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10 manga assolutamente da non perdere

Ormai molti di voi saranno in vacanza e sicuramente ci sarà qualcuno tra voi a cui capiterà di annoiarsi. Un buon modo per sconfiggere la monotonia è leggere. Non importa cosa, non importa dove: a tutti noi piace essere rapiti qualche volta dalle vicende di un protagonista che vive solo sulla carta stampata. Ecco quindi 10 manga da non perdere con cui potrete combattere la noia. Nello stilare questa lista, ho cercato di scegliere storie che variano per genere, data di pubblicazione e lunghezza della serie, quindi mi auguro troviate qualcosa che faccia al caso vostro.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con un giovane youtuber. Chi è? Ve lo svelo al termine della lista.

Manga: cosa sono?

Manga è un termine giapponese che indica i fumetti in generale, almeno in Giappone; nel resto del mondo usiamo questo termine per indicare le “storie a fumetti giapponesi”. In questo articolo useremo “manga” nella seconda accezione, quella internazionale.

I fumetti giapponesi sono divisibili in generi, solitamente associabili al target a cui sono rivolti. I più diffusi, almeno in Italia, non considerando i manga a sfondo erotico che potrebbero avere ampia diffusione ma che per morale comune nessuno ammetterebbe di leggere, sono 3:

  • gli Shōjo, ossia i manga per ragazze che di solito trattano storie d’amore, sentimenti o problemi adolescenziali. Quello che li distingue dagli altri generi però non è solo il contenuto, ma anche lo stile di disegno che pone particolare attenzione ai dettagli, soprattutto ornamentali, utilizzando untratto piuttosto morbido. Una sua variamente è lo Josei che usa uno stile più realistico ed è indirizzato ad un pubblico un po’ più maturo.
  • gli Shōnen, indirizzati ad un pubblico giovane e maschile.  La maggior parte dei manga che potrebbero venirvi in mente appartengono sicuramente a questa categoria in cui è massiccia la presenza di battaglie, azione e protagonisti carismatici. Lo stile di disegno è più sporco rispetto a quello che trovate gli shōjo e spesso usano i retini, ossia speciali fogli adesivi, creati appositamente per applicare le ombreggiature.
  • i Seinen, pensati per un pubblico maschile ma adulto. La storia tratta argomenti seri e profondi e viene posta una maggiore attenzione alla psicologia dei personaggi; lo stile è molto più ricercatoma può non piacere, soprattutto una volta che ci si abitua a quello degli Shōnen.

Come dicevo poco sopra, i generi sono molti di più; per coloro che fossero interessati ad approfondire l’argomento rimando alla pagina su Wikipedia.

I 10 Manga

Dopo la breve introduzione, posso cominciare con i 10 manga da non perdere. L’ordine in cui li elencherò è casuale, quindi non pensiate che i primi siano meglio degli ultimi.

1 – Death Note

Scritto da Tsugumi Ohba e disegnato da Takeshi Obata, Death Note è probabilmente il mio manga preferito, nonchè uno dei migliori in assoluto.

Il manga, pubblicato su Weekly Shōnen Jump,conta 108 capitoli, raccolti in 12 volumi, editi dalla Planet Manga. Esiste anche un tredicesimo volume, Death Note 13: Guida alla lettura, che contiene le interviste ai due mangaka citati sopra, il riassunto della storia, le schede dei personaggi e il capitolo 0, di cui vi parlerò in seguito. Sono stati realizzati anche un anime di questo manga, composto da 37 episodie andato in onda su MTV, e tre film. Stranamente il finale della serie anime è diverso da quello del manga, per cui vi consiglio entrambi se siete particolarmente curiosi di sapere come va a finire.

Death Note racconta la storia di Yagami Light, studente modello, che un giorno trova nel cortile della scuola un Death Note, un quaderno della morte. Leggendo le regole del quaderno, scopre che scrivendo il nome di una persona su di esso questa morirà; credendolo uno scherzo Light testa il quaderno e scopre che in realtà è tutto vero. Con l’aiuto del veroproprietario del quaderno, Ryuk, unoshinigami (dio della morte) con un debole per le mele, il ragazzo decide di diventare il “Dio del nuovo mondo” cominciando ad uccidere i criminali.

La polizia creerà una squadra, diretta proprio dal padre di Light, che comincierà ad indagare sulle misteriose uccisioni con l’aiuto di un misterioroso detective, Elle. Quest’ultimo, che si distingue per la sua arguzia e intelligenza, scoprirà in breve tempo che Kira (soprannome di Light che sta per “killer”) ha bisogno di conoscere il nome e il volto delle proprie vittime, dando parecchio filo da torcere al protagonista.

Naturalmente la storia diventa sempre più complessa, ma non voglio spoilerare nulla  coloro che vorranno cimentarsi nella lettura di questo meraviglioso manga.

Vi avevo accennato prima dell’esistenza di un capitolo 0. Le 55 pagine che compongono questo capitolo narrano la storia di Taro Kagami, un ragazzino di 13 anni che, venuto in possesso di un death note, uccide 5 suoi compagni di classe. La particolarità è che Ryuk parla a Taro della Death Eraser, cioè la“Gomma della morte”, che permette di cancellare i nomi dal quaderno per riportare in vita le persone.

2 – Slam Dunk

Slam Dunk è uno shōnen, anzi volendo essere precisi è uno spokon manga, ossia un fumetto sportivo, ed è probabilmente uno dei più famosi nel suo genere. Il manga, composto da ben 31 volumi, è degli anni ’90 ed è stato scritto e disegnato da Takehiko Inoue; in Giappone è stato pubblicato su Weekly Shōnen Jump, mentre in Italia è edito dalla Planet Manga.

Molto prababilmente vi sarete imbattuti almeno una volta nell’anime, che è stato trasmesso su MTV, GXT e 7 Gold. Due sono le caratteristiche principale per cui dovreste ricordarvi di aver visto Slam Dunk: lapallacanestro e il simpatico protagonista con i capelli rossi.

Slam Dunk è ambientato appunto nel mondo della pallacanestro liceale ed è incentrato sulle vicende della squadra del liceo Shohoku. Il protagonista principale è Hanamichi Sakuragi, un teppista che, dopo essere stato scaricato dalla ragazza di cui era innamorato per un giocatore di basket, comincia ad odiare questo sport.

Hanamichi però poco dopo incontra Haruko Akagi, una ragazza appassionata di pallacanestro che lo convince ad entrare nella squadra della scuola, capitanata proprio dal fratello di Haruko, Takenori Akagi. Nella squadra entra anche Kaede Rukawa, una promessa del basket giapponese, di cui Haruko è innamorata e che per questo susciterà l’odio di Hanamichi. In seguito si aggiungeranno anche Ryota Miyagi e Hisashi Mitsui, reclutato da Kogure, vicecapitato dello Shohoku.

A questo punto cominciano le eleminatorie, mentre Hanamichi, che non ha mai giocato a basket in vita sua, comincia ad allenarsi duramente.

L’anime di Slam Dunk è un’eccezione del doppiaggio italiano. Solitamente si tenta di edulcurare i termini, pensate che persino la parola “Dio” è stata eliminata in Death Note e sostituita con “maestro” o “padrone”(facendo per altro perdere il vero senso delle espressioni); in Slam Dunk invece sono state aggiunte alcune espressioni volgari che non erano presenti nell’originale.

Questo manga è adatto agli amanti dello sport, soprattutto della pallacanestro, ed è il classico fumetto giapponese che viene consigliato per avvicinarsi al genere. A differenza di Death Note, sono presenti diverse parti comiche, quindi risulta molto più divertente e leggero.

3 – Nana

Nana non è il genere di manga che leggo di solito. Io sono più da shōnen, perchè mi piacciono manga d’azione e abbastanza leggeri. Nana è un josei e si adatta ad un pubblico femminile abbastanza adulto. Nana è opera di Ai Yazawa ed è ancora in corso; i volumi sono curati dalla Planet Manga.

Nana è il nome delle tue ragazze protagoniste: Nana Komatsu e Nana Osaki. Le due ragazze, molto diverse caratterialmente, hanno in comune, oltre che il nome, il volersi trasferire a Tokyo. Nana K. decide di trasferirsi per seguire Shoji, il suo ragazzo, dopo essersi convinta che lui la tradisca; Nana O.  scappa dal suo paese con la speranza di diventare una famosa cantante. Le due ragazze si incontrano per la prima volta sul treno per la capitale giapponese e in seguito si rivedranno in un appartamento che entrambe vorrebbero affittare; decidono quindi di diventare coinquiline e dividere le spese. La storia viene narrata da Komatsu, soprannominata Hachi da Osaki; per comodità di solito ci si riferisce con il nome di Nana ad Osaki e con Hachi a Komatsu.

Anche dal manga di Nana è stato tratto un anime, andato in onda su MTV e Rai4; sono stati prodotti anche due film: Nana, del 2005, e Nana 2, del 2006.

A me, personalmente, Nana non piace. Non perchè sia un brutto manga, anzi, in Giappone è considerato uno dei migliori. Semplicemente lo trovo un po’ deprimente, quindi non è adattissimo per svagarsi perchè richiede un certo impegno emotivo.

4 – Bloody Monday

Bloody Monday è un manga ancora in corso di pubblicazione in Italia; in Giappone è stato pubblicato da Weekly Shonen Magazineda aprile 2007 a ​​maggio 2009, ma nell’ottobre del 2009 è cominciata la seconda serie, ancora inedita in Italia. Questo shōnen è stato scritto Ryo Ryūmon e illustrato da Megumi Kouji e si compone di 11 volumi; al momento ne sono usciti 9 (compreso il numero di luglio).

Bloody Monday è quasi una spy story, è ricco d’azione e di colpi di scena; vi assicuro che già dopo il primo volume vi appassionerete così tanto che non potrete fare a meno di comprare tutti gli altri.

Il protagonista è Fujimaru Takagi, non un semplice studente, bensìl’hacker più famoso del Giapponese, noto come Falcon. Fujimaru viene incaricato dalla Third-I, segretissimo ramo dell’agenzia per la pubblica sicurezza per cui lavora anche il padre del protagonista, di decriptare i file contenuti sulla scheda di memoria rinvenuta sul luogo di un delitto, avvenuto in un lussuoso hotel di Tokyo. Tutto si complica la donna colpevole dell’omicidio avvenuto nell’albergo, Maya Orihara, si presenta a scuola come nuova insegnante di Fujimaru mentre il padre di quest’ultimo viene incastrato per l’omicidio del proprio superiore e costretto alla fuga. Da qui in poi è tutto un susseguirsi di colpi di scena che vi terranno incollati al manga.

Vi chiederete come mai questo shōnen si chiama Bloody Monday.Bloody Monday non è altro che il nome di un virus che rischia di essere diffuso dall’organizzazione di cui fa parte Maya. La registrazione degli effetti devastanti del virus è contenuta nella scheda di memoria che Falcon ha dovuto decriptare all’inizio della storia.

Dal manga è stata tratta anche una fiction, cominciata l’11 ottobre 2008 e trasmessa sulla tbs.

5 – Naruto

Naruto penso sia un manga che conoscete tutti, soprattutto grazie all’anime che è stato trasmesso suItalia1 e che dall’8 luglio è in onda su Italia2. Scritto e disegnato da Masashi Kishimoto a partire dal 1999, conta 56 volumi e più di 500 capitoli. In Italia è pubblicato dalla Planet Manga ed è disponibile in tre versioni, poichè tre sono state le ristampe; l’ultima è la Gold Edition di cui è disponibile anche la versione Deluxe, che si distingue per la presenza della sovracopertina. In Giapponese viene pubblicato un nuovo capitolo ogni lunedì sulla rivista Weekly Shōnen Jump, salvo particolari eventi di interesse nazionale.

La storia di Naruto la conoscete più o meno tutti. Il protagonista è Naruto Uzumaki, un ragazzino, ninjadel Villaggio della Foglia, che sogna di diventare Hokage, ossia il capo del suo villaggio. All’inizio della storia si scopre che dentro di lui è sigillata la Volpe a nove code, un demone che 12 anni prima aveva quasi distrutto il villaggio, per colpa della quale il ragazzino è stato emarginato fin da piccolo. PromossoGenin dall’Accademia Ninja, viene integrato nel Team 7, composto, oltre che da lui, da Sakura Harunoe da Sasuke Uchiha, con il quale instaurerà un particolare rapporto contrassegnato dalla rivalità ma anche da un forte senso dell’amicizia; la squadra viene assegnata a Kakashi Hatake. Non aggiungo altro per evitare spoiler a chi non conosce ancora la storia.

Di Naruto esiste anche una seconda serie, Naruto Shippuden, con la storia che riprende dopo 3 anni e comincia con Naruto che fa ritorno al Villaggio della Foglia dopo essersi allenato con il maestro Jiraiya, uno dei tre ninja leggendari. Il nemico principale di questa serie è l’Organizzazione Alba, la cui missione consiste nel catturare tutti i nove cercoteri, ossia i demoni con le code.

Come vi dicevo prima, dal manga di Naruto è stato tratto il famoso anime, di cui sono stati trasmetti quasi 400 episodi; l’anime risulta un po’ epurato rispetto alla versione su carta stampata, che si presenta più violenta. Sono stati prodotti anche 6 film di Naruto e 3 OAV (Original Anime Video).

6 – Marmalade Boy

Detto così forse ai più non dirà niente, ma se io dicessi “Piccoli problemi di cuore“? Ecco, forse così lo conoscete tutti o almeno l’avete sentito nominare. Può piacere e può non piacere, per qualche ragazza sarà una pietra miliare nella storia dei cartoni animati della sua infanzia e per qualcun’altro può essere soltanto il Beautiful degli anime. Comunque la pensiate, Marmalade Boy è uno degli shōjo più conosciuti e apprezzati.

Questo manga è stato creato da Wataru Yoshizumied è composto da 8 volumi editi in Italia da Planet Manga. La storia a grandi linea la conosciamo tutti. Miki, una ragazza che frequenta il liceo, apprende che i suoi genitori hanno intenzione di divorziare e di andare a convivere con i loro nuovi partner in una nuova casa, tutti insieme. Miki si ritroverà a vivere con una specie di fratellastro, Yū (Yuri in Italia), che verrà soprannominato dalla ragazza “marmalade boy” perchè, come la marmellata d’arance, è dolce ma con un retrogusto amaro. I due finiranno per fare amicizia e alla fine scopriranno di provare anche qualcosa di più.

In Italia l’anime, tanto per cambiare, è stato censurato. Dai 76 episodi originali della serie giapponesi, siamo passati a 63 episodi, con addirittura il taglio del finale vero e proprio (che non spoilero).

Visto il grande successo, è stato prodotto anche un OAV, Quel giorno a casa di Yū, che racconta il primo incontro tra i due visto però con gli occhi di lui; l’OAV fortunatamente non è stato censurato, tanto che vengono usati anche i nomi originali.

Di Marmalade Boy è stato creato persino un videogioco nel quale il giocatore interpreta Miki; lo scopo del gioco è fidanzarsi con uno dei tre protagonisti maschili (Yu, Ginta e Kei). Il videogame è stato molto criticato perchè viene considerato una banale copia del gioco Tokimeki Memorial, un simulatore di appuntamenti prodotto dalla Konami.

7 – Defense Devil

Defense Devil è un manga piuttosto recente. In Giappone è stato pubblicato da Shogakukan dall’aprile del 2009 fino a giugno di quest’anno; in Italia invece è edito da J-pop con una cadenza bimestrale.  Questo shōnen è stato scritto da Youn In-wan e disegnato da Yang Kyung-il, due autori coreani; si compone di 100 capitoli per un totale di 10 volumi, di cui 5 sono già stati pubblicati.

Defense Devil è un classico shōnen, nel senso che presenta molta azione, molti combattimenti e una storia molto dinamica. Quello che ho trovato curioso è la trama. Il protagonista è Kucabara, un diavolo che è stato cacciato dall’Inferno per via della sua idole benevola e che ora si ritrova a vivere aEvents’s Horizon, una sorta di zona di transizione, dove vengono spediti i peccatori prima di essere condannati.

Kucabara, insieme a Bichura (ultimo esponente della dinastia dei draghi infernali) decide di diventare un avvocato difensore, ossia di difendere i peccatori che passano per Event’s Horizon qualora si rivelassero innocenti. Quando il giovane riesce nel suo compito e l’anima del suo cliente viene purificata, quest’ultimo rilascia tutta la Dark Matter, una sostanza che sta alla base del potere e della forza dei diavoli. La Dark Matter viene usata da Kucabara e Bichura per sconfiggere gli altri diavoli e gli shinigami che popolano l’Inferno.

Non vi racconto altro per lasciarvi il piacere della lettura e godervi tutti i colpi di scena e i risvolti della storia.

Defense Devil è un manga che mi sta appassionando parecchio. Non solo trovo i disegni davvero ben fatti, ma la trama è sempre all’altezza delle aspettative. Se cercate qualcosa di leggero, divertente ma allo stesso tempo di coinvolgente, questo è lo shonen che fa per voi.

8 – Monster

Scritto e disegnato da Naoki Urasawa, pluripremiato mangaka di fama internazionale, Monster è sicuramente uno dei migliori “seinen manga” (genere consigliato ad un pubblico più “maturo” per i contenuti spesso forti e violenti) in circolazione.

Pubblicato in Giappone tra il 1994 e il 2001 da Shogakukan, Monster è una serie conclusa in 18 volumi, usciti per la prima volta in Italia dal 2003 al 2005 e pubblicati dalla Planet Manga. Nel 2010, la medesima casa editrice ha realizzato una nuova ristampa composta da 9 volumi di 400 pagine l’uno comprendenti sovraccoperta, pagine a colori e una traduzione rivista e corretta.
Il manga conta inoltre una serie animata di 74 episodi, inedita in Italia, e un romanzo sequel dal titolo“Another Monster”.

Monster è ambientato in Europa, per la precisione in Germania, prima e dopo la caduta del muro di Berlino e racconta la storia di Kenzo Tenma, giovane e promettente neurochirurgo giapponese già notevolmente affermato nel campo della medicina tedesca ed internazionale.
La sua normale e apparentemente felice vita sarà totalmente stravolta quando uno dei pazienti da lui salvati grazie al suo talento di chirurgo, un bambino dal passato misterioso chiamato Johan, mostrerà di essere uno spietato killer che crescendo svelerà man mano i suoi diabolici piani per la conquista del potere, lasciandosi dietro una lunga scia di omicidi dei quali sarà accusato lo stesso Tenma. Quest’ultimo, convinto a fermare a tutti i costi il “mostro” a cui egli ha salvato la vita, sarà supportato in questa ardua missione da tantissimi altri personaggi, tra cui Nina, la sorella gemella di Johan, come lui avvolta nel mistero.

Monster è un thriller appassionante e avvincente, ricco di personaggi, colpi di scena e storie minori, che rendono la trama generale sempre più ricca di particolari ed accattivante. Un manga adatto soprattutto a chi cerca in un fumetto una lettura “importante” che possa davvero appassionare e tenere incollati i lettori fino all’ultima goccia di inchiostro. Inoltre la trama, già così interessante di suo, si completa armonicamente con lo stile grafico di Urasawa, realistico e adatto ai momenti più leggeri, così come alle scene più crude.

Monster di Naoki Urasawa è un manga che non può mancare nella collezione di un appassionato che si rispetti, ed è per questo semplice motivo che va assolutamente consigliato.

Imperdibile.

9 – Real
Tra i tanti manga realizzati da Takehiko Inoue (ricordiamo  i famosi “Slam Dunk” e “Vagabond”), Real è sicuramente uno dei più belli, nonostante la sua relativa poca fama.

La serie, pubblicata in Giappone a partire dal 2001 da Shueisha, conta fino ad ora 10 volumi ed è ancorain corso. In Italia, la Planet Manga ha iniziato la sua pubblicazione dal 2004 e il 10° numero è ancora inedito.

Purtroppo l’uscita di ogni nuovo volume è all’incirca annuale, poiché Inoue sta contemporaneamente lavorando a “Vagabond”, dedicandosi a Real per lo più nel tempo libero.

All’apparenza Real potrebbe sembrare il classico manga sportivo alla Inoue dedicato al basket (così come il suo precedente “Buzzer Beater” e il già citato “Slam Dunk”).

Tuttavia le differenze si avvertono sin dalle prime pagine. Infatti Real è si un manga sulla pallacanestro, ma in particolare su quella in carrozzina, e quindi in generale sull’importante tema della disabilità.
I protagonisti sono tre giovani ragazzi, tutti con la passione per il basket, a loro modo legati al mondo dei “diversamente abili”.
Tomomi Nomiya è il classico ragazzo un po’ sbandato ma dal cuore d’oro, grande patito di basket ma ancora con un futuro da costruire. E’ l’unico dei tre personaggi principali a non avere problemi fisici, ma purtroppo porta sulle spalle la colpa di aver coinvolto in un incidente con la sua moto una giovane ragazza a cui aveva offerto un passaggio, ragazza rimasta poi paralizzata.

Kiyoharu Togawa, prima di subire l’amputazione di una gamba a causa di una rara malattia, era un promettente corridore, sport nel quale si impegnava con tutta la sua forza d’animo. Dopo aver subito questo trauma si è avvicinato al mondo del basket in carozzina, entrando a far parte dei “Tigers”, una squadra locale, nonostante non abbia ancora superato del tutto il dolore di aver visto la sua vita cambiare all’improvviso.

L’ultimo dei tre è Hisanobu Takahashi, ex compagno di classe e di squadra di Tomomi, il classico ragazzo brillante a scuola e popolare tra le ragazze. Cinico nel suo modo di rapportarsi con gli altri, è rimasto vittima di un incidente stradale che lo ha condannato ad una vita in carrozzina, dovendo rinunciare a tutte le sue ambizioni scolastiche e sportive. Una rinuncia per lui, come per chiunque altro, di sicuro non facile.

Le vite di questi tre ragazzi, così brevi ma già ricche di esperienze positive e negative, si incontreranno ed uniranno sui campi da basket ma anche lungo la strada della vita, sulla quale dovranno affrontare, insieme  o singolarmente, tantissimi altri problemi, alcuni dei quali non sempre legati “semplicemente” alla disabilità ma spesso proveniente dal loro passato.

Una storia che sa emozionare, divertire ed appassionare con la stessa semplicità dello sfogliare una pagina. Un manga che insegna che la vita, nonostante le difficoltà che possono minacciare il nostro cammino, non è mai finita finché c’è un cuore che batte. Real ha già commosso ed appassionato tanto i suoi lettori, e ha ancora tanto da dare poiché, essendo ancora in corso, potrà stupirci ed emozionarci ancora per molto tempo…

Un manga che assolutamente non può mancare nella libreria di chi sa che lo sport non è solo divertimento, ma anche sacrificio e sofferenza, e vuole scoprire come questo possa aiutare le persone a vivere, anche senza usare i piedi.

Coinvolgente.

10 – Solanin

Inio Asano, autore e disegnatore di Solanin, è uno dei mangaka più apprezzati e stimati, sia in Giappone che nel resto del mondo, soprattutto per i temi delle sue opere, vicini ai problemi della società odierna e alle fasce più giovani della popolazione, giapponese e non, sempre più spesso dal futuro oscuro e incerto.

Pubblicato nel 2005 da Shogakukan, Solanin si compone di 2 soli volumi, editi in Italia dalla Planet Manga nel 2010.

Nello stesso anno, in Giappone è stato realizzato un film tratto da questo manga dallo stesso titolo e la cui colonna sonora è stata incisa anche dagli Asian Kung-fu Generation, famoso gruppo giapponese che ha composto proprio una canzone chiamata “Solanin”, stesso brano che viene “cantato” anche nel manga e nella sua trasposizione cinematografica.

Solanin è la storia di due giovani fidanzati appena usciti dall’Università, Meiko e Taneda, e dei loro amici Ai, Jiro e Kato, tanto giovani e pieni di sogni quanto spaventati dal loro futuro, tutt’altro che chiaro, ma decisi a trovare il loro posto nel mondo, convinti che ovunque saranno, saranno insieme. Solanin non è solo la storia di un’amore, di amicizie giovanili ma vere, è la storia del disagio delle generazioni ultime, sempre maggiormente turbate dall’impossibilità di sapere di che colore sarà il loro domani. Taneda, grande appassionato di musica, ha il sogno di far diventare famosa la sua band, “I Rotti”, creata insieme a Kato e Jiro ai tempi dell’Università.
Ma come spesso la vita ci insegna, a volte prendendoci a schiaffi, le cose non vanno quasi mai come le pianifichiamo. Sarà infatti Meiko a cercare, in qualche modo, di realizzare il sogno di Taneda. Riuscendoci, forse si, forse no, ma con la sicurezza di averci provato, di avercela messa tutta, sempre e comunque, e di sapere che, ovunque essa sia, lui non lascerà mai andare la sua mano…

Solanin, manga da leggere tutto d’un fiato, cercando di trattenere qualche lacrima che potrebbe improvvisamente cascare, è una storia moderna, toccante, commovente e soprattutto che sa di “vero” e  che ci svela, in tutta la sua purezza, la sensibilità di Asano, autore davvero vicino alle giovani generazioni.
Un manga consigliatissimo a chi sa che i fumetti possono non essere solo “cose per bambini”, o anche a chi vuole semplicemente averne la conferma.
Consigliato alle persone sensibili e soprattutto disposte e volenterose nel provare emozioni.

Emozionante.

Precisazioni

Aggiungo alcune precisazione perchè l’articolo è stato un po’ frainteso. 10 manga da non perdere non implica che siano i migliori in assoluto perchè mancano manga che hanno fatto la storia come One Piece, Dragon Ball o Sailor Moon. La lista stilata da me con l’aiuto di Peter vuole proporre manga che siano adatti a tutti e per tutti i gusti.

A qualcuno può piacere lo shonen, mentre a qualcun’altro il seinen. Ad alcuni piace leggere serie concluse, ad altri serie in corso. Qualche lettore potrebbe cercare nuovi spunti e volere serie nuove, altri invece vogliono cominciare da capo.

Non è una top ten, ma 10 manga che possono accompagnarvi durante l’estate. Una lista che vorrebbe essere adatta a ragazzini così come ad adulti, a maschi come a femmine, ad appassionati vecchi e nuovi, a chi conosce il genere e a chi invece lo conosce ora.

Consigli

Aggiungo questa sezione, proprio per raccogliere i consigli che riceverò nei commenti. Vi ricordo nuovamente che questa non è una classifica, ma un modo per avvicinare i lettori di Skimbu al mondo del fumetto giapponese.

  • One Piece di Eiichiro Oda, edito da Star Comics;
  • Gantz di Hiroya Oku, edito da Planet Manga;
  • Berserk di Kentaro Miura, edito da Planet Manga;
  • Vagabond di Takehiko Inoue, edito da Planet Manga;
  • Claymore di Norihiro Yagi, edito da Star Comics;
  • GTO di Tōru Fujisawa, edito da Dynit;
  • City Hunter di Tsukasa Hōjō, edito da Star Comics;
  • Devilman di Go Nagai, edito da D/Visual;
  • Fullmetal Alchemist di Hiromu Arakawa, edito da Planet Manga;

Fonte: Skimbu