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L’ostrica e la perla
Come fa l’ostrica perlifera a fabbricare una perla? All’origine c’è un corpo estraneo – spesso un granello di sabbia o un parassita – che cade nel suo guscio. Per difendere i suoi tessuti dall’irritazione, l’ostrica produce e deposita vari strati di calcio che, in combinazione con altri minerali, creano intorno al corpo estraneo questo particolare oggetto prezioso chiamato perla. In pratica, questa inaspettata intrusione produce una forte reazione nell’animale che, non riuscendo ad espellere il corpo estraneo, comincia a secernere una sostanza cristallina liscia e dura, definita madreperla. Fino a quando il corpo estraneo resta all’interno, l’ostrica perlifera continua a secernere intorno ad esso la sostanza madreperlacea, strato su strato. Dopo pochi anni, il risultato sarà quello di una bella e splendente gemma. Mentre le pietre preziose devono essere sottoposte al taglio e levigate per farne emergere la bellezza, le perle non hanno bisogno di questo processo complementare. Nascono da questi molluschi con una naturale iridescenza e una lucentezza che nessun’altra gemma al mondo possiede.
Per l’ostrica quel corpo estraneo è una difficoltà, poiché la irrita. Non lo sopporta e vorrebbe espellerlo. Allora si mette a “lavorare su di sé” nell’unico modo che conosce: trasforma l’oggetto estraneo affinché non rappresenti più un fastidio per lei. La difficoltà la costringe a secernere una materia speciale con la quale avvolge quel granello di sabbia tanto sgradevole, e questo, anziché venire distrutto o espulso, resta all’interno… ma diviene bellissimo e prezioso.
In questo fenomeno naturale sono contenuti i due processi più importanti del lavoro alchemico:
1) Portare la piena attenzione sulla difficoltà, senza cercare di evitarla
2) Produrre dalla propria stessa sostanza una nuova materia capace di trasformare la difficoltà in un oggetto prezioso
Ogni difficoltà, nel momento in cui smettiamo di volerla allontanare da noi continuando ostinatamente a considerarla un “corpo estraneo”, costringe il nostro Cuore a produrre una sostanza che trasforma la difficoltà in pietra preziosa. Questo effetto è dato dal potere dell’attenzione nel qui-e-ora. Di fronte allo stesso evento proveremo allora un’emozione di gioia e non più sofferenza. In alchimia si parla di “trasmutare il Veleno in Farmaco”.
E chi l’ha voluta capire… l’ha capita.
Fonte: La Porta D’Oro
Roma, vulcano alle porte della capitale
L’area vulcanica a una ventina di chilometri in direzione sud-est dal centro di Roma, conosciuta come Colli Albani, non è estinta. Gli scienziati hanno ricostruito la storia delle eruzioni avvenute in questo distretto vulcanico, insieme a quella delle deformazioni della crosta terrestre che hanno accompagnato nel tempo la sua evoluzione e hanno dimostrato che quest’area non solo è attiva, ma addirittura dà segni di risveglio. La quiete eruttiva dura ormai da 36.000 anni, un intervallo che si avvicina molto al tempo di quiescenza medio calcolato dai ricercatori. Non è però possibile fare previsioni sui tempi in cui potrebbe avvenire una nuova eruzione. Di sicuro ci vorranno secoli, più probabilmente millenni prima, che il magma trovi una via di risalita fino alla superficie.
Fonte: Le Scienze
Acqua, risorsa preziosa inestimabile
Il nostro pianeta è coperto da acqua per il 70% ma meno del 3% è a disposizione dell’uomo. Nonostante ciò, ogni giorno ne sprechiamo una quantità abnorme, senza renderci conto di ciò che stiamo facendo. La buona notizia è che esistono nuovi modi per aumentare le riserve di acqua, vediamo quali sono e come vengono realizzati.
Nuove forme di approvvigionamento idrico
Molta dell’acqua a nostra disposizione non è facilmente accessibile perché è intrappolata nei ghiacciai o sottoterra, quella che invece abbiamo maggiormente a disposizione si trova nell’oceano, nei fiumi e nel cielo (la pioggia). Ed è proprio da queste tre fonti di acqua che dobbiamo attingere per creare le nuove riserve.
Desalinizzazione
Con questo processo viene rimosso il sale dall’acqua di mare per produrre acqua potabile. Di solito gli impianti di desalinizzazione si trovano a terra e quindi risulta difficoltoso trasportare l’acqua potabile da un luogo ad un altro; in ogni tragitto, infatti, ne può essere trasportata una quantità limitata.
La società Water Standard Company ha pensato di risolvere questo problema installando un impianto di desalinizzazione a bordo di una nave in modo da poter produrre acqua potabile ovunque. Pensate che una loro nave può produrre fino a 280 milioni di litri di acqua potabile al giorno, sufficienti a rifornire 750 mila persone!
Ma non è tutto così semplice. La desalinizzazione, infatti, ha un costo molto elevato perché necessita di tanta energia: per separare il sale dall’acqua dolce, bisogna spingere l’acqua attraverso un filtro microscopico, grande più o meno come un atomo. Questo processo, inoltre, potrebbe anche alterare gli ecosistemi marini perché il sale concentrato che viene separato dall’acqua, viene ributtato in mare.
Pulizia dei fiumi
Molte cittá utilizzano l’acqua dei fiumi, ma molti di questi sono inquinati perché ci vengono gettati dentro metalli, plastica, e tantissime altre sostanze che avvelenano l’ecosistema marino. Uno dei fiumi più inquinati è, ad esempio, il Mississipi ed un ragazzo di nome Chad Pregracke ha ben pensato di fondare un’organizzazione chiamata Living Lands & Waters che dal 1998 si è occupata inizialmente di pulire solo quel fiume, ma oggi si occupa di bonificare tutti i fiumi d’America, affinché gli abitanti possano utilizzarne la loro acqua.
Tutti i volontari che ne fanno parte, raccolgono ogi giorno migliaia di bottiglie, pneumatici, palle da bowling, frigoriferi e ogni genere di oggetto gettato nei fiumi, lo portano a riva e lo suddividono per riciclarlo.
Raccolta di acqua piovana
La pioggia è stata da sempre utilizzata nei millenni come acqua nelle società agricole in quanto è un elemento piuttosto puro. Se si riuscisse a trovare un modo di raccogliere grosse quantità di acqua piovana e mantenerla pura, è ragionevole pensare che questa possa essere utilizzata anche come acqua potabile.
A San Juan ad esempio, Tim Pope ha ideato un efficace sistema di raccolta dell’acqua piovana: la pioggia cade sul tetto che possiede delle scanalature verso l’interno, scende nella grondaia, va in un tubo sottoterra e attraverso una pompa viene spinta in una cisterna da 113mila litri dove viene immagazzinata. L’acqua piovana, però, per essere potabile deve essere purificata con una combinazione di filtri e luce ultravioletta, che, comunque, sono facilmente sostituibili all’occorrenza.
Conclusioni
L’acqua è una risorsa preziosa che non deve essere sprecata perché è insostituibile; non dobbiamo darla per scontata pensando che non possa esaurirsi perché è proprio quello che sta succedendo. Se saremo in grado di creare riserve d’acqua accessibili, soprattutto nei luoghi dove ci sono persone che ne hanno bisogno, perché rischiano la vita, avremo trovato la soluzione giusta per salvare il pianeta e noi stessi.
Fonte: Tasc
2013, anno presumibilmente caldissimo
Fonte: MondoRaro
Sinkhole, voragini che appaiono dal nulla
E’ noto a tutti che la Terra, il nostro caro pianeta, ha una superficie instabile, mutevole e in continuo movimento. Basti pensare ai continenti che con la loro deriva si spostano lentamente e si scontrano tra loro. Ben pochi sanno, però, che lente erosioni sotto la superficie del terreno potrebbero essere tutt’ora in atto, provocando degli improvvisi cedimenti…
Ampie e profonde voragini
I sinkhole sono voragini che si aprono ogni tanto in tutto il pianeta (anche se ci sono delle zone più o meno colpite da questo fenomeno), spesso sono impossibili da prevedere con l’attuale tecnologia e possono raggiungere grandissime dimensioni (il più grande ha un diametro di 660 metri!).
Si tratta di fenomeni naturali che non hanno niente di misterioso: sotto la crosta terrestre esistono infatti delle cavità sotterranee che posso crollare improvvisamente e portarsi dietro tutto ciò che è presente in superficie. Con il tempo, le voragini che si formano, vengono riempite dalle piogge creando veri e propri laghi.
Come detto sopra, alcune zone del pianeta sono più sovente colpite da questo incredibile e terrbile fenomeno. Per esempio, paesi come la Cina, il Messico e il Belize sono particolarmente soggetti.
Quali sono le cause?
Le cause sono da imputare a dei fenomeni naturali che si svolgono nel sottosuolo. Se acque sorgenti erodono il livello sotto il terreno, prima o poi la struttura rocciosa crolla perché non ha più una base d’appoggio. Lo stesso vale per le piogge che vengono assorbite dalla roccia tramite il drenaggio. C’è da dire che talvolta i sinkhole si verificano anche in zone molto aride, secche o con poche precipitazioni: in tal caso tutto dipende dalla composizione del terreno e dalla profondità in cui scorrono le sorgenti. Nonostante ciò, anche l’attività artificiale dell’uomo contribuisce alla creazione dei sinkhole accelerando tale fenomeno.
Fonte: Tasc
Siberia, rivelata la presenza di un cratere ricco di diamanti
Un gruppo di geologi russi, alcuni giorni fa ha portato a termine una scoperta di grande importanza; è stato trovato un cratere pieno di diamanti nella freddissima Siberia.
Il cratere in questione, stando a quanto emerso, si sarebbe creato oltre 35 milioni di anni fa, in seguito alla caduta di un meteorite; la sua larghezza è di ben 100 chilometri ed al suo interno si contano diamanti per migliaia di miliardi di carati.
In realtà, la scoperta di questo cratere risalirebbe a circa 40 anni fa, quando le autorità non avevano però sufficienti fondi per avviare l’attività estrattiva; solo ora, infatti, grazie a questo talentuoso gruppo di geologi russi in continua ricerca di investitori, si è potuto far vedere la luce a questo immenso cratere, già considerato come una delle scoperte più ”preziose” mai fatte al mondo.
Una delle informazioni che teniamo a sottolineare nel riportare questa notizia, è che i diamanti all’interno del cratere non verranno lavorati e utilizzati per creare gioielli, ma serviranno a portare delle vere e proprie rivoluzioni in alcuni settori industriali.
Fonte: GoLook.it
Death Valley, deserto californiano luogo più caldo al mondo
Il 13 settembre del 1922, in una remota zona del deserto libico, El Azizia, un termometro segnava 136 gradi della scala Fahrenheit, quasi 58 gradi Celsius. Considerata per novanta anni la temperatura più alta al mondo, oggi è stata ufficialmente battuta dal caldo della Death Valley. Il deserto californiano è infatti passato al primo posto, dopo che un team internazionale della World Meteorological Organization ha decretato che gli strumenti utilizzati per misurare la temperatura in Libia nel 1922 non erano attendibili. Il nuovo record ci porta ancora più indietro nel tempo, al 1913, quando nella Death Valley si sono registrati 134 gradi Fahrenheit, poco meno di 57 gradi centigradi. In media, nel deserto californiano, oggi la temperatura oscilla tra i 46 e i 30 gradi Celsius.
Per gli appassionati di meteorologia e gli addetti ai lavori, si tratta di una scoperta molto importante. Uno dei membri del team, Khalid Ibrahim El Fadli, direttore del centro di meteorologia nazionale libico, ha condotto gli studi nonostante la guerra civile. Secondo Usa Today, che riporta la notizia, lo scienziato ha raggiunto i risultati della sua ricerca e ritrovato la controversa tabella di dati compilata il 13 settembre del 1922, dovendosi preoccupare di ripararsi dai proiettili e difendere la sua famiglia. ” Per i meteorologi è un punto importante come per l’Everest per i geografi” ha detto Christopher Burt, esperto di storia del clima di Weather Underground, una società privata di meteorologia.
“La ricerca dimostra che, visto il continuo sviluppo in meteorologia e climatologia, esperti del settore possono analizzare record climatici del passato in modo molto più dettagliato di un tempo” ha detto al quotidiano americano Randy Cerveny, membro della World Meteorological Organization e professore in Arizona.
Fonte: TMNews
Allarme Terra, escalation di eventi naturali estremi mentre la scienza non si pronuncia
Specialmente nell’ultimo decennio a livello globale stiamo assistendo ad una vera e propria escalation di eventi naturali estremi, fra tornado, uragani, terremoti, maremoti ed altro ancora. Qualcuno ha azzardato l’ipotesi che possa trattarsi semplicemente del fatto che l’informazione in questo periodo ha incrementato la sua visibilità, ma tale analisi è vera solo in parte, infatti è vero che l’informazione mediatica ha raggiunto livelli impensabili ma è pur vero che gli eventi estremi ed alquanto insoliti ci sono e si stanno realmente verificando. Al di là di ogni possibile e becero quanto insano allarmismo, c’è da considerare che uragani e tornado ad esempio, non si sono mai verificati a memoria d’uomo in zone come la Polonia, la Francia e la Germania, infatti tali eventi sono tipici di zone situate in ben altre latitudini come l’America centrale e meridionale. Dunque, cosa sta succedendo? Semplicemente con molta probabilità accade che la Terra sia coinvolta in un processo di mutazione del Cosmo e del proprio sistema solare. Tutti sanno, anche i bambini che il movimento dei pianeti è indiscutibilmente causa di diverse manifestazioni naturali sul globo terrestre, come ad esempio le fasi lunari capaci di determinare le maree così come il movimento del magma dei vulcani. Di questi movimenti planetari ne parlava anche Raffaele Bendandi, lo studioso e ricercatore osannato prima e discreditato poi fino ai nostri giorni. Certo, soltanto uomini di scienza possono enunciare una teoria che sia credibile e sostanzialmente valida ma il problema sta proprio in questo, cioè che la scienza ufficiale tace, discrimina gli altrui studi e soprattutto tende a minimizzare. Rimane il fatto che questi eventi estremi si stanno realmente manifestando, uccidono le persone, radono al suolo colture e le città e sterminano il bestiame con il risultato che i danni all’agricoltura, all’economia globale e alle popolazioni sono ingenti. Basterebbero e, come al solito quasi sempre non si fanno, delle accurate operazioni di prevenzione e basterebbe che la scienza ufficiale la smettesse di occultare cause a lei già in parte conosciute. Un altro aspetto odioso della questione è determinato dal fatto che in occasione di devastanti terremoti, alcuni Stati, fra cui in primis l’Italia, mentono sulla reale magnitudo probabilmente per non risarcire completamente i danni arrecati alle popolazioni e del dopo-catastrofe, spesso non se ne parla, come ad esempio accade per le zone alluvionate lo scorso anno, della Sicilia, della Liguria e della Toscana. Si tace, si tende a sottacere e a zittire, quando però a gran voce, i governi si appellano al senso di responsabilità dei propri cittadini allorquando c’è da pagare le tasse e a sottostare alle voglie maniacali ed altrettanto devastanti del sistema monetario mondialer e delle banche. Rimane da chiedersi in tutto questo dov’è che sta il senso di responsabilità dei governi in questione? Polemiche a parte anche se dovute e necessarie, l’ultimo degli eventi naturali straordinari che ha colpito l’Europa riguarda la Polonia. Un tornado molto forte d’intensità e alquanto distruttivo ha colpito lo scorso 14 luglio la zona della Pomeriana nel nord-ovest del Paese, nelle vicinanze del Mar Baltico. Il tornado ha provocato la morte di un uomo ed il ferimento di altre 10 persone e decine di famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Il forte mulino di vento ha sradicato centinaia di grossi e pesantissimi alberi e mandato in tilt il traffico per qualche ora. Nel video pubblicato su YouTube è possibile notare la violenza del Tornado: http://youtu.be/bOdnltliCeA. La gente deve sapere, non è la solita populista frase fatta, ma è così che dovrebbe andare. Le persone hanno il diritto di avere delle risposte esaustive e responsabili dalla scienza ufficiale che in tutto questo, col suo mutismo, sta facendo soltanto la parte dell’idiota di turno. Questo è l’appello alla responsabilità necessario e dovuto alle popolazioni di tutto il mondo, prima ancora dei processi economico-mediatici contro quei paesi che stanno alla canna del gas come la Grecia. Il senso di responsabilità è ben altro che strozzare economicamente i popoli, è determinato invece da una delle più belle e mai apprezzate virtù: la coscienza umana.
Carla Liberatore
Fonte: AGS Cosmo
Italia, nuova catena montuosa al posto dell’Adriatico
L’evoluzione geologica del mediterraneo nei prossimi 200 milioni di anni riserverà grandi sorprese. La curiosa forma a stivale dell’Italia sarà solo un ricordo. L’Italia stessa non sarà più una penisola.
Come spiega Alfonso Bosellini, docente di Geologia presso l’Università di Ferrara, nel libro “La storia geologica d’Italia” (Zanichelli, 2005), “La rotazione dell’ Italia in senso antiorario e la conseguente collisione con la parte più settentrionale della regione balcanica corrispondente all’ ex Jugoslavia farà scomparire il Mar Adriatico e genererà una nuova catena montuosa: la nostra penisola sarà un tutt’ uno con la Croazia, l’ Albania e la Grecia“.
Senza scomodare scienziati, partendo da questo presupposto, si può notare anche ad una sommaria osservazione della cartina del Mediterraneo, che la costa dell’ex-Jugoslavia è affiancata da numerose isole dalla forma allungata. Sono nate proprio dalla scontro della zolla Africana con quella Eurasiatica che risultano “incernierate” tra di loro allo Stretto di Gibilterra. Il fondale del Mediterraneo sollevato dallo scivolamento delle zolle, l’una sotto l’altra, si corruga e “lascia emergere” terre in superficie. La stessa particolarità geografica si nota nelle coste frastagliate della Grecia.
Non a caso la recente sequenza sismica in Grecia, Turchia, Egitto che in alcuni ha destato stupore dopo i terremoti che hanno colpito l’Emilia il 20 e 29 maggio 2012. E’ necessario avere un quadro più ampio del movimento tettonico in corso. I terremoti sono allo stesso tempo collegati e scollegati. Dipendono l’uno dall’altro nell’ottica ampia della tettonica Africa-Eurasia, ma sono indipendenti se si osserva nel dettaglio la faglia emiliana.
Nonostante l’Africa si avvicini di 7 centrimetri l’anno all’Europa, il sollevamento delle Alpi si è già esaurito e d’ora in poi prevarrà l’erosione. La caratteristica forma appuntita ed irregolare diventerà man mano più simile ai Monti Urali.
Al contrario la catena appenninica è ancora attiva. L’Adriatico andrà restringendosi progressivamente sino a scomparire.
Che ne sarà del fiume Po (e degli affluenti)? Privo di un mare in cui gettarsi si dirigerà verso il Tirreno (si presume nella zona dell’attuale Liguria). Anche in questo caso va considerato in termini di tempo “geologico”. Non sarà un cambio di direzione repentino ma sarà preceduto da milioni di anni di erosione in direzione sud-ovest.
Il Tirreno stesso non avrà più le sembianze che ora conosciamo. La Corsica e la Sardegna non saranno più isole. Sollevate anch’esse dal fondale diventeranno “colline” su una vasta “pianura” che corrisponderà all’attuale Tirreno settentrionale.
Tutto questo continuerà finchè la forza della zolla Africana sarà sufficiente ad infilarsi sotto a quella Eurasiatica. Solo a quel punto cesseranno movimenti e terremoti.
Si calcola il tempo in centinaia di milioni di anni. Dobbiamo ricordarci che il tempo umano non ha nulla a che vedere con quello geologico.
L’uomo popola il nostro pianeta da “soli” 250 mila anni e, va ricordato, altro non è che unospite, fugace ed impotente.
Fonte: SocialPost
Sole, tempeste solari segno di trasformazione
Stiamo vivendo un anno di eventi cosmici straordinari. Da poco abbiamo assistito al transito di Venere sul Sole: secondo il simbolismo esoterico in questi 13 anni, dal 5 gennaio 1999 ai nostri giorni, ci sarebbe stato un riequilibrio dopo 5.125 anni di dominio di forze mascoline. Il 6 giugno 2012, secondo la leggenda Maya, abbiamo la discesa sulla terra di “Kukulkan”: la “coscienza cristica”. Questo avvenimento implica, o meglio vuole indicarci, probabilmente l’inizio di una nuova epoca orientata alle piccole percezioni, alle percezioni sottili, all’empatia e alla telepatia, un epoca ispirata anche da forze femminine. Così, gli scienziati affermano che il nostro sole è entrato in una di quelle fasi che l’astrofisica definisce “fase attiva” e ci rimarrà per tutto il 2012 e 2013: è in corso la più grande tempesta solare degli ultimi cinque anni. Tra gli eventi che il cosmo ha in serbo per noi nel 2012, ci sarebbero le alterazioni nel campo magnetico della Terra provocate dalle tempeste solari, esse potrebbero alterare la nostra percezione del tempo e della realtà, e a seconda della nostra preparazione, produrre esperienze di tipo mistico, cambiamenti di coscienza e nella consapevolezza, allucinazioni e forse anche poteri mentali (riattivando parti del cervello finora inutilizzate). Gli incidenti delle ultime settimane sono la prova evidente che la luce sta permeando la coscienza collettiva mentre il mondo assiste al potere delle persone che si sono unificate in un certo proposito. Uno di questi, sembrerebbe essere lo sviluppo della Green Economy.
Lo scienziato e biofisico tedesco Dieter Broers da oltre 30 anni indaga gli effetti dei campi elettromagnetici sugli esseri umani, ed è uno dei pochi che toccano il tema del “2012″ con una visione realistica, scientifica e con una buona dose di speranza. Lo scienziato ha scoperto come le eruzioni solari possono influenzare il sistema nervoso centrale, tutte le attività del cervello, insieme al comportamento umano e tutte le risposte psico-fisiologiche (mentale-emotivo-fisico). Sebbene siamo di fronte ad una delle teorie che tanto vanno di moda in questi tempi, e che hanno ovviamente bisogno di ulteriori conferme, una cosa è certa, sembra davvero essere giunto il “tempo della conoscenza”. Chi ha sempre cercato la verità in se stesso, cercando nel proprio Io e sondando la propria personalità, si troverà a proprio agio, o perlomeno sarà maggiormente pronto al cambiamento cosmico che si sta attuando in questo nostro secolo: a quanto pare, secondo alcuni esperti in questo istante il sole, aumentando le eruzioni solari, emette forti cariche di elettricità che investono l’intero nostro pianeta, non solo sulla corteccia terrestre e sul sottosuolo, questo rende la terra viva e immerge tutti i suoi abitanti nel suo cambiamento. Il dott. Broers afferma che le tempeste dovute all’attività solare del 2012 e del 2013 provocheranno non solo uno stato alterato sconcertante, ma anche stati estremamente piacevoli che alcuni potranno denominare “illuminazioni”. Molti pazienti sottoposti a campi elettromagnetici nel cervello, ne sono usciti positivamente dalla terapia. È chiamata “terapia di mega-onde” e consiste nel somministrare campi elettromagnetici, identici a quelli che si incontrano nella natura, attraverso dei dispositivi collocati nella testa del paziente. Questa terapia ha ottenuto un altissima percentuale di cure con esito positivo, grazie al fatto che per la prima volta, i pazienti sono stati in grado di percepire le cause delle loro malattie. La stessa terapia applicata a pazienti sani e senza problemi, ha fatto si che questi pazienti sperimentassero uno stato di coscienza alterato che gli ha permesso di vedere la realtà delle cose di questo mondo, in un contesto molto più grande. Secondo gli esperti, come effetto di questi campi elettromagnetici sul sistema nervoso centrale, ci saranno persone capaci di espandere la propria coscienza, usare la mente per la telepatia, le guarigioni, sensazioni e visioni mistiche, esperienze che sembreranno reali. Questa “tempesta magnetica” apporterà benessere fisico e mentale a chi si “abbandonerà” di fronte ad eventuali “sensazioni” a lui sconosciute: sarà il coraggio di vivere, senza paura, a mediare tutte le influenze neuro-fisiologiche che questi campi elettromagnetici avranno sul nostro cervello e sul nostro sistema nervoso. Così nello stesso tempo, ci saranno persone avvolte invece dal manto della paura, esse potrebbero divenire aggressive e addirittura pericolose, perché imbrigliate dal malessere, tipo ansia, depressione, mancanza di realtà, stati allucinatori provocati dalle tempeste geomagnetiche.. Insomma, l’indole profonda della persona si scoprirà, saremo il frutto delle nostre esperienze passate, ma non mancheranno anche i cambiamenti per il bene collettivo e mondiale. Altra cosa certa, è che l’uomo è sempre più consapevole che lo sfruttamento del nostro pianeta ci porterà alla rovina: economica, ecologica e umana. È stato il messaggio della Giornata Mondiale dell’Ambiente che si è celebrata il 5 giugno, non so se è un effetto delle tempeste solari sulla nostra “consapevolezza”, ma rimane il fatto che se ce la faremo: la Green Economy genererà presto 60 milioni di posti di lavoro nei prossimi anni.
Di fatto, la crisi economica mondiale si potrà vincere solo con la Green Economy, l’unica ormai in grado di generare ricchezza, rilanciare lavoro, razionalizzare lo sviluppo, ecc… Da Algeri a Auckland sono già 8mila le comunità del mondo registrate all’evento con il loro impegno concreto nella green economy. Tra queste, l’Unep mette in luce il Bosco Verticale di Milano, “città italiana famosa per la moda ma tra le più inquinate d’Europa”, con il progetto di un grattacielo costruito con e dalle piante, dall’ambizioso obiettivo di rivoluzionare l’edilizia. Nel sottosuolo sociale, qualcuno sta iniziando a prendere coscienza; ci sono progetti, idee, piani di sviluppo, ecc… In sintonia con l’attuale evoluzione dell’intero universo, abbiamo già visto come gran parte dell’umanità comincia a cambiare “forma mentis”: il coinvolgimento locale è infatti legato ad una mentalità globale sempre più diffusa (vedi articolo: “Cresce il “glocalismo”… mentre si bombardano basi aliene sulla luna!“). Anche la scienza ci spiega come queste “tendenze consapevoli” iniziano a manifestarsi, ma può spiegarci anche di più. Broers ha scoperto che i campi elettromagnetici che circondano gli esseri umani se troppo alterati possono creare stati mentali simili a quelli causati da droghe allucinogene o dalle esperienze mistiche. L’alterazione dei campi elettromagnetici prodotti dalle “esplosioni solari” o “tempeste solari” previste per il 2012, potrebbero quindi influenzare il nostro campo elettromagnetico e di conseguenza la nostra coscienza e la percezione della realtà. Si potrebbero provare, nei giorni di alta attività solare allucinazioni e stati mentali estremamente confusi o piacevoli. Per Broers, l’importanza di questi stati mentali, che potremmo chiamare “alterati”, ci permetterebbero di capire la crisi globale che vive il pianeta come un sintomo di una malattia che può essere curata. Nel suo libro “Revolution 2012″ Dieter Broers ci avverte sulle tempeste solari: «Gli eventi che il cosmo ha in serbo per noi nel 2012 potrebbero essere paragonati ad avere un bicchiere di succo in cui qualcuno ha messo un po’ di LSD o acido lisergico senza che ne fossimo a conoscenza. In considerazione del fatto che i campi elettromagnetici possono aiutare un paziente a identificare la causa di una malattia, è molto probabile che le forze elettromagnetiche del cosmo possano rendere il genere umano consapevole della malattia che sta attaccando il nostro pianeta. Ci sono le condizioni per un’espansione della coscienza». I venti solari rilasciano particelle ad alta energia che possono creare fenomeni come aurore boreali ma possono anche interferire nelle reti elettriche, disturbare le comunicazioni e abbrustolire i satelliti. Nel 1859 ci fu la più grande tempesta geomagnetica mai registrata che causò l’interruzione delle linee telegrafiche e produsse un’aurora boreale visibile in latitudini inusuali come a Roma, in Giamaica e a Cuba. Collegando tutto questo con le profezie Maya, pensiamo al 28 ottobre 2011, una data che ha coinciso con il giorno sul calendario Maya in cui tutti e “nove i livelli” sono stati completati -i Maya sviluppano il loro calendario su nove onde o livelli ciclici. Tutte le potenzialità dell’uomo, secondo la leggenda, da questo momento in poi possono manifestarsi. Tornado ai nostri ultimi livelli, ovvero il periodo che stiamo vivendo, secondo le profezie in questi tempi la coscienza assume il compito di rompere il dominio maschile degli ultimi cinquemila anni (patriarcato, domino dell’economia e della tecnica, guerre…), conducendoci a un’emersione del dominio femminile (collaborazione, creatività, arte…). Secondo gli esperti sulla civiltà Maya e qui riportiamo il pensiero di Marco Fardin, divulgatore in italia del lavoro di Carl Johan Calleman, l’onda di cambiamento non sarà indipendente dal libero arbitrio umano. Tutto dipenderà dalla coscienza della nostra possibilità di scegliere e dalla consapevolezza della nostra potenzialità creativa. Non saranno delle date esterne a cambiarci ma la nostra attiva partecipazione al processo di evoluzione. Secondo il calendario Maya avanziamo verso la Coscienza d’Unità (9 Onda), ovvero un campo collettivo di Coscienza, non più di natura fisica ed elettromagnetica, e quindi mediato dalla tecnologia ed internet ad esempio, ma organica. Il punto preciso di inizio di questo processo è il 5-6 giugno 2012, ovvero il secondo transito di Venere (che abbiamo potuto vedere qualche giorno fa con la sua parziale eclissi sul sole). Un evento precede e anticipa Rio20, vertice mondiale sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, dove ai grandi della terra verranno mostrate proprio quelle attività virtuose, dal 20 al 22 giugno. E poco importa se Obama non ci sarà perché troppo preso dalla sua campagna elettorale, anche la Merkel e Cameron diserteranno per i troppi impegni legati alla crisi economica. I cambiamenti stanno nei fatti. In effetti Obama sta cavalcando negli Stati Uniti i segni di rinascita economica legati, guarda caso, proprio al boom delle rinnovabili nel suo Paese. Il suo cavallo di battaglia per la rielezione passa da lì, da quel record di 3,5 milioni di nuovi posti di lavoro garantiti negli Usa da aziende della green economy, che ha già superato il numero di dipendenti del settore delle energie fossili e si piazza subito dopo il settore dell’It. l’information tecnology che ha reso grande l’America. La Germania non ci sarà? In Europa è comunque il Paese che ha investito di più in questo senso, con 30 miliardi destinati all’uscita dal nucleare e al rilancio delle rinnovabili e 100 miliardi destinati a ristrutturare l’edilizia al risparmio energetico (creando 300mila nuovi posti di lavoro l’anno). Tutto questo per tenere testa alla Cina, che da Paese inquinatore si è trasformato negli ultimi anni in modello di sviluppo e cambiamento culturale. La parola chiave è cambiamento, presa di coscienza collettiva. Identificare i problemi da noi causati e porre rimedio, immediato, per l’avvio al bene comune, la collettività, base della coabitazione pacifica e organizzata per un fine comune (..delle prime tribù apparse sulla terra). Vivo l’esaltante sensazione d’essere nell’ingranaggio cosmico, nella fase di cambiamento, che il sole fa ogni 11 anni, emettendo radiazioni al di sopra delle normali emissioni, creando attorno a se un magnetismo che sempre ha affascinato e ispirato filosofi e l’arte in generale, attendendo lo stato di grazia, la musa mistica e inafferrabile, che sempre torna e vive nella nostra realtà. Le dimensioni aprono nuovi mondi, paralleli al nostro materiale, solo la coscienza è in grado di varcare questo sottile confine. «Alcune tempeste solari di forte magnetismo potrebbero essere sufficienti per modificare la nostra realtà. Le allucinazioni sarebbero il primo segno che stiamo utilizzando nuove aree del nostro cervello. Ciò che seguirà è un territorio sconosciuto. Poteri mentali? Telepatia? Proprietà quantistiche? Realtà parallele? Altre dimensioni?», si chiede il dot. Broers. Secondo Mitch Battros, di Earth Changes Media: «Una delle profezie più conosciute degli Anziani Maya è il messaggio di un cambiamento di paradigma nella nostra epoca. Nelle parole dei Maya, si dice che ora siamo in un momento di “cambiamento e conflitto”». Il cambiamento è in arrivo “dall’esterno” per mezzo di fenomeni naturali, disturbi di origine celeste (eruzioni solari) e traumi artificiali auto-inflitti dall’uomo. Il conflitto invece, nasce “dall’interno” in forma di sfide personali, dolore, confusione, depressione, ansia e paura. Le eruzioni solari e le onde di fotoni stanno cambiando il tessuto stesso della nostra realtà fisica in quanto hanno un potente effetto sul nostro livello fisico cellulare, provocando il risveglio e la purificazione della nostra memoria cellulare. Spesso si fa esperienza di queste energie come vampate di calore o sensazione di riscaldamento in alcune parti del nostro corpo. Le nostre emozioni più basse sono l’energia a bassa frequenza archiviata nelle nostre cellule dalle esperienze passate e dai traumi che abbiamo incontrato e mai trasformato o risolto, e quindi sono state archiviate come memorie cellulari (Wilhelm Reich ha dimostrato chiaramente nei suoi studi psicanalitici, e successivamente anche per mezzo di strumenti ed effetti fisici queste cose, da cui nacque la scoperta della “corazza emozionale” e dell’energia Orgonica). L’energia fotonica è un’energia di frequenza molto più alta che spinge in alto la frequenza emotiva più bassa in modo da poterla calibrare con la frequenza più alta… e così ci ritroviamo a rilasciare queste emozioni particolari senza sapere perché. I vari elementi del nostro progetto di vita sono interfacciati nella coscienza cellulare e quando il progetto viene amplificato attraverso le energie dei fotoni, diversi elementi del progetto raggiungono la nostra coscienza e cominciamo a ricordare lo scopo della nostra anima. Verremo così spinti a fare cambiamenti nella nostra vita, sarà un processo naturale.
Il raggio cosmico sta dimostrando la sua vera esistenza, apparso come oscuro presagio e messo al bando dall’ignoranza del pregiudizio, ora accresce la volontà di scoprire la vera natura della nostra esistenza. Questo “raggio solare” è la forza trascendete dell’Essere cosmico, è l’Esseità assoluta che genera la Vita, il sole ne è la sua più importante manifestazione per la nostra esistenza, per questo il Sole è sempre stato la rappresentazione visibile dell’Essere divino e invisibile, e per lo stesso motivo alla base di ogni religione ci sono dèi solari, da Krishna, Mitra passando per il Sol Invictus fino al Cristo. Questo “raggio divino” crea attorno a noi catene di empatia del benessere, perché è questo l’effetto delle sue frequenze energetiche sulle vibrazioni della nostra realtà, sul nostro cervello e nel nostro DNA, esso ci accoppia e ci amalgama nell’atto di risollevare le nostre coscienze per metterci di fronte al fatto che siamo gli artefici del nostro futuro.
Immacolata Chessa
Fonte: Ukizero