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“Anomalie d’autore” di Alessandro Erato, Sabina Nuzzo, Sonny Raciti e Francesca Zaccaro, Rupe Mutevole Edizioni
Collana Trasfigurazioni
ALESSANDRO ERATO – SABINA NUZZO – SONNY RACITI – FRANCESCA ZACCARO
Euro 10,00
Isbn 978 88 6591 109 9
Pagg. 124
In copertina “Abbandoned” ©Fabio Costantino Macis
fabiocostantinomacis.carbonmade.com
L’essere presenti in absentia, modificare la conoscenza dell’attimo per renderlo anomalo e nello stesso momento costante, un turbinio di lessemi incastrati dal getto liquido ed autoritario dell’inchiostro.
Quattro autori, Alessandro Erato, Sabina Nuzzo, Sonny Raciti e Francesca Zàccaro, che evadono il silenzio giornaliero per imbandire la tavolata di Apollo di versi pregevoli e di idee rivelate che si rispecchiano nell’universale stupore della ricercatezza incline alla linearità dell’espressione.
Le quattro sillogi presenti all’interno della raccolta “Anomalie d’autore”, “In principio: emozioni”, “Il leggero soffio”, “Racconti di Caronte” e “D’acqua e d’amore”, rientrano in un progetto di espansione della prospettiva di semantica poetica che vuole instaurare un rapporto bilaterale tra autore e lettore, così da rendere atipico il concetto stesso di intimismo per accogliere l’interno come esterno attraverso le sensazioni dell’altro e la percezione dell’Io.
Alessia Mocci
Fonte: Rupe Mutevole Edizioni
“Neve d’estate” di Alessandro Erato
– Neve d’estate –
In una sera,
nell’inganno del tempo,
di quello che non c’è.
Dei secondi vissuti, persi,
sparsi in ogni angolo
di stanze vuote,
cadute giù,
come le stelle nella notte celeste.
Muri appesi, bianchi,
come le coscienze
coperte a calce.
Come la vita, questa vita
Che a stento trattengo
Nelle dita, che vorrei
Non fossero solo le mie.
In un’alba infuocata
Rossa all’orizzonte
Ti cerco nel sole
Che acceca il ricordo,
il momento.
Nelle dita, che non vorrei
Fossero solo le mie
Odo di visioni il sapore,
di carezze il solo vento
che mi piega come il grano d’estate.
Veloce, sei scappato come
La cenere d’inverno.
E da sola trattengo
Nelle dita, che non vorrei
Fossero solo le mie
Questa strana
Neve d’estate.
“Amami in silenzio” di Alessandro Erato
– Amami in silenzio –
Segui i miei passi se ti giova,
perché io, quando voltandomi ti vedrò,
esploderò in amore
e sarò luce così forte da illuminare
le tue segrete stanze.
Accarezza, soave come sei
e con le tue caste nuvole
piovi su di me,
oh mia eterna tentazione.
Scorri fluente nei miei pensieri,
non dimorare nei mie ricordi,
saresti solo un mattone
in una nera cattedrale.
Amami in silenzio
e per me sarai un urlo tanto forte
che sveglierà i miei occhi
che cercheranno altro riposo.
Porgi fiori sul mio cammino
così che io possa annusarti
…e brucia nel fuoco della mia passione
e io respirerò la tua cenere.
Poesia inedita – Tutti i diritti riservati all’autore
“Giglio Nero” di Alessandro Erato
– Giglio Nero –
Questa notte mi sazierò di te,
mangerò le tue labbra
digrignerò i denti
e strapperò le tue carni
senza freni, senza pause.
La mia coscienza non oserà
Sarò libero.
Le tue gambe, mia dolente condanna
Smuoverò piano,
le tue voglie saranno
note di una sconosciuta melodia.
Con le mani soffocherò
Il tuo piacere
Ed esploderò dentro te
Come un giglio nero!
“Locusta” di Alessandro Erato
– Locusta –
Locusta, entri nelle parole
Sei la poesia del muto,
di quello che non dici
della lacrima che cede
il muro della mente.
Una pagina bianca
Nella sofferenza notturna,
come una luna malata
ti tingi del sangue
delle mie vene vuote
…e cammini, fuggi
Tra i miei sensi più vili,
calpesti la mia terra.
Locusta, divori la mia età
Che come una foglia
Cade al primo vento d’autunno.
Mi spoglio delle vesti
Che l’altri sobri mi vedono,
l’esodo della mia essenza
mi scopre padrone del mio nulla
e se urlo, odo solo la mia voce.
Poesia inedita – Tutti i diritti riservati all’autore
Fonte: Oubliettemagazine