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“Ho scritto Italia sulla sabbia”, spettacolo Sand Art di EKA presso Spazio Alfieri di Firenze
Eka in “Ho scritto Italia sulla sabbia”
Spettacolo di Sand Art
EKA – Erica Abelardo
Un viaggio attraverso il Belpaese, opere d’arte, personaggi che hanno fatto grande la nostra storia, città, momenti di costume e tanta bella musica italiana. Saranno rappresentati il Duomo di Milano, il Palio di Siena, la terrazza del Commissario Montalbano, la Fontana di Trevi con Marcello Mastroianni, la Vespa di Vacanze Romane e in Piazza San Pietro risuonerà la voce del Papa Buono che mandava una carezza a tutti i bambini. Ci saranno anche Carosello, Raffaella Carrà, il tuka tuka, Topo Gigio e molto altro, il tutto accompagnato dalle più belle canzoni che hanno fatto da colonna sonora della vita di ognuno.
Uno spettacolo divertente, emozionante, coinvolgente dove lo spettatore sarà protagonista di un affascinante viaggio. La pittura con la sabbia (Sand Art) o arte di animazione con la sabbia (Sand Animation) è una delle più straordinarie forme di pittura.
E’ una tecnica ancora poco famosa nel mondo questa arte di manipolare dei granelli di sabbia e trasformarli in figure animate grazie ad un particolare uso della luce. Tra le tante definizioni date a questa forma artistica, la più emozionale è che “la Sand Art è una magia bianca nelle mani di maghi contemporanei”.
Le immagini, create esclusivamente dal vivo, sono proiettate su un grande schermo così da permettere allo spettatore di godere un’atmosfera avvolgente e suggestiva. Nel mondo frenetico e digitalizzato come quello di oggi, queste immagini affascinano proprio per la loro semplicità creando profonde emozioni.
La pittura con la sabbia fissa ogni momento dello spettacolo e lo rende unico come ogni istante della vita. Forse è proprio per questo che lo spettatore viene toccato in modo così profondo nel cuore.
Eka usa solo le dita e i palmi delle mani per creare le immagini, le trasforma mutandole in altre forme. Subiscono una metamorfosi, in pochi attimi tutto si crea e si distrugge, ogni immagine è persa…..rimane solo nella memoria dello spettatore.
Le dita di Eka danzano in armonia con la musica. La sabbia prende forma creando meravigliose storie. Con pochi movimenti della mano l’artista crea un’immagine, ma solo per un momento. Una volta che l’immagine appare pronta viene cancellata e una nuova ne viene creata. Le figure create si trasformano di continuo, evolvono, scompaiono e riappaiono.
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Ingresso singolo spettacolo
Intero • €15,00
Ridotto soci Unicoop • €13,00 un adulto + un bambino gratis
Bambini fino a 12 anni • €10,00
Abbonamento 7 spettacoli a scelta
Intero • € 70,00
Bambini fino a 12 anni • € 42,00
Soci Unicoop • € 63,00 + un bambino fino a 12 anni omaggio
“I duellanti”, opera di Joseph Conrad al Festival di Spoleto edizione 2015
“Everyone Gets Lighter | All!”, opera performativa dal collettivo Kinkaleri al Cortile di Palazzo Strozzi di Firenze
All’interno del progetto Palazzo Strozzi Contemporaneo
Fondazione Palazzo Strozzi presenta
Within the programme Palazzo Strozzi Contemporaneo
Fondazione Palazzo Strozzi presents
Kinkaleri
EVERYONE GETS LIGHTER | ALL!
Giovedì 20 novembre, ore 19:00
Cortile di Palazzo Strozzi
Palazzo Strozzi, Firenze
Un progetto del/A project of the Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
A cura di/Curated by Alessio Bertini
Luogo di transizione, ma anche di riflessione e di relazioni, il cortile di Palazzo Strozzi diviene un campo di contaminazione di diversi linguaggi artistici. Il collettivo Kinkaleri, interpreta questo luogo come un nuovo e originale palcoscenico per l’opera performativa Everyone Gets Lighter | All! (Cortile di Palazzo Strozzi, Firenze 20.11-30.11.2014).
Durante la performance il danzatore utilizza una serie di movimenti corporei codificati che corrispondono ognuno a una lettera dell’alfabeto. I diversi movimenti danno vita a una coreografia che diventa una forma di scrittura in cui l’espressività della parola si unisce a quella del corpo e il testo poetico si fa danza. Nei periodi che intercorrono tra le varie repliche un’installazione di luci e suoni evoca l’azione performativa invitando i visitatori che attraversano il cortile a sentirsi parte della scena e a loro volta potenziali performer in grado di adottare il linguaggio gestuale inventato da Kinkaleri.
The courtyard of Palazzo Strozzi, a transitional space which opens itself equally to moments of reflection and interaction, has become a locus of cross-contamination between different artistic languages. The artistic collective Kinkaleri transforms the space into a new and original stage with their performance piece Everyone Gets Lighter | All!
In the performance the dancer uses a codified set of body movements, each corresponding to a letter of the alphabet. Placed in sequence, the movements become a choreographed poem, in which the expressiveness of the word merges with that of the body, and poetry becomes dance. Between performances, a sound and light installation conjures the action of the performance, involving visitors who pass through the courtyard in the piece and inviting them to consider themselves potential performers, capable of adopting the gestural language invented by Kinkaleri.
Prima performance/First performance:
Giovedì 20 novembre, ore 19:00
Thursday 20 November, 19:00
La performance sarà ripetuta secondo il seguente calendario:
Sabato 22 novembre, ore 17:00
Domenica 23 novembre, ore 16:00
Martedì 25 novembre, ore 14:00
Giovedì 27 novembre, ore 19:00
Sabato 29 novembre, ore 17:00
Domenica 30 novembre, ore 16:00
Repeat performances:
Saturday 22 November, 17:00
Sunday 23 November, 16:00
Tuesday 25 November, 14:00
Thursday 27 November, 19:00
Saturday 29 November, 17:00
Sunday 30 November, 16:00
INFO: www.strozzina.org/exhibitions/palazzo-strozzi-contemporaneo/
“Cronaca di un amore rubato”, spettacolo di Federica Di Martino al Teatro Goldoni di Firenze
In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” arriva sul palco del Teatro Goldoni Cronaca di un amore rubato, vibrante monologo civile che Federica Di Martino ha tratto da un racconto di Dacia Maraini, Cronaca di una violenza di gruppo, presente nella raccolta L’Amore Rubato. In scena c’è una donna sola, una “anima morta” che racconta le ferite sul corpo e nella mente riportate dopo uno stupro di gruppo. Stupro mai condannato: i colpevoli sono stati tutti assolti, malgrado i testimoni, malgrado lei abbia trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini. La trama la vorremmo inventata, irreale, mai accaduta e invece i fatti ci rammentano la sua schiacciante verità e autenticità. La storia Quattro liceali hanno sequestrato una ragazzina di tredici anni dai capelli rossi e hanno abusato di lei, per ore, lasciandola stordita e sanguinante. Sulla strada provinciale la soccorre un prete che passava di lì per caso in automobile e che la porterà al pronto soccorso. Si presentano in proscenio i balordi autori dello stupro. Sono al commissariato, anche loro vittime inconsapevoli e amorfe di una società tribale, perversa, che li protegge. Note di regia “Dacia Maraini ci racconta la Cronaca di una violenza di gruppo facendo parlare tutti i protagonisti. […] Ma la bambina no… la bambina vive nella storia solo attraverso le parole degli altri. Questo mi ha colpito e mi ha spinto a desiderare di mettere in scena il racconto. Che vita può avere una ragazzina dopo aver subito uno stupro a 13 anni? Forse nessuna. Forse la sua anima si ferma in quel momento e in quel momento muore per sempre. […] Una ragazzina che ha perso quel giorno il suo posto nel mondo … un mondo fatto di “persone per bene”, un mondo dove i colpevoli hanno voce. Dove i colpevoli possono vivere, liberi.” Federica Di Martino
Giovedì 20 novembre, ore 18.00 – Teatro Goldoni
Federica Di Martino e la scrittrice Dacia Maraini incontrano il pubblico alla presenza di Cristina Giachi. Ingresso libero
“La leggenda del grande inquisitore”, teatro di Umberto Orsini al Teatro della Pergola di Firenze
Umberto Orsini e la sua nuova Compagnia producono in questa stagione La Leggenda del Grande Inquisitore da I Fratelli Karamàzov di Dostoevskij. L’incontro di Orsini con Ivan Karamazov nel 1969, con lo sceneggiato prodotto dalla Rai diretto da Sandro Bolchi e adattato da Diego Fabbri, ha da sempre lasciato nel pubblico una grande ammirazione e il desiderio di poterlo reincontrare. Oggi insieme a Leonardo Capuano, Orsini scrive una nuova drammaturgia per lo spettacolo tratto dal celebre romanzo che affida alla regia di Pietro Babina. Umberto Orsini in questa edizione è di nuovo un immaginario Ivàn Karamàzov maturo che si misura, attraverso uno specchio, con il se stesso giovane. In scena, accanto al doppio personaggio, Leonardo Capuano, un Mefistofele di eco faustiana con il quale l’Inquisitore si industria a classificare temi ossessivi quali fede, mistero, autorità, peccato e libertà. La storia Ivàn Karamàzov espone al fratello Aleksej la propria idea per un racconto allegorico ambientato in Spagna, ai tempi della Santa Inquisizione. Dopo quindici secoli dalla morte, Cristo fa ritorno sulla Terra: pur apparendo sotto mentite spoglie viene riconosciuto e incarcerato dal Grande Inquisitore. Condannato a morte, riceve nelle segrete dove è rinchiuso la visita del suo giudice, il Grande Inquisitore, che gli illustra una sconcertante visione del mondo e del rapporto con Dio. Note di regia “Credo che uno spettacolo non debba essere un tentativo di risposta, piuttosto il tentativo di condividere una domanda. […] Non si è dunque trattato di attualizzare attraverso la messa in scena un testo che viene da un’altra epoca, né si è dato per scontato che le sue parole siano ancora valide, pronunciabili. Ma si è partiti dal presupposto che lo spettacolo stesso interrogasse il testo, lo mettesse alla prova, al confronto con un “essere” mutato, trasformato. Da questo, nasce l’idea di un Ivàn che si interroga, fa i conti con i suoi contenuti e compie questa sua auto-interrogazione sul punto limite tra vita e morte, tra morte e resurrezione, che non sono la morte e la resurrezione di un uomo, ma quelle di un personaggio e del suo racconto.” Pietro Babina
“Ubu and the truth commission”, teatro animazione di William Kentridge e Handspring Puppet Company al Teatro della Pergola di Firenze
TEATRO D’ ARTISTA: WILLIAM KENTRIDGE, UBU AND THE TRUTH COMMISSION
Teatro della Pergola ● 20/22 novembre 2014
Fondazione Teatro della Pergola in collaborazione con Romaeuropa Festival 2014
UBU AND THE TRUTH COMMISSION
di William Kentridge e Handspring Puppet Company
diretto da William Kentridge
regista associato Janni Younge
scritto da Jane Taylor
pupazzi di Adrian Kohler
animazioni William Kentridge
luci Wesley France
coreografia Robyn Orlin
musiche Warrick Sony e Brendan Jury
con Dawid Minnaar, Busi Zokufa, Gabriel Marchand, Mandiseli Maseti, Mongi Mthombeni
produzione: Handspring Puppet Company
produttore associato e distribuzione mondiale Quaternaire / Sarah Ford
in coproduzione con Edinburgh International Festival, The Taipei Arts Festival and Taipei Culture Foundation, Festival de Marseille _ danse et arts multiples, Onassis Cultural Centre Athens, Cal Performances Berkeley and BOZAR Brussels.
spettacolo in inglese con sovratitoli in italiano
A quasi un anno dalla morte di Nelson Mandela arriva al Teatro della Pergola di Firenze, il capolavoro anti-apartheid di William Kentridge Ubu and the Truth Commission,riallestito per celebrare il 20° anniversario della democrazia in Sudafrica.
Torna il grande teatro internazionale a Firenze anche grazie alla stretta e intensa collaborazione con Romaeuropa Festival. Dal 20 al 22 novembre l’artista sudafricano William Kentridge presenta un riallestimento di Ubu and the Truth Commission, spettacolo del 1997 che contamina il capolavoro di Alfred Jarry Ubu re con il dramma dell’apartheid e la magia dei pupazzi ideati dalla Handspring Puppet Company. Spirito oscuro e sardonico, animazione spettacolare e inquietante, teatro di figura struggente e finemente dettagliato: questa è la quintessenza della collaborazione tra William Kentridge e la Handspring Puppet Company. Ubu and the Truth Commission unisce pupazzi, performance di attori, musica e documentari di repertorio. Lo spettacolo si basa sia sull’archivio storico delle audizioni davanti alla “Commissione per la verità e la riconciliazione” del Sudafrica (istituita nel 1996 per riconciliare realmente vittime e carnefici, oppressori e oppressi) che sulla figura di Ubu Re, il buffone licenzioso creato da Jarry. In questa produzione Pa Ubu rappresenta i numerosi strumenti di violenza dell’apartheid (poliziotti, assassini, spie e politici) per i quali la tortura, l’omicidio, il sesso e il cibo sono tutti elementi di un lordo appetito individuale. L’azione drammatica ruota attorno al racconto metaforico di un tradimento coniugale, la tragicomica interpretazione di Ma Ubu ci introduce nella devastante complessità dell’apartheid: i pupazzi della Handspring Puppet Company portano in scena le commoventi testimonianze rilasciate alla “Commissione per la verità e la riconciliazione”. L’ideazione e la regia sono di William Kentridge, mentre Busi Zokufa e Dawid Minnaar interpretano Ma e Pa Ubu. Ubu and the Truth Commission ha debuttato a Johannesburg il 26 maggio 1997 e la successiva tournée internazionale ha toccato, oltre all’Italia, la Repubblica Ceca, la Danimarca, la Francia, la Germania, i Paesi Bassi, la Norvegia, la Svezia, la Svizzera, il Regno Unito e gli Stati Uniti.
“Servo per due (One Man, Two Guvnors)”, spettacolo di Pierfrancesco Favino al Teatro della Pergola di Firenze
Nuove repliche per lo spettacolo di maggior successo della scorsa stagione: Pierfrancesco Favino torna con Servo per due (One Man, Two Guvnors), una riflessione “diversa” su un classico come Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, nella versione inglese di Richard Bean. Oltre ventuno attori, per due cast che si alternano nella tournée, vincono la scommessa della creazione di una nuova compagnia di repertorio che realizza uno spettacolo esilarante amalgamando virtuosismi e straordinarie interpretazioni e non manca di coinvolgere direttamente anche il pubblico. Servo per due procede di battuta in battuta e colpi di scena accompagnato dall’esecuzione dal vivo di celebri brani d’epoca dell’orchestra Musica da Ripostiglio. Nella Rimini felliniana che fa da sfondo agli equilibrismi del protagonista e della sua compagnia risuonano e si fanno spettacolo Maramao, Il Pinguino innamorato, Un sassolino nella scarpa… La storia Rimini, anni Trenta: Pippo, moderno Arlecchino, ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare. Disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, trovando così non solo il modo di raddoppiare il suo salario e i suoi pasti, ma anche di passare da una sorpresa all’altra… Note di regia “Tre anni fa Richard Bean aveva pensato a un primo adattamento dal testo di Goldoni Il servitore di due padroni e noi abbiamo riadattato la storia negli anni ’30, a Rimini trasportando la tipica comicità inglese nel nostro mondo e trovando nuova linfa dall’adattamento … Pierfrancesco Favino ed io eravamo consapevoli che sarebbe stata una vera sfida coinvolgere il maggior numero di attori e attrici del nostro gruppo, ma quando il pubblico afferma con convinzione “…la cosa bella di questo spettacolo è vedere una meravigliosa collaborazione tra gli attori così rara da trovare…” ci conferma che abbiamo raggiunto lo scopo.” Paolo Sassanelli
4 nov 2014 – 9 nov 2014
Info: www.teatrodellapergola.com
“Sei personaggi in cerca d’autore”, spettacolo di Gabriele Lavia al Teatro della Pergola di Firenze
PRIMA NAZIONALE
Nel 1948, dopo che il secondo conflitto mondiale aveva danneggiato il palcoscenico, la Pergola fu inaugurata nuovamente con i Sei personaggi in cerca d’autore. La regia era di Orazio Costa, con Tino Buazzelli nel ruolo del Padre e Rossella Falk in quello della Figliastra. Con un gesto dal forte significato simbolico, Gabriele Lavia, allievo di Costa, sceglie i Sei personaggi per la sua prima regia interamente prodotta dalla Fondazione Teatro della Pergola e per il suo debutto da consulente artistico del massimo teatro fiorentino.
La storia
Sul palcoscenico vuoto un macchinista inchioda assi per la scenografia del Giuoco delle parti di Luigi Pirandello. Viene interrotto dal Direttore di scena: stanno per giungere il Capocomico e la compagnia. Iniziano le prove, e il capocomico litiga un po’ col Primo Attore, un po’ col suggeritore. D’improvviso in sala entra l’usciere seguito da sei personaggi. Alla domanda del capocomico “Chi sono lorsignori, che cosa vogliono?” rispondono: siamo qua in cerca d’un autore.
Note di regia
“Sei personaggi in cerca d’autore è probabilmente il testo di teatro più importante di tutti i tempi. Esso interroga il fondamento stesso del teatro: la contraddizione e la discordanza tra l’attore e il personaggio e l’impossibilità a fare dei due una sola unità. Ma dice Eraclito: “Da ciò che è più discorde, lo splendido accordo.”
Gabriele Lavia
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Leggi il foglio di sala
Leggi le Note di regia e l’intervista a Gabriele Lavia
24 ott 2014 – 2 nov 2014
“La Milanesiana 2014”, appuntamenti con l’arte e la cultura per la XV Edizione

LA MILANESIANA 2014
Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia e Teatro
Ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi
XV Edizione
23 giugno – 10 luglio 2014
La Milanesiana 2014 è dedicata a Fortuna e Destino. In programma oltre 40 appuntamenti, più di 160 ospiti internazionali pluripremiati, con 32 paesi coinvolti. In cartellone 6 mostre, 7 appuntamenti teatrali, 19 concerti e 10 proiezioni; tra questi, spettacoli in gran parte commissionati dal Festival e qui presentati per la prima volta.
Tre le sezioni quest’anno, oltre gli eventi di Torino ancora più numerosi.
23 / 26 giugno – Serate al Teatro Dal Verme . Aprono Jonathan Lethem, Edoardo Nesi e Gino Paoli in concerto con Danilo Rea.Nelle serate successive: Melania Mazzucco, Michael Cunningham, Gao Xingjian, Ute Lemper e il pianista Ramin Bahrami. Alle serate sono associati i tradizionali Aperitivi con l’Autore in Sala Buzzati.
Dal 25 giugno, al Circolo dei Lettori di Torino, l’inaugurazione della mostra su Luigi Serafini e tre serate dedicate al destino dei libri. Ospiti, tra gli altri: Ivan Cotroneo, David Lodge, Howard Jacobson e Roberto Cacciapaglia.
27 giugno / 2 luglio – Orariocontinuato . La mattina, per il ciclo Il respiro della Musica, è dedicata a Leragioni del canto, a cura di Paolo Terni. Le serate si aprono invece alla Filosofia. Fra gli ospiti: Robert Aumann, Giovanni Reale, Michel Maffesoli ed Eva Cantarella. Dalla sua riscrittura dei testi di Euripide e Seneca è nato Fedra – Diritto all’amore, interpretato da Galatea Ranzi.
30 giugno / 1° luglio – Orariocontinuato . Appuntamenti dedicati al Viaggio. Alle 12 si percorrono la Liguria, il Piemonte e Milano, attraverso le voci, tra gli altri, di Antonio Ricci, Piero Chiambretti, Philippe Daverio e Aldo Grasso; la sera è protagonista il Viaggio in Europa e nel Mondo. Gli appuntamenti pomeridiani sono dedicati al Viaggio nella Parola e nell’Arte, con l’eccezionale inaugurazione della mostra Cena per due, pittura della realtà. Con lacollaborazione della Pinacoteca di Brera, dal 1° luglio La cena di Antonio López García sarà esposta nella stessa sala della Cena in Emmaus di Caravaggio: un dialogo iconografico inedito e sorprendente, su un tema che rimanda a Expo 2015.
2 / 3 luglio – L’energia della città .Due giorni inediti: alle 16.30 visita ai luoghi simbolo dell’energia a Milano, a cura di Edison, e alle 18 appuntamento con l’energia della musica: una speciale lezione con ascolto a cura di Paolo Terni. Seguono i concerti di Federico Toffano al violoncello e di Francesco Corti al clavicembalo.
4 / 10 luglio – La Rosa monografica . Si inizia col cinema di Edgar Reitz, regista e sceneggiatore tedesco della trilogia epica Heimat. Proiettato il quarto “capitolo”. Il 5 sicontinua con il cinema quasi inedito di Tinto Brass, quello più sperimentale degli anni ’60, mentre il 6 in scena l’anteprima teatrale Luiz torna a casa, con Tony Laudadio, testo di Maurizio de Giovanni e musiche di Ferruccio Spinetti. Il 7 Mario Monti dialoga di economia e futuro delle città con Edoardo Nesi. Segue un concerto di Monica Leone. L’8 invece Sergio Rubini è protagonista di Finalmente Truffaut, di Mario Sesti e Valerio Cappelli, un’altra anteprima assoluta per Milanesiana.
Il 9 luglio due incontri: alle 18 si parla di WikiPhilo, una filosofia dell’ambiente e del futuro della filosofia legato alle nuove tecnologie. A cura di Luigi Orlotti e del FAI. La sera Michela Cescon interpreta Good people di Roberto Andò, dal testo di David Lindsay-Abaire.
Continuano poi gli Aperitivi in città, il 4, 5 e 7 luglio, dedicati alla fortuna dell’umorismo, con lettura scenica di Tony Laudadio, alla fortuna dell’Italia, con Oscar Farinetti, e alla fortuna degli esordienti con i finalisti diMasterpiece, Andrea De Carlo e Giancarlo De Cataldo.
Chiude La Milanesiana 2014 la lunga notte dedicata ai 25 anni di Blob, con una proiezione a cura di enrico ghezzi e una lettura concerto di Aldo Nove e Morgan.
Le serate de La Milanesiana e gli incontri Aperitivo con gli Autori sono ad ingresso libero sino ad esaurimento posti.
Per gli eventi in Sala Buzzati è necessaria la prenotazione
Tel. 02 87387707 – rsvp@fondazionecorriere.it – www.fondazionecorriere.it
Informazioni al pubblico – www.lamilanesiana.org
Teatro Dal Verme – tel. 02 87905
Provincia di Milano – tel. 02 7740.6302
“Dvořák: Stabat Mater”, concerto all’impegno di Oxfam in favore dei diritti e opportunità delle donne
La raffigurazione del dolore di Maria ai piedi della croce, è stata fonte di ispirazione per molti illustri compositori. Da Giovanni Pierluigi da Palestrina a Gioachino Rossini, passando per Alessandro Scarlatti, Vivaldi e Pergolesi – solo per citare i più noti – alcuni dei grandi capolavori di musica sacra sono stati elaborati partendo dalle parole dello Stabat Mater, testo duecentesco di Jacopone da Todi. Per Antonin Dvorák che lo mise in musica in seguito alla prematura scomparsa di tre dei suoi figli, questa fu la prima occasione per cimentarsi con un’opera sacra elaborando così un lutto personale attraverso la potenza consolatrice della musica. Interpreti di tale raffinata eleganza musicale l’orchestra e il coro dell’Accademia diretti da Tomas Netopil, dallo scorso autunno nuovo Direttore musicale del Teatro e della Filarmonica di Essen. Accanto a lui le voci soliste di Simona Saturova, Michaela Selinger, Richard Samek e Andreas Scheibner.
Biglietti disponibili sul sito www.santacecilia.it
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dedica il concerto di sabato 8 marzo all’impegno di Oxfam in favore dei diritti e opportunità delle donne. Per aderire all’iniziativa e sostenere la raccolta fondi attraverso la prenotazione del biglietto per il concerto visita il sito www.oxfamitalia.org
sabato 8 marzo ore 18
lunedì 10 marzo ore 20.30
martedì 11 marzo ore 19.30
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Tomas Netopil direttore
Simona Saturova soprano – Michaela Selinger contralto
Richard Samek tenore – Andreas Scheibner basso
Dvořák Stabat Mater