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”Il Sufismo e la sicurezza spirituale: fondamenti, manifestazioni e prospettive“, 7° incontro mondiale di sufismo a Madagh
Il 7° Incontro Mondiale di sufismo si è aperto lunedì a Madagh (provincia di Berkane), sotto il tema : ”Il Sufismo e la sicurezza spirituale : fondamenti, manifestazioni e prospettive“. Questa manifestazione, organizzata dalla Tariqa Qadiriya Boudchichiya in celebrazione dell’Aïd Al Mawlid Annaboui Acharif, permette di stabile un ponte tra le civilizzazioni e di contribuire al dialogo interculturale. Organizzato in patnerariato con il Centro euro-mediterraneo di studi sull’Islam (CEMEIA) di Parigi, con la partecipazione di 55 ricercatori, universitari e intellettuali, questo avvenimento testimonia l’importanza che accorda il sufismo sunnitaalla promozione dell’individuo ai più alti livelli della moralità e alla consacrazione dei valori dell’Islam, quelli della pace e della civiltà. L’accento è stato evidenziato sul ruolo del sufismo nella consolidazione della pace e della sicurezza spirituale; gli interventi sono stati in effetti degli appelli per mettere in evidenza i principi e i valori di ordine educativo, morale e cognitivo del sufismo in vista di apportare delle soluzioni alle problematiche che affronta l’umanità, in primis il pericolo delle divisioni e lo choc inter-civilizzazione. In una dichiarazione alla MAP, il direttore di questo incontro mondiale, Moulay El Kadiri Boudchichha stimato che i ricercatori sulla storia del Marocco hanno appurato la forte presenza del sufismo nella vita dei marocchini attraverso i ruoli, le missioni memorabili dei suoi adepti e delle sue zaouie (santuari). Ad oggi, il Marocco può affermare la sua esperienza singolare di abbraccio interculturale che dura da millenni ed è una complementarietà tra le componenti della sua identità nazionale e religiosa. Un atout che gli permette di posizionarsi all’avanguardia nella dottrina del sufismo in Africa, in Europa e in tutto il mondo arabo.
Fonte: My Amazighen
“Nelle fondamenta della Fede Alle radici della Fede”, proposte tra Arte e Spiritualità per l’anno della Fede a Bergamo
Alle radici della Fede
11 ottobre 2012 – 24 novembre 2013
Proposte tra Arte e Spiritualità per l’anno della Fede
Il 26 agosto 2012 ha aperto il Museo e Tesoro della Cattedrale, luogo che testimonia la storia e la fede della Chiesa bergamasca dalle origini ad oggi. Il DiPas propone a parrocchie e oratori una serie di itinerari alla scoperta della prima chiesa cattedrale di Bergamo, l’antica basilica paleocristiana di san Vincenzo, che coniugano arte e spiritualità. Nell’Anno della Fede la visita alla chiesa madre della diocesi diventa occasione per fare memoria e per riconoscersi parte di una storia di fede, che cresce ininterrotta dal V secolo fino ad oggi.
INFO E PRENOTAZIONI
MAIL: pastorale@fondazionebernareggi.it
BLOG: http://unartemaestra.wordpress.com
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MUSEO ADRIANO BERNAREGGI
Via Pignolo, 76 – Bergamo
info@fondazionebernareggi.it
“Olivier Messiaen. Quartetto per la Fine dei Tempi”, matinée al Teatro Donizetti di Bergamo
Fondazione Bernareggi, ACLI e Comune di Bergamo insieme per la Giornata della Memoria 2013
Venerdì 25 gennaio 2013, ore 9.30
Bergamo, Teatro Donizetti
Olivier Messiaen
QUARTETTO PER LA FINE DEI TEMPI
Lucilla Giagnoni, voce narrante
Elia Leon Mariani, violino
Andrea Favalessa, violoncello
Stefano Cardo, clarinetto
Pietro Cavedon, pianoforte
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Gennaio 1941. Campo di concentramento nazista di Görlitz. Quattro internati si presentano davanti a una insolita platea di detenuti per eseguire un concerto. Il pianista annuncia la composizione preparata per la circostanza e che sta per essere eseguita. Si chiama Olivier Messiaen e l’opera si intitola Quatuor pour la fin du Temps composizione musicale sul libro biblico dell’Apocalisse come documento di speranza.
Questa esecuzione indimenticabile, che costituisce già per se stessa un atto di impressionante profezia, porta con sé anche la testimonianza di una creatività che non si è nutrita di una lingua musicale del passato, ma ha dato vita a una estetica di scintillante novità, un colpo d’ala verso cui la cultura di tutti è ancora profondamente grata, uno slancio di pura invenzione libero dalle zavorre del risentimento.
Ingresso gratuito.
Info e prenotazioni:
gerosa.donizetti@gmail.com
Tel. 035.4160612 (lunedì – venerdì ore 9.00-13.00)
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Iniziativa promossa da
Fondazione Adriano Bernareggi
ACLI Bergamo
Comune di Bergamo – Assessorato Cultura e Spettacolo
Con il sostegno di
Credito Bergamasco
“I colori del sacro. Aria”, sesta rassegna internazionale di illustrazione a Bergamo
VI appuntamento con la Rassegna internazionale di illustrazione
Museo Bernareggi, 19 gennaio – 17 marzo 2013
ARIA
Sesta rassegna internazionale di illustrazione
19 gennaio – 17 marzo 2013
Dal martedì al venerdì 15.00 – 18.30
Sabato, domenica e festivi 9.30-13.00 | 14.00 – 18.30
Apertura su prenotazione per le scuole da lunedì a venerdì ore 9.30-12.30
Biglietti
biglietto intero: 5 euro
biglietto ridotto gruppi scuole: 1,50 euro
Visite e laboratori
visita guidata in mostra (1 ora): 60 euro
visita guidata in mostra più laboratorio a scelta tra quelli proposti (2 ore): 80 euro
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Dopo le esposizioni Acqua (2007), Dal fuoco alla luce (2008), Terra (2010), il Museo Bernareggi ospiterà l’ultimo capitolo della rassegna «I Colori del Sacro», dedicata ai quattro elementi, che ha come tema l’ARIA, il più delicato, il più impalpabile e il più affascinante.
L’aria è invisibile e immateriale. È lo spazio intangibile che avvolge l’universo, la linea di demarcazione tra terra e cielo, il punto di contatto tra spiritualità e materia. Seppur lieve, è dotata di grande energia e potenza: sradica e strappa, ma senz’aria non ci sarebbe neanche vita.
Il Museo Bernareggi con questa mostra conferma l’attenzione che ha sempre avuto per l’illustrazione per l’infanzia. L’esposizione costituisce per le parrocchie un occasione per intraprendere percorsi di rinnovamento di un immaginario religioso dei più piccoli in dialogo con l’immaginario e i linguaggi artistici contemporanei.
PER LE SCUOLE
Visite guidate e laboratori educativi
La visita porterà i bambini alla lettura di opere selezionate,osservandone i colori, le tecniche e raccontandone i contenuti. Le attività di laboratorio saranno finalizzate a sviluppare la creatività e la manualità dei bambini rielaborando gli spunti ricevuti durante la visita.
SCULTURE DI VENTO
Partendo dalla visione dei mobiles di Alexander Calder, splendide sculture fluttuanti nell’aria, i bambini verranno condotti nella realizzazione di un loro personalissimo mobiles.
Percorso indicato per la SCUOLA PRIMARIA
SCULTURE SONORE
Un laboratorio per scoprire l’importanza dell’aria nell’emissione di suoni. Si tratti di parole o musica l’aria è un elemento fondamentale. I bambini verranno accompagnati nella realizzazione di strumenti musicali a fiato .
Percorso indicato per la SCUOLA PRIMARIA
MA QUANTE ARIE
Un tuffo dentro un percorso esperienziale e polisensoriale legato ai cambiamenti atmosferici. Proiezioni video, elementi tattili specifici, aria calda, aria fredda, vaporizzazioni aiuteranno i bambini a scoprire tante arie!
Percorso indicato per la SCUOLA DELL’INFANZIA E LA SCUOLA PRIMARIA
PER UN SOFFIO
Dopo il percorso di mostra i bambini verranno coinvolti nella valorizzazione dell’aspetto più ludico dell’aria, che nasconde però risvolti scientifici legati al suo grande potenziale energetico, a tale proposito verrà proposto loro un laboratorio per la costruzione di giochi azionati con l’aria.
Percorso indicato per la SCUOLA DELL’INFANZIA E LA SCUOLA PRIMARIA
PER LE PARROCCHIE
Visite guidate e laboratori educativi
Una proposta in collaborazione con l’Ufficio Catechistico della Diocesi di Bergamo, rivolta ai bambini e ai ragazzi, che a partire da quanto visto in mostra e attraverso l’espressione del proprio vissuto saranno guidati alla comprensione dei contenuti di fede.
Le proposte specifiche saranno disponibili a breve.
INFO E PRENOTAZIONI 035/248772
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Mostra ideata e realizzata dal Museo Diocesano di Padova – A cura di Andrea Nante
http://www.icoloridelsacro.org
Promossa da
Fondazione Adriano Bernareggi
In collaborazione con
Diocesi di Bergamo: Ufficio Catechistico, Ufficio per l’Insegnamento della Religione Cattolica, Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva, Ufficio per la Pastorale Scolastica
Allestita a cura di
Dipartimenti Educativi del Museo Bernareggi
Sostenitori ufficiali
Fondazione Banca Popolare di Bergamo onlus
Fondazione Credito Bergamasco
Sponsor
Fondazione Cariplo
Fondazione Istituti Educativi
Fondazione della Comunità Bergamasca
Sponsor tecnici
Fidelitas
L’Eco di Bergamo
Scuolaufficio
Alex Ricci, album d’esordio al Pin Up Music & Beer
Il musicista abruzzese Alex Ricci presenta il suo album d’esordio “GONNA ROSSA”
Sabato 26 gennaio 2013 presso il Pin Up Music & Beer di Mosciano S.A.(Te)
ore 22:00 ALEX RICCI presenta GONNA ROSSA (Album d’esordio)
ore 23:45 CESKO DJ SET from Après la Classe
Special Guests: Après la Classe, Raffaele Casarano, Jaime Dolce
Guests: Claudio Bollini, Paolo Mazziotti, Marcello Malatesta, Piero Delle Monache, Mauro Di Ruscio, Melk, Nick Setak, Fabrizio Ginoble, Valerio Pompei, Luca Mongia, 2Moellers, Rocco Ferri, Sergio Pomante, Francesco Di Giulio, Alessandro Di Bonaventura.
Alex Ricci, Chitarrista/Cantautore Abruzzese presenta “Gonna Rossa” il primo album da solista.
Gonna Rossa è un disco Rock/Pop Italiano dalle forti influenze Blues.
L’Album uscirà a Febbraio 2013 e conterrà collaborazioni di artisti come: Raffaele Casarano Jaime Dolce e Après la Classe ( Band Salentina nella quale Alex Ricci è il chitarrista).
Label : Auand
Foto ufficiali: Flavio&Frank
Artwork: Marco Calcinaro
http://www.alexricci.it/
HYPERLINK “http://alexriccimusic.wordpress.com/” http://alexriccimusic.wordpress.com/
ingresso € 5,00
i possessori del biglietto di capodanno entrano gratis
http://www.facebook.com/pages/Pinup-Music Beer/374031162688626?ref=ts&fref=ts
TrentoFilmfestival 2013, iscrizioni alla manifestazione
61° TRENTOFILMFESTIVAL ISCRIZIONI AL VIA
Sono aperte le iscrizioni all’edizione 2013, la numero 61, del Trento Film Festival che si svolgerà dal 25 aprile all’8 maggio, a Trento e Bolzano.
Il più antico festival internazionale dedicato al cinema di montagna, esplorazione e avventura dà nuovamente appuntamento a filmmaker e documentaristi di tutto il mondo (più di 360 sono state le opere inviate nel 2012), e a quanti hanno dimestichezza con gli ambienti più selvaggi ed estremi e sanno raccontare con originalità di linguaggio il confronto fra l’uomo e la natura, fra l’uomo e le montagne. O ancora, sanno trasmettere le sensazioni di sfidare le proprie paure, avventurandosi su un terreno incognito, su difficoltà via via nuove, o narrare la vita di chi fa tutto ciò semplicemente per sopravvivere, ogni giorno, sulle terre più alte del mondo.
Sul sito del TrentoFilmfestival, all’indirizzo www.trentofestival.it, è già da ora scaricabile il regolamento dell’edizione 2013 che non presenta modifiche di rilievo, se non per quanto riguarda le date ultime per iscrivere le opere.
Queste sono state infatti anticipate rispetto al passato: rispettivamente al 15 gennaio 2013, per le opere prodotte nel 2011 e nel 2012, e al 20 febbraio 2013 per quelle prodotte nel 2013.
Insieme al regolamento della rassegna cinematografica è scaricabile dal sito ufficiale della manifestazione anche la scheda di iscrizione alla 27a Rassegna internazionale dell’Editoria di montagna “MontagnaLibri”, che si svolgerà a Trento dal 25 aprile al 5 maggio, e ad inizio autunno a Bolzano. Gli editori di tutto il mondo hanno tempo fino al 30 marzo 2013 per inviare tutte le novità del 2012 e del 2013.
Seguiteci su facebook, twitter, youtube e su www.trentofestival.it
REGISTRATION OPEN FOR THE 61st TRENTOFILMFESTIVAL
Registration are open for the 2013 TrentoFilmfestival, the 61st edition, the dates of which wil be from 25 April to 8 May in Trento and Bolzano.
The oldest international film festival dedicated to the mountains, exploration and adventure once again sets a date for film and documentary makers around the world (in 2012 more than 360 works were sent in). It is an appointment not to be missed for those familiar with the wildest and most extreme environments and capable of using original language to recount the relationship between man and nature, and between man and the mountains. Likewise, it is directed at those who know how to transmit the sensations involved in facing one’s own fears, venturing out onto unknown terrain and confronting new difficulties, or recounting the life of those who do all this simply to survive each day, in the highest regions of the world.
From the web site of TrentoFilmfestival, at the address www.trentofestival.it, it is already possible to download the regulations for the 2013 edition, which are substantially unchanged, except in relation to the deadlines for registering works.
These have indeed been anticipated as compared to the past, and are respectively 15 January 2013, for works produced in 2011 and 2012, and 20 February for those produced in 2013.
The registration form for the 27th International Mountain Books Festival, “MontagnaLibri”, which will take place in Trento from 25 April to 5 May and in Bolzano at the beginning of the Autumn, can also be downloaded from the official site for the event, together with the regulations for the film festival. Publishers from all over the world have until 30 March 2013 to send in volumes published in 2012 and 2013.
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INFO: www.trentofestival.it | WEBTV: www.trentofestival.tv
Marocco, massacro in vista per i cani magredini
Una legge assurda, criminale, votata in poche ore alla Camera dei Rappresentanti, sta mettendo in pericolo di vita migliaia di cani considerati“pericolosi“. L’assurdità di questa legge è che non è ancora stato chiaritoquali siano queste presunte razze “pericolose” e tutti i cani presenti sul territorio sono a rischio. Sono anni che mi batto per cercare di salvare tantissimi cani randagi, dopo aver constatato l’iniquità delle varie associazioni presenti in Marocco che si limitano a praticare l’eutanasia. Ho avuto modo di sperimentare personalmente la poca se non inesistente professionalità delle suddette associazioni, salvo un paio di rarissimi casi gestiti da persone europee che, privatamente cercano di salvare, a livello famigliare, cani e altri animali abbandonati. Alcune volte ho rischiato grosso, devo ammetterlo, ma davanti ai soprusi che si attuano quotidianamente sugli animali qui in Marocco non posso e non voglio acconsentire. Penso a Petra, a Africa, a Birba, a Selvaggia, a Domenica, a Martedì…cani e gatti ridotti alla fame, malati, e salvati in estremis..Vi propongo, per capire meglio, un intervista al Presidente di una associazione detta “degli animali da compagnia” che mi trova d’accordo su alcuni punti ma rabbrividisco su altrettante assurde considerazioni. La mancanza di una “civiltà per il benessere animale” è lampante in questo paese dove il cane è ancora considerato dalla maggioranza delle persone come “animale impuro“; dopo un contatto con il cane la persona è tenuta a lavarsi sette volte le mani cosi come sette volte devono essere lavati gli oggetti che vengono a contatto con l’animale. Medioevo, con la speranza che qualcosa cambi. Io, continuerò la mia battaglia cercando di coinvolgere più persone possibili, persone sensibili a questo disumano trattamento che quotidianamente verifico sul campo. Grazie se firmerete la petizione nel link in basso, dopo l’intervista.
La legge 56/12 relativa ai cani ”pericolosi” è stata votata alla Camera dei Rappresentanti, senza nessuna concertazione con i professionisti del settore. Le Associazioni di protezione degli animali in Marocco (poche e disorganizzate) si sono riunite in un collettivo per apportare la loro esperienza in vista di una modifica di questa legge discriminatoria con l’obbiettivo di migliorare la situazione sanitaria. Il Prof. Hassan Bouyard, Presidente dell’Associazione degli “animali da compagnia” ha rilasciato un intervista alla Nouvelle Tribune; ve la propongo intergralmente per capire una situazione che, fatto salvo un emendamento, provocherà l’uccisione di migliaia di cani e nel contempo l’abbandono di tanti cani da parte di proprietari preoccupati dalle sanzioni, sia penali che civili.
La Nouvelle Tribune : Cosa pensate della legge 56-12 ?
Prof. Bouayad : È un bene avere una legge legata alla popolazione canina perchè è un settore in via di espansione in Marocco ed esiste una grande confusione. C’è il problema dell’allevamento, dell’esportazione, del commercio clandestino, ma nello stesso tempo è stata promossa una legge che fa acqua da tutte le parti, in un modo brusco e senza la consultazione con i professionisti e le associazioni legate ai cani. Come Presidente dell’Associazione marocchina degli Animali da Compagnia, non sono mai stato consultato e oggi abbiamo creato un collettivo che ragruppa 10 associazioni per la protezione degli animali che associa molti veterinari, tecnici, toelettatori e allevatori.
Perchè questa legge fa paura ? Fa paura perchè sono previste delle ammende sino a 5.000 euro e carcere sino a 5 anni per un morso di cane. Prendiamo l’esempio di un proprietario di pastore tedesco tenuto come scopo di sorveglianza: il cane difende i beni del proprietario e se dovesse mordere un ladro il proprietario finirà in prigione o pagherà un ammenda. Questa è pura difesa, ma la legge non ha specificato questo caso abbastanza frequente. Tutti sono scontenti e scandalizzati da questa legge che raggruppa tutte le razze canine sullo stesso piano.
Cosa contestate a questa legge ? I cani detti pericolosi non sono mai pericolosi perchè sono i proprietari che rendono loro agressivi attraverso l’addestramento. Bisogna agire contro gli esseri umani non contro i cani; ho visto pitbull giocare con dei conigli, uccelli e topini; è l‘essere umano che li addestra per l’attacco, per i combattimenti e noi siamo contro tutto questo e vogliamo una legge che tratti questi pericoli ma adattata ad ogni razza. Chiediamo di ripartire i cani in due categorie; per la prima, che diciamo volgarmente “fa paura”, chiediamo la sterilizzazione, la castrazione, la vaccinazione e il divieto di riproduzione e di commercio. Alcune razze devono estinguersi in dolcezza, ma in primis niente eutanasia. Sono questi i cani che hanno generato problemi e ci sono stati diversi casi, a Rabat, Salè e a Casablanca e parliamo sempre della stessa razza che chiamiamo molossoidi. Noi chiediamo di prendere le misure necessarie per proteggere l’essere umano quindi l’obbligatorietà della museruola e del guinzaglio nei luoghi pubblici. La seconda categoria sono i cani da compagnia e i cani d’appartamento. Cani inoffensivi per i quali chiediamo di poter instaurare delle regole sia per loro che per i proprietari. Non siamo obbligati ad uccidere tutti i cani del Marocco e per questa categoria chiediamo la vaccinazione obbligatoria, un carnet di vaccinazioni aggiornato oltre all’identificazione elettronica per può informarci sul cane e il suo proprietario. Il problema che si pone sono i cani “del bled” (della campagna) che sorvegliano le case e le greggi. Questi cani non sono facilmente vaccinabili. Questa legge non può essere generalizzata per questa categoria. Come possiamo allora trattarli senza doverli uccidere perchè sono cani di utilità per i contadini? Quello che proponiamo è che ci siano delle campagne di vaccinazione che avranno come scopo quello di identificare i cani randagi ed eliminarli. Se questa legge sarà adottata al 100% tutti i proprietari di cani avranno paura e velocemente si sbarazzeranno dei loro animali abbandonandoli in strada. Questo aumenterà in modo esponenziale i cani randagi non vaccinati, senza proprietario identificato, che potranno far esplodere epidemie di rabbia mentre siamo ad un buon punto nello sradicamento di questa malattia con l’aiuto del governo, grazie ad alcune campagne di sensibilizzazione. Siamo per una legge più dolce, devono consultarci per poter discutere gli articoli di questa legge.
Secondo voi, chi ha spinto il governo a depositare un tale progetto di legge ? Penso che questa legge è stata redatta su diversi antecedenti riguardanti alcune razze. Questo a spinto il ministro dell’Interno a proporre un fermo ministeriale per eliminare questi cani pericolosi. Questo è già stato attuato a livello comunale a Casablanca in un preciso momento storico, ma non è stato attuato su tutti i cani. Poi hanno depositato una legge senza consultarci per poter redigere una legge più modulata. Normalmente le autorità sanno che noi esistiamo e il Ministero disponde di una lista di tutte le associazioni, non capisco perchè nessuno ci ha interpellato.
Voi avete cercato di contattarli ? Personalmente ho contattato un parlamentare prima del voto a livello della prima camera. Ho depositato tutti i documenti con tutti gli emendamenti richiesti ma il voto è stato rapidissimo. Oggi, sono in contatto con un parlamentare, membro della seconda camera. Abbiamo depositato degli emendamenti con quello che chiediamo mantenendo certi punti di questa legge che crediamointeressante. Sosteniamo la più parte degli articoli ad eccezione di alcuni che sono assolutamente da rettificare. Qui la petizione: http://www.avaaz.org/fr/petition/Bloquer_la_loi_5612/?cIigZcb
Fonte: My Amazighen
Alex Ricci
ALEX RICCI:
Alessio Maria Melchiorre Ricci, alias Alex Ricci, inizia a suonare la chitarra all’età di 9 anni. Frequenta per 5 anni il Conservatorio D’Annunzio di Pescara.
Durante la preparazione classica cresce una forte passione per il Blues che lo spinge a dedicarsi completamente a questo stile. Per 6 anni si esibisce nella band Abruzzese “The Body and Soul”.
Nel 2004, presso il locale “Blue Inn Cafè” di Bologna, vince insieme al suo trio “The Big Fat Balls”, la finale per accedere al Pistoia Blues Festival ‘04.
Nel 2006 suona al fianco del bassista Americano Dywane Thomas.
Fra il 2006 e il 2007 Alex si trasferisce a Londra, suona nei più importanti “blues clubs” della Capitale (“Ain’t Nothin But…The Blues Bar -” e “Jazz after dark”) con la band del cantante sassofonista londinese Phil Hughes e continua a frequentare ‘lo stilista’ della chitarra blues Otis Grant.
Nel 2007 Alex viene contattato dagli “Après la Classe”,l’eccentrica band italiana è in cerca del nuovo chitarrista. Inizia così la lunga tournè italiana ed europea con il gruppo Salentino. Nel 1 maggio 2008, durante il grande concerto di Roma dedicato alla festa del lavoro, Alex Ricci suona con gli “Après la Classe” davanti a più di 500.000 persone.
Il 26 giugno 2008 a Vascon (TV) apre il concerto di Popa Chubby, in questa serata speciale riceve il “Premio Lorenzo Vecchiato”come migliore artista Blues emergente dell’anno 2008.
Tour estivo 2008 con il gruppo salentino “Après la Classe”.
Durante il mese di Novembre 2009,Alex Ricci arrangia e registra le chitarre del nuovo disco degli “Après la Classe” intitolato “MAMMALITALIANI”.
Nel Ottobre 2010 la buona riuscita del Tour “MAMMALITALIANI” porta “Gli Après” ad una fantastica esperienza oltreoceano,due concerti,uno a New York e l’altro a Los Angeles,insieme ad altre band Italiane come I Negrita.
Nel gennaio 2011 Alex da vita ad un nuovo Progetto Musicale chiamato “INSANE TONE” insieme a Combass (bassista degli “Après la Classe”.
A Ottobre 2011 ripete il tour Americano con gli “Après”, questa volta insieme a band come Subsonica, Casino Royale e Caparezza.
Di ritorno dall’esperienza Americana, Alex inizia le registrazioni del suo primo lavoro da solista.