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Pieter Paul Rubens (parte 1)

October 15, 2012 Leave a comment

Pieter Paul Rubens (28 giugno 1577 – 30 maggio 1640) era un prolifico pittore barocco del XVII secolo di origine fiamminga, fautore di uno stile Barocco esuberante che enfatizzava il movimento, il colore e la sensualità. È ben noto per le sue pale d’altare controriformatrici, i magnifici ritratti, i paesaggi naturalistici e le pitture storiche dai contenuti spesso mitologici ed allegorici.
Oltre ad eseguire un grande studio ad Anversa attraverso cui sono pervenute le pitture popolari ritraenti la nobiltà e i collezionisti d’arte di tutta l’Europa, Rubens era un letterato umanista dall’educazione classica, un collezionista d’arte e un diplomatico, insignito del cavallerato da entrambi i sovrani Filippo IV, re della Spagna e Carlo I, re dell’Inghilterra.
Nelle sue opere la bellezza decorativa si fonde nella fastosità e nella ricchezza degli elaborati pittorici dove elementi classicheggianti e forme barocche si amalgamano per dare origine ad uno scenario trasfigurato dei sensi campito in uno sfondo realistico altamente suggestivo.

Primi anni (1577-1599)
Pieter Paul Rubens nacque a Siegen, in Vestfalia, una regione della Germania, da Jan Rubens, un avvocato calvinista, e Maria Pypelincks. Nel 1568 i suoi genitori si allontanarono da Anversa verso Colonia, in seguito ai continui disordini religiosi, per sottrarsi alla persecuzione spagnola contro i Protestanti indetto dal Duca di Alba durante il dominio dei Paesi Bassi spagnoli. Jan Rubens divenne il consulente legale, non che amante, di Anna di Sassonia, seconda moglie di Guglielmo I d’Orange, sistemandosi nella sua corte a Siegen nel 1570. A seguito della reclusione per la vicenda, Pieter Paul Rubens fu concepito nel 1577 mentre la famiglia tornò a Colonia soltanto l’anno successivo.
Nel 1589, due anni dopo la morte del padre, Rubens si mosse con sua madre verso Anversa, dove fu proclamato cattolico. La figura religiosa rappresentò un elemento prominente in gran parte del suo lavoro tale da   trasformarlo più tardi in una delle voci principali dello stile pittorico della Controriforma Cattolica.
Ad Anversa, Rubens ricevé un’istruzione prettamente umanista, studiando la letteratura classica e il latino. All’età di quattordici anni iniziò il suo apprendistato artistico con il pittore illustratore Tobias Verhaeght. Successivamente approfondì i suoi studi sotto la guida di due dei principali pittori della città di quel tempo, i tardo manieristi Adam van Noort e Otto van Veen.
Durante il periodo della sua prima formazione professionale si dedicava alla copia di lavori dei primi artisti. La sua istruzione fu completata nel 1598, anno in cui aderì nella Gilda di San Luca come maestro indipendente.

a cura di Marius Creati

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Barocco (parte 1)

October 15, 2012 Leave a comment

Contesto artistico-culturale
Si può definire Barocco quel movimento culturale, artistico, letterario, musicale e filosofico incrementato nel periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, sinonimo di grande esuberanza nell’estro, anche se permeato di un forte connotato classicista, specie nel linguaggio, che ne caratterizzò fortemente l’intera corrente, nonostante sia relativamente incerta la sua origine, che designava con accentuata negazione le forme irrispettose dei precetti fondamentali di proporzione e di armonia tipiche della produzione artistica del secolo precedente.
La sua denominazione assume un riferimento basilare nel francesismo ‘baroque’, una parola di origine francese che, a sua volta, trova la sua ulteriore provenienza dal portoghese ‘barroco’, usata per identificare una perla dalla forma irregolare ed estremamente bizzarra. Il termine assume un carattere eloquente soltanto alla metà del XIX secolo per identificare la civiltà del XVII secolo valutandone la pregiatezza dell’arte e dell’architettura, non che successivamente della musica e della letteratura, definendo così età barocca l’inventiva del Barocco per sottolinearne sotto alcuni aspetti una vicinanza della sensibilità artistica ottocentesca.
Il primo storico dell’arte a menzionare il termine ‘barok’ fu il critico svizzero Heinrich Wölfflin con il suo memorabile saggio ‘Renaissance und Barok’ (1888) attraverso cui celebra il patologico ‘Baroque’ come una categoria stilistica e un’area di studi di enorme considerazione.
Il tema portante dell’arte barocca é la natura, intesa in tutto il suo splendore come fonte inesauribile di ispirazione, generante un intreccio creativo che si avviluppa tra i diversi punti di osservazione attraverso cui esaltare il mondo minerale, la sfera vegetale, l’indole animale secondo le molteplici prospettive di stile dei vari artisti mediante i quali fiorisce la bellezza, si trasforma lo spirito emozionante, si consuma l’aspetto realistico in un riflesso innovativo che assume connotati lussureggianti e via via sempre più dinamici. L’attrattiva naturalistica spinge verso l’attenzione dei corpi, intesi nella fisicità delle forme che interagiscono, costernati di luce eterea, con i luoghi naturali circostanti offrendosi alla beltà del creato, svelando i piaceri inespressi, presentando una sorta di inarrendevolezza compositiva immersa in un sottile senso di trapelante languore viscerale. Orrore e bruttura rappresentano una nuova chiave di lettura nella bellezza artistica barocca, allontanandosi dal carattere comico esilarante, mentre si accende un interesse baluginante per le scene funebri e catastrofiche, per la putrefazione e la morte ossessionati dalla novella curiosità individuale della spiritualità, a discapito della mera materia terrena. La sensualità e l’erotismo si fondono con amalgamante ambiguità con le forti tensioni mistiche e religiose del periodo, illuminanti da un punto di vista artistico per la rappresentazione tematica delle opere più rilevanti.
Il Barocco é un fenomeno che trae origine dalla fine del Cinquecento prolungandosi fino all’inizio del Settecento, oltre un secolo di studi delle forme classiche proiettate verso una ricerca ossessiva del nuovo, esaltante una scenografia rivolta all’esterno, verso una rappresentazione ostensiva dal carattere meraviglioso che desidera attrarre e meravigliare. In effetti mentre talune forme d’arte perdono di tonalità già dopo i primi cinquant’anni, come per la letteratura, per ricondursi verso aspetti più classici e formali, il teatro e l’architettura assumono un connotato più effervescente arrivando a svolgere un ruolo di assoluta preminenza. L’intellettuale  deve confrontarsi con una nuova tipologia di pubblico, molto più vasto e meno raffinato di quello delle corti rinascimentali, promuovendo di conseguenza una letteratura di evasione adatta ad una collettività spesso retriva dal punto di vista culturale. Un Barocco lusingato dallo spettacolo e dalle arti figurative non può non esaltare la curiosità delle masse mediante la spettacolarizzazione psicologica ed emotiva dell’illusione ingannevole. L’attrazione delle masse, infatti, nasce proprio dal presupposto di volerne assoggettare la volontà, per indurle verso l’accettazione volontaria dell’ordine  sacrale costituito inibita dallo stupefacente senso del miracoloso promulgato dai solenni valori religiosi; da ciò scaturisce che, in un certo senso, l’arte e la cultura barocca rappresentano un sintomo della Controriforma Cattolica.

a cura di Marius Creati

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