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Archive for the ‘TFF – Torino Film Festival’ Category

29° Torino Film Festival, vincitori della manifestazione

December 5, 2011 Leave a comment

Torino 29
miglior film: Á Annan Veg / Either Way di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson
premio speciale della giuria: 17 Filles / 17 Ragazze di Delphine e Muriel Coulin (ex-aequo)
premio speciale della giuria: Tayeb, Khalas, Yalla / Ok, Enough, Goodbye di Rania Attieh e Daniel Garcia (ex-aequo)
miglior attore: Renate Krössner in Vergiss Dein Ende / Way Home di Andreas Kannegiesser
miglior attore: Martin Compston in Ghosted
Miglior documentario internazionale
miglior film: Les Éclats (Ma Gueule, Ma Révolte, Mon Nom) di Sylvain George
menzione speciali: The Color Of Pain di Lee Kan-Hyun
Italiana.doc
miglior documentario italiano: L’Orogenesi di Caldwell Lever
premio speciale della giuria: Il Castello di Massimo d’Anolfi e Martina Parenti
menzione speciale: Freakbeat di Luca Pastore
Italiana.corti
miglior cortometraggio italiano: Via Curiel 8 di Mara Cerri e Magda Guidi
premio speciale della giuria: Occhio Di Vetro, Cuore Non Dorme di Gabriele Di Munzio
menzione speciale: Dell’Ammazzare Il Maiale di Simone Massi
Premio Cipputi
miglior film sul mondo del lavoro: Le Vendeur di Sébastien Pilote
Spazio Torino
miglior cortometraggio piemontese: Se Davvero, Prenderò Il Volo di Filippo Vallegra
Premio Fipresci
miglior film di Torino 29: Le Vendeur di Sébastien Pilote
Premi Collaterali
premio scuola Holden alla miglior sceneggiatura di Torino 29: Á Annan Veg / Either Way di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson
premio Achille Valdata al miglior film di Torino 29: 50/50 di Jonathan Levine
premio Avanti!: Il Castello di Massimo d’Anolfi e Martina Parenti
premio Ucca – Venti Città: Ferrhotel di Mariangela Barbanente
menzione speciale: Bad Weather di Giovanni Giommi
menzione speciale: Un Mito Antropologico Televisivo di Maria Helene Bertino, Cario Castelli e Alessandro Gagliardo
Premio Bassan Arte & Mestiere
miglior scenografia: Marcus Rowland per Attack The Block di Jow Cornish
Premio “Gli Occhiali Di Gandhi“
film che meglio interpreta la visione ghandiana del mondo: Vergiss Dein Ende / Way Home di Andreas Kannegiesser
menzione speciale: Condition di Andrei Severny
menzione speciale: Into The Abyss di Werner Herzog

‘Garage Olimpo’, film documentario di Marco Bechis al Torino Film Festival

November 30, 2011 Leave a comment

Si intitola ‘Garage Olimpo’, realizzato con materiali originali dell’Archivio Luce in gran parte sconosciuti. Il docu-film racconta ciò che è stata la ‘fabbrica del consenso’ costruita dal Partito Fascista e dal suo leader Benito Mussolini, che ha poi portato l’Italia a vivere il cosiddetto ‘ventennio fascista’, pregno di violenza, soprusi, corruzioni e di ogni altro tipo di angherie nei confronti dei dissidenti. Il film ricostruisce approfonditamente quello che è stato il rapporto fra il dittatore fascista, Benito Mussolini, la propaganda ufficiale ed il popolo italiano. La durata è di 75 minuti con immagini in bianco e nero che smentiscono ulteriormente coloro che credono che ormai di Mussolini si sia visto già tutto. Il docu-film sarà distribuito da Cinecittà Luce.

Fonte: AGS Cosmo

“Como esquecer (So Hard to Forget)” di Malu De Martino

Julia un’insegnante di letteratura inglese di trentacinque anni che sta scrivendo un saggio su Cime tempestose di Emily Brontë, in seguito alla fine della sua lunga storia d’amore con Antonia, si abbandona ad un periodo tormentato e disperato. La sua vita e i suoi valori si tingono di un’insopportabile malinconia, che le rende difficile un ritorno alla vita normale. Insieme al suo amico gay fuggono dalla città e si trasferiscono in campagna dove comparirà Helena, una donna  che le suscita nuove emozioni e forse riuscirà a salvarla. Morte e rinascita, città e campagna, dolore e felicità, saudade e male di vivere: un melò intenso che si chiude, sui titoli di coda, con un brano eseguito da k.d. lang.

regia: Malu De Martino

sceneggiatura: Douglas Dwight, Daniel Guimaraes, Luiza Leite, Sabina Anzuategui, Sílvia Lourenço, José Carvalho

montaggio: Pedro Rossi

fotografia: Heloisa Passos

musica: Bia Paes Leme, Malu de Martino

interpreti: Ana Paula Arosio, Murilo Rosa, Natália Lage, Arieta Corrêa, Bianca Comparato

produttore: Elisa Tolomelli

produzione: EH! Filmes

distribuzione: M-Appeal Worldsales

Fonte: MondoRaro

“Cibrâil” di Tor Iben

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Cibrâil, un giovane poliziotto, vive felicemente con la sua ragazza gallerista a Berlino. Apparentemente tutto sembra andar bene, il denaro non è un problema, e Cibrâil è ben integrato nella società nonostante le sue origini turche. Ma qual è la causa delle notti insonni del poliziotto? Una visita del cugino gay della fidanzata stabilitosi da tempo a Roma non sembra turbare ilmenage, almeno in superficie. L’ospite è simpatico, libero, sta per i fatti suoi, gira per la città e la fotografa, ha qualche avventura. Cibrail si avvicina a lui quasi inconsapevolmente, fanno jogging assieme e lunghe passeggiate, s’avventurano in qualche confidenza. Ma l’attrazione, a volte, può risultare fatale. In una Berlino algida dove accadono inquietanti episodi di omofobia, una storia di passioni inconfessate condotta con uno stile “raffreddato”, distante, anti-emotivo, minimale.

regia, sceneggiatura, montaggio: Tor Iben

fotografia: Torsten Poggensee, Agnes Gossler

suono: Mario Schollenberger

musica: Alessandro Tartari, Erlandas

interpreti: Sinan Hancili, Engin Sert

produzione: Feelbadmovies

Fonte: MondoRaro

“Tierra Madre” di Dylan Verrechia

Aidee Gonzalez  lavora come ballerina e spogliarellista  in un bar della zona rossa di Tijuana e ha come unico sogno quello di garantire un futuro ai suoi figli. Un giorno conosce Rosalba, una donna che lavora con lei nelnightclub e se ne innamora. Vanno a vivere insieme e tra loro nasce una forte solidarietà in un ambiente decisamente machista. Quando Rosalba decide di avere un figlio, Aidee la aiuterà ad incontrare un uomo. Un docu-fiction in bianco e nero, minimale, crudo, stringato che trae la sua forza dall’”intimità” del low budget. Girato in digitale con una troupe ridotta, il film rappresenta un ritorno a Tijuana per il regista Dylan Verrecchia che aveva già descritto la città inTijuana makes me happy. Aidee Gonzalez  interpreta  se stessa (insieme ai figli), ha scritto e prodotto la sua vera storia.

regia: Dylan Verrechia

sceneggiatura: Aidee Gonzalez, Dylan Verrechia

montaggio: Dylan Verrechia

interpreti: Aidee Gonzalez, Rosalba Valenzuela, Yesenia Espinoza, Karla Gomez, Patricia Barba, Angelica Gonzalez

produttore: Dylan Verrechia

produzione: Verrecchia Films

co-produttore: Aidee Gonzalez

“Romeos” di Sabine Bernardi

Chi è Lukas? Ha venticinque anni, è bello, è appena arrivato a Colonia, ed è costretto a vivere in una casa di sole donne. Ine, la sua amica del cuore, lo adora, lo fa entrare nella sua cerchia di conoscenze, se lo porta in giro per locali. Ma c’è qualcosa, nella vita di Lukas (e nella sua identità) che non è chiara: il suo corpo è nel bel mezzo di una trasformazione non ancora definita e definitiva. Con l’apparizione di un suo coetaneo, il prestante e virile Fabio, d’origine italiana, l’amore e le contraddizioni esplodono. Romanzo di formazione e di “trasformazione”, un inno alla pansessualità, un’appassionante avventura sentimentale carica di emozioni, tenerezze e palpiti diretta da Sabine Bernardi con un gran senso del ritmo e un calibratissimo dosaggio di allegria, musica e impegno. I due attori, Rick Okon e Maximilian Befort, classe 1989 per entrambi, bucano lo schermo per la loro sensualità.

regia e sceneggiatura: Sabine Bernardi

interpreti: Rick Okon, Maximilian Befort, Liv Lisa Fries, Felix Brocke, Silke Geertz, Gilles Tschudi, Sigrid Burkholder, Johannes Schwab, Tessa Lukat, Ben Gageik

montaggio: Renata Salazar Ivancan

fotografia: Moritz Schultheiss

scenografia: Christiane Schmid

costumi: Verena Reuter

trucco: Simone Schlimm

suono: Luigi Rensinghoff

musica: Roland Appel

produttore: Janna Velber, Kristina Löbbert

produzione: Boogiefilm

distribuzione: Media Luna New Films

co-produttore: Fritjof Hohagen, Clarens Grollmann

Fonte: MondoRaro

“All About Evil” di Joshua Grannell

Deborah, giovane e timida bibliotecaria di San Francisco, eredita il cinema di famiglia, il cadente Victoria, la cui programmazione si basa esclusivamente su vecchie pellicole horror e gore. Gli affari non vanno per il meglio ma Deborah, pur di salvare la sala, a cui il padre ha dedicato tutta la vita, si improvvisa regista girando alcuni crudi cortometraggi splatter, per arricchirne il palinsesto. Il successo giunge immediato: improvvisamente il Victoria diviene il punto di riferimento per un sempre maggiore numero di fanatici del sangue e della violenza in 35mm, attratti dalla truculenza dei film di Deborah. Quello che non sanno è che gli omicidi e le torture che si vedono sul grande schermo sono tutt’altro che una finzione ben riuscita. Bizzarra, kitsch e sanguinolenta black comedy, un sentito omaggio al cinema di serie B americano, nonché opera prima del regista Joshua Grannell, meglio conosciuto come Peaches Christ, drag queen,performer, cantante e attrice.

regia e sceneggiatura: Joshua Grannell

fotografia: Tom Richmond

musica: Vinsantos

interpreti: Natasha Lyonne, Thomas Dekker, Cassandra Peterson, Mink Stole, Noah Segan, Jack Donner

produttore: Brian Benson, Debbie Brubaker, Joshua Grannell, Darren Stein

produttore associato: Matthew Riutta

produzione: Backlash Films, Fog City Pictures

Fonte: MondoRaro

“Cheun (Slice)” di Kongkiat Komesiri

Una serie di sanguinosi omicidi scuote le notti di Bangkok: nel buio dei vicoli in cui il sesso diviene merce, uno spietato serial killersi aggira alla ricerca delle sue vittime. Incaricato di risolvere il caso, il “cattivo tenente” Chin si affida all’ex poliziotto Tai, incarcerato con l’accusa di omicidio e perseguitato da sogni in qualche modo collegati al caso. La situazione precipita quando viene rinvenuto il cadavere del figlio di un eminente politico locale: messo alle strette, Chin concederà a Tai due settimane di libertà per scovare l’assassino ma, come garanzia, tratterrà sua moglie. Per l’ex poliziotto è l’inizio di un viaggio a ritroso nel proprio passato, in cui realtà ed allucinazione finiscono per confondersi, dove la ricerca della verità lo porterà a scoprire che nulla è come sembra. Tra Brian De Palma e il David Fincher di SevenSlice è un thriller dai toni cupi, costruito sul filo della memoria, arricchito da suggestivi ed efficaci cromatismi alla Mario Bava.

regia e sceneggiatura: Kongkiat Komesiri

montaggio: Sunit Asavinikul

fotografia: Kongkiat Komesiri, Thanachart Boonla

musica: Wild at Heart

interpreti: Chatchai Plengpanich, Arak Amonrnsupasiri, Sonthaya Chitmanee, Jessica Pasaphan

produttore: Kiatkamon Iamphungporn

produzione: Five Star Production Co.,ltd.

Fonte: MondoRaro

“The Craving” di Valerie R. Castro

Ronnie Sixtos è una cuoca molto nota a San Francisco: il suo ristorante Diabla Pica, specializzato in cucina spagnola, è tra i più rinomati in città e frequentato dall’alta società. Nessuno potrebbe sospettare che conduca una doppia vita: le stesse mani che di giorno realizzano le ricette premiate dalle più importanti riviste del settore, di notte si macchiano dei delitti più efferati, spinte da un irrefrenabile impulso omicida. Perseguitata dalla sua corpulenta e tatuata ex, più che mai decisa a renderle la vita impossibile, Ronnie conosce in un locale Dani: l’attrazione tra le due è da subito fortissima e finirà per sfociare in una relazione appassionata. Ma Dani è davvero la persona giusta per la psicotica Ronnie? Pellicola di debutto della regista Valerie R. Castro, The Craving è un American Psycho in chiave lesbo-splatter, un thriller originalee sanguinoso che rende omaggio ai maestri del genere, Dario Argento su tutti.

regia e sceneggiatura: Valerie R. Castro

montaggio e fotografia: Eddie Granillo

interpreti: Anna Curtis, Velocity Chyaldd, Sunset Jones, Michael Soldier, Mariel A’La Mode, Tuck Mayo, Madison Young, Mia Vixen

produttore: Valerie R. Castro

produzione: Hellfire Cinema

co-produttore: Eddie Granillo

Fonte: MondoRaro

“Drama” di Matías Lira

Il bisex Mateo, il gay Angel e la bella Maria sono tre studenti di teatro influenzati da un carismatico professore, fautore delle teorie sulla recitazione di Antonin Artaud. Questi insegnamenti conducono i ragazzi a sperimentare sulle proprie stesse vite le emozioni e le esagerazioni del “teatro della crudeltà” propugnate dal grande commediografo francese per poterle poi traslare efficacemente sul palcoscenico. E’ un gioco pericoloso, ossessivo, ai limiti della tollerabilità, che finisce per coinvolgere anche i sentimenti, già controversi, che li legano e per spingerli a cercare (e sperimentare) i lati più oscuri delle loro personalità e delle loro sessualità. Eccessivo e morboso psicodramma sul rapporto tra vita e teatro, un triangolo amoroso che evoca, virandoli nell’isteria, i romanticismi della Nouvelle Vague. Basato su una storia vera e pieno di allusioni alla situazione politica cilena e alla dittatura di Pinochet.

regia: Matías Lira

sceneggiatura: Matías Lira, Sebastián Arrau

montaggio: Soledad Salfate

fotografia: Miguel Ioan Littin

suono: Miguel Hormazabal

musica: Christian Heyne

interpreti: Eusebio Arenas, Isidora Urrejola, Diego Ruiz, Jaime Mcmanus, Eduardo Paxeco, Benjamín Vicuña, Fernanda Urrejola, Diego Munoz, Alejandro Trejo, Alejandro Goic

produttore: Magdalena Maino, Matías Lira

produzione: Productora Ocio

distribuzione: BF Distribution

Fonte: MondoRaro