molte persone il bosco è un luogo di sogno, il simbolo del silenzio e della natura incontaminata.
Peter Wohlleben, celebre guardia forestale, grazie alla sua esperienza ci introduce alla vita nascosta degli alberi, svelandoci un segreto sorprendente: gli alberi, come gli altri esseri viventi, sono dotati di memoria, comunicano tra loro, provano emozioni e possono perfino essere soggetti a scottature solari e rughe.
Alcuni, come ad esempio le querce, si parlano per mezzo di sostanze chimiche odorose: se un albero subisce un’infestazione da insetti, emana segnali olfattivi su un’area abbastanza vasta e tutti gli esemplari che ricevono il messaggio si preparano a respingere l’attacco, depositando nel giro di pochi minuti speciali sostanze amare che mettono in fuga gli insetti.
Nel bosco, quindi, accadono le cose più stupefacenti: gli alberi non solo comunicano fra loro ma circondano la prole di amorevoli cure, si preoccupano dei vecchi vicini malati, provano sensazioni ed emozioni e hanno i loro ricordi.
Il guardaboschi Peter Wohlleben traccia un sentiero nella foresta intricata e dischiude ai nostri occhi un universo sorprendente e misterioso: nelle sue affascinanti storie sulle insospettate capacità degli alberi, l’autore dà spazio alle più recenti scoperte scientifiche oltre che alle sue esperienze dirette.
Un libro straordinariamente istruttivo sugli alberi e le foreste, che ci insegna a provare un rinnovato stupore per i prodigi della natura. Una dichiarazione d’amore indirizzata al bosco.
Gli alberi come non li avete mai visti e conosciuti
L’autore è anche stato ospite nel programma di Rai2 Voyager (puntata di lunedì 15 Gennaio 2018).
Editore Macro Edizioni
Data pubblicazione Settembre 2016
Formato Libro – Pag 268 – 14,5×21 cm
ISBN8893190448EAN9788893190442
MCR-NR 119535
“Come leggere i geroglifici egizi” di Mark Collier e Bill Manley, Giunti Editore
Manuale per imparare da soli
La scrittura geroglifica dell’antico Egitto è la vostra passione e avete sempre desiderato poterla leggere da soli? Ora è possibile, con l’aiuto di Come leggere i geroglifici egizi, un manuale pratico rivolto ai principianti e a tutti coloro che desiderano approfondire la propria conoscenza della lingua e della cultura egizia.
Gli autori, Mark Collier e Bill Manley, hanno un’esperienza pluriennale nell’insegnamento in corsi per non specialisti svolti in tutta la Gran Bretagna e il loro metodo è provato e sperimentato. Sin dall’inizio sarete introdotti alla lettura di testi autentici tratti dagli antichi monumenti, riprodotti in modo chiaro apposta per questo libro. Ogni capitolo presenta un nuovo aspetto della scrittura geroglifica o dell’antica lingua egizia e vi porta a sviluppare una capacità di lettura sempre crescente per mezzo di esercizi pratici.
Gli autori si concentrano su un nucleo significativo e affascinante di monumenti – iscrizioni funerarie, sarcofagi e scene di tombe. I testi e le note esplicative offrono uno sguardo di prima mano su temi come l’amministrazione dello Stato, la vita familiare, la concezione della morte nell’antico Egitto.
- Editore: Giunti
- Collana: Varia Giunti
- Illustratore: Parkinson,Richard
- Traduttore: Einaudi,Silvia
- Copertina: Brossura con bandelle
- Dimensione: 15.5×22.5cm
- Lingua: Italiano
- ISBN – EAN: 9788809834767
- Data di pubblicazione: 2018
- Prima edizione: maggio 2003, 2016
“Bystander: A History of Street Photography”, book of Colin Westerbeck and Joel Meyerowitz, Laurence King Publishing

- Hardback
- 310 illustrations
- 400 pages
- 292 x 220 mm
- ISBN 9781786270665
- Published October 2017
“La mela di Magritte”, libro di Klaas Verplanke, Fatatrac – Edizioni del Borgo
LA MELA DI MAGRITTE
Il protagonista René Magritte fluttua attraverso il mondo dei suoi sogni, realizzando il suo desiderio di diventare pittore… di mele, di cappelli e di mele che sono cappelli. Nei suoi quadri, le foglie diventano labbra, le baguette diventano nasi, i rami diventano pipe e così via, René si fa pittore dell’impossibile, del surreale che prende vita sulla tela e conduce lontano chi guarda. Ispirato ai capolavori dell’artista, l’albo invita i lettori di tutte le età a osservare il mondo che li circonda con uno sguardo libero, per apprezzare come anche gli oggetti più comuni possano assumere una insospettata identità e rivelare qualcosa di nuovo, in un perpetuo gioco di associazioni.
René è un pittore, ma non sa cosa dipingere. Il dramma della tela bianca lo attende tutte le mattine: Sa di dover dipingere, ma non sa cosa! Eppure la sua testa è piena di fantasia e di meraviglia, bisogna solo trovare un modo per farle uscire grazie a colori e pennelli. Ecco allora che comincia a dipingere la realtà contorta dei suoi sogni, delle sue idee bizzarre su melecappelli, uovocchiali e piperami. Nei suoi dipinti le foglie sono labbra, le baguettes sono nasi, il lato giusto non è mai quello superiore, e il sopra non è mai sotto. René si fa pittore dell’impossibile, del surreale che prende vita sulla tela e conduce lontano chi guarda.
Autore e Illustratore: Klaas Verplancke
Rilegatura: copertina cartonata
pagine: 40, a colori
FORMATO: 23,5 x 30,5 cm
età: dai 5 anni
prezzo: euro 19,90
IN LIBRERIA: marzo 2017
collana: Grandi albi MoMA
CM: 69377M
EAN: 9788882224523
“Le Grand Armorial équestre de la Toison d’or “, livre de Michel Pastoureau, Seuil
Le Grand Armorial équestre de la Toison d’or
Auteur du Texte : Michel Pastoureau
Préface de : Jean-Charles de Castelbajac
Précieusement conservé à la bibliothèque de l’Arsenal au titre de trésor national, le Grand Armorial équestre de la Toison d’or est l’un des manuscrits enluminés les plus spectaculaires de la fin du Moyen Âge. Peint à la gouache sur papier à Lille en 1435-1438, il représente les chevaliers de l’ordre de la Toison d’or, fondé par le duc de Bourgogne Philippe le Bon en 1430, et des personnages importants du temps. Rois, ducs, comtes et princes de l’Église y sont figurés en grande tenue héraldique, dans un costume à la fois militaire et civil en tout point extraordinaire. L’ensemble des 79 portraits équestres est accompagné de 950 armoiries collectées dans toute l’Europe par différents hérauts d’armes venus participer en 1435 à la grande paix d’Arras.
Reproduit ici à l’identique, ce manuscrit exceptionnel est enrichi d’une présentation de l’historien Michel Pastoureau, spécialiste des armoiries, des couleurs et du bestiaire médiéval, et d’un entretien croisé entre le médiéviste et l’artiste Jean-Charles de Castelbajac, créateur iconoclaste passionné d’histoire et d’art contemporain, ainsi que de nombreux dessins inédits de sa main.
Beaux livres
Date de parution 02/11/2017
49.00 € TTC
256 pages
EAN 9782021373257
“A lezione con A G Fronzoni”, libro di Ester Manitto

Dalla didattica della progettazione alla didattica di uno stile di vita
Ma chi era A G Fronzoni?
Visto che non esistono libri su di lui mi sembra doveroso scrivere una breve introduzione. Innanzitutto Fronzoni amava definirsi “progettatore”, e diceva a questo proposito: “Non architetto, non grafico, non designer di qualsiasi disciplina, ma progettatore in grado di risolvere problemi su diversa scala”. Per lui il progetto era inteso come progetto della propria esistenza; che non esclude il progetto di un abito, di un mobile o di un tavolo, ma che va oltre e che comprende la totalità della vita. Contemporaneamente alla libera professione Fronzoni ha insegnato per tanti anni. Dell’insegnamento lui stesso diceva: “Dal 1967, da quando sono stato chiamato nella scuola, ho sempre più coscienza che il vero compito del progettista è di educare, più che di tecnico; il suo vero fine non è di creare una città, ma di educare a costruire la città, la città come forma sensibile della civiltà. Dal 1982 Fronzoni decise di fondare una sua scuola a Milano, che fu attiva fino al 2001, anno che precede la sua morte. Fronzoni lavorò molti anni nella scuola pubblica (IVC e Umanitaria a Milano, ISA di Monza, ISIA di Urbino, Accademia di comunicazione oltre a svariati corsi in varie parti d’Italia). Nel 1982, con quel importante bagaglio di esperienza, decise di fondare una scuola tutta sua; la sua scuola-bottega.
“Imparare facendo” era il motto preso in prestito da Albers, e il Bauhaus il modello di ispirazione.
Sono stata una sua allieva, dapprima ad un corso professionale ad Ovada nel 1987, ed inseguito alla scuola-bottega a Milano dal 1988 al 1991. In seguito ho sempre mantenuto vivi i contatti con Fronzoni e con la sua insostituibile assistente Myrna Cohen. Frequentare la scuola bottega è stato un privilegio, ho scritto questo libro perché desidero diffondere questa esperienza. Non parlerò del suo intenso lavoro di progettatore, ma essendo stata sua allieva per molti anni parlerò del suo metodo di insegnamento originale ed innovativo, soprattutto valido. È trascorso tanto tempo da allora, ma credo che l’esempio della scuola-bottega di Fronzoni resti una prova dell’esistenza di un luogo, dove imparare non era sinonimo di sofferenza, dove si instaurava un clima ineffabile tale che apprendere era una conseguenza naturale. Le esortazioni che ricevevamo, non erano circoscritte al campo della grafica o del design, ma andavano ben oltre. L’ obiettivo a cui Fronzoni mirava, era quello di creare in noi curiosità e stimoli tali da indurci ad aspirare ad una qualità di vita più ampia e meno banale. Fronzoni affermava che la scuola è il seme delle società democratiche e che da essa bisognava partire per “correggere” il mondo. La piccola scuola di Fronzoni, secondo me, è un modello cui riferirsi soprattutto oggi che le scuole italiane mancano del rapporto diretto col “fare” concreto, la scuola-bottega è un prototipo vitale a cui ispirarsi ed è per questo che ho scritto questo libro. Oggi è l’8 febbraio 2013 sono trascorsi 11 anni dal giorno della sua morte, ma il desiderio di far conoscere il suo metodo di insegnamento continua.
Ester Manitto
anno: 2017
testi: Enrico D. Bona, Marina Cinieri, Elena Fronzoni, Ester Manitto, Gabriele Oropallo, Claudio Silvestrin.
fotografie: Fabrizio Cicconi, Alessandro Fornili, Giuliano Grossi, Armin Linke, Stefano Malobbia.
curatore: Mario Muda
grafica e direzione artistica: Artiva Design / www.artiva.it
stampa: Nava Press Milano / www.navapress.com
lingua: ogni libro è scritto sia in italiano sia in inglese
traduzioni: Andrea Jones, Francesca Emily Amato
pagine totali in italiano: 77
pagine totali con immagini: 36
pagine totali in inglese: 77
illustrazioni e fotografie: bianco e nero
formato: 20×22 cm.
codice ISBN: 979-12-200-0934-8
costo: € 35,00 + spese di spedizione
“La favolosa storia delle verdure” di Éveline Bloch-Dano, Add Editore

Parlare di verdure significa quindi partire alla ricerca di un territorio, di una cultura, significa ritrovare le tracce di una storia che si insinua nell’etimologia di una parola, il viaggio di un prodotto da regione a regione, di Paese in Paese, da una sfera simbolica a un’altra – perché le carote fanno gli occhi belli e i bambini nascono sotto i cavoli? – passare da un orto a una poesia, da un quadro a un’ortolana, una di quelle signore con la voce squillante che spingevano il carretto per le strade tessendo le lodi delle loro insalate appena colte; da una canzone a un conquistadorche trasporta nuovi germogli e condimenti nelle murate della sua caravella. Significa viaggiare nello spazio e nel tempo, dalla sfera collettiva a quella più intima, significa incrociare i nostri sapori e le nostre domande, esperienze, curiosità. Nel baccello di un pisello, nei semi di un pomodoro, nell’amaro amabile del cardo e del carciofo, nelle foglie e nei gambi del ravanello che buttiamo via senza pensarci si nascondono tesori.
Un libro appassionato e appassionante. – Le Monde
Una biografia, delle verdure, ricca di aneddoti, riferimenti letterari, musicali e artistici, che instilla la curiosità di saperne di più. – TLS
Il libro ha venduto 20.000 copie in Francia ed è stato tradotto negli Stati Uniti, Germania, Brasile, Romania, Turchia.
Évelyne Bloch-Dano ha scritto, tra gli altri, diverse biografie di donne: Madame Zola, Flora Tristan,La signora Proust (Il melangolo, 2006), George Sand. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue. È membro della giuria del Prix Fémina e del Prix François Mauriac.
Autore: | Évelyne Bloch-Dano |
Traduzione: Sara Prencipe
Prefazione: Michel Onfray
Pagine: 192
ISBN: 9788867831548
Prezzo libro: 16.00 €
Data di uscita: 6/2017