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Archive for June 6, 2012

Terra, effemeride dell’apocalisse nei secoli

June 6, 2012 1 comment

– 992: fine del mondo secondo l’eremita Bernardo di Turingia, che terrorizzò l’intera Europa col pretesto che quell’anno il giorno del concepimento di Gesù (25 marzo) fosse coincideva con la ricorrenza della sua morte (il Venerdì santo), ed il tutto era pure rafforzato da una eclissi di Sole. Molti credettero a questa profezia al punto che scapparono verso le montagne.
– 31 dicembre 999: “mille anni dopo la nascita di Cristo”, è la data della fine del mondo secondo i vangeli apocrifi – 31 dicembre 999: “mille anni dopo la nascita di Cristo”, è la data della fine del mondo secondo i vangeli apocrifi.
– 1000: il libro biblico della rivelazione prediceva l’avvento di un periodo di 1000 anni entro cui, con il ritorno di Cristo, avrebbe trionfato la giustizia. Molti fedeli credettero che questo si sarebbe verificato intorno all’anno 1000 e poiché non si sentivano degni di entrare nel regno dei cieli, pensarono che fatalmente il secondo avvento avrebbe coinciso con la fine del mondo. La profezia fu confermata da una serie di eventi straordinari quali: un’eclissi di sole, la peste, un inverno rigidissimo, una terribile eruzione del Vesuvio, un’invasione barbarica.
– 1033: fine del mondo secondo il monaco francese Raoul Glaber, che per l’appunto sottolineava come non sia arrivata la fine del mondo per l’anno 1000 perché i 1000 anni andavano calcolati dalla data di morte di Gesù.
– 23 settembre 1186: fine del mondo secondo il cardinale ed astrologo Giovanni da Toledo, che aveva calcolato una congiunzione di pianeti senza precedenti per quel periodo.
– 1284: fine del mondo secondo papa Innocenzo III, sulla base di calcoli matematici riguardanti il numero 666 e l’inizio della religione mussulmana.
– febbraio 1420: secondo le parole del profeta Martinek Hasua, il mondo sarebbe finito tra l’1 e il 14 Febbraio 1420.- febbraio 1420: secondo le parole del profeta Martinek Hasua, il mondo sarebbe finito tra l’1 e il 14 Febbraio 1420.
– Nel 1499, in Germania, Johannes Stoeffer, astrologo del conte von Iggleheim, previde un nuovo Diluvio Universale per il 20 febbraio del 1524, perché alcuni pianeti si allineavano e c’era una importante congiunzione planetaria. Sull’evento vennero pubblicati più di cento libri e molti altri astrologi confermarono l’evento e l’interpretazione come segno di arrivo di una catastrofe. Von Iggleheim. La mattina del 20 febbraio, i suoi contadini, inferociti di non poter salire sull’arca e di essere lasciati in balia del diluvio, lapidarono il povero conte. Stoeffler riuscì a fuggire ma altre centinaia di persone morirono nel tumulto che ne seguì. Anche altre persone facoltose si costruirono un’arca per salvarsi, Voltaire racconta che lo fece anche Aurial, un medico di Tolosa. A Londra ci fu molto panico, al punto che oltre 20 mila persone abbandonarono le loro case. Il Priore di San Bartolomeo costruì una fortezza in cui custodire cibo e acqua in modo da poter sopravvivere almeno due mesi.
– 20 febbraio 1524: un anno colmo di predizioni di disastri, diluvi e catastrofi culminanti nella fine del mondo, secondo gli astronomi Johann Stöffler e Jakob Pflaumen; secondo un gruppo di astrologi inglesi, l’1 Febbraio 1524 la Terra sarebbe stata sommersa da un secondo diluvio universale. Il priore si St. Bartholomew, a Londra, fece sigillare la propria chiesa dopo averla riempita di scorte sufficienti sopravvivere al diluvio per alcuni mesi. Quel giorno, a Londra non cade una goccia. Gli astrologi si accorsero allora che si erano sbagliati: era il 1624, non il 1524. Quando fu chiaro che si erano sbagliati una seconda volta, naturalmente non erano più di questo mondo.
– 1532: fine del mondo secondo il vescovo e teologo viennese Frederick Nausea. Egli redasse anche un lungo elenco di segni che farebbero presagire l’imminente fine del mondo.
– 18 ottobre 1532: secondo i calcoli del sacerdote luterano e matematico Michael Stifelius, il libro dell’apocalisse indicava il 18 Ottobre del 1532, alle 8 del mattino, il momento della fine del mondo. Molti dei suoi concittadini gli credettero, preoccupandosi di vendere la casa e di svuotare le proprie dispense entro tale data. Stifelius attese la fine del mondo insieme ai suoi cittadini ma quando ciò non avvenne, fu fatto incarcerare. Egli rifece i suoi calcoli matematici e fissò la nuova data della fine del mondo per il 3 ottobre 1533 alle 10 del mattino.
– 1533: un enorme incendio avrebbe distrutto la Terra ma, secondo l’anabattista Melchior Hoffmann, la città di Strasburgo si sarebbe salvata.
– 1537: fine del mondo secondo l’astrologo Pierre Turrel (che predisse la fine del mondo anche per il 1544, il 1801 e il 1814).
– 1584: fine del mondo secondo l’astrologo Cipriano Leowitz.
– 1588: fine del mondo secondo il saggio Regiomontanus (Johann Müller).
– 1648: fine del mondo secondo il rabbino Sabbati Zevi, di Smirne.
– 1654: fine del mondo secondo il medico alsaziano Helisaeus Roeslin.
– 1665: fine del mondo secondo il quacchero Solomon Eccles.
– 1666: fine del mondo annunciata da Sabbatai Zevi, sfruttando anche il grande incendio di Londra.
– 1704: fine del mondo secondo il cardinale Nicolò Cusano.
– 19 maggio 1719: fine del mondo secondo il matematico Jacques Bernoulli (il primo di una stirpe di otto celebri matematici). Il grande matematico svizzero Jacob Bernouilli previde per il 19 maggio del 1719 il ritorno di una cometa già avvistata nel 1680, che avrebbe portato alla fine del mondo. La cometa non tornò e il mondo non finì.
– 1732: fine del mondo secondo Nostradamus.
– 1757: fine del mondo secondo il mistico svedese Emanuel Swedenborg, che tra l’altro affermava di essere in contatto con esseri alieni.
– 1774: fine del mondo secondo Joanna Southcott, leader di una setta religiosa inglese.
– 5 aprile 1761: fine del mondo secondo il fanatico religioso William Bell.
– 14 ottobre 1820: fine del mondo secondo il profeta John Turner, nuovo leader della setta di Joanna Southcott.
– 3 aprile 1843: fine del mondo secondo William Miller, fondatore della setta dei Milleriti (in seguito divenuta la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno). Inoltre, in base ai suoi studi sulle Sacre Scritture, WIlliam Miller sostenne che Gesù avrebbe richiamato in Cielo i fedeli.. Quando la fine del mondo non arrivò la nuova data fu fissata per il 7 luglio 1843, poi per il 21 marzo 1844 e, infine, per il 22 ottobre 1844, quando William Miller si fece fatto aiutare nei suoi calcoli da un certo Samuel S. Snow.
– 1761: fine del mondo secondo William Bell, poiché si era prodotto un terremoto l’8 febbraio del 1761 e un’altro l’8 marzo dello stesso anno, ventotto giorni dopo, e cioè il 5 aprile, se ne sarebbe prodotto un terzo, tanto violento da provocare la fine del mondo. Il terremoto non si produsse e William Bell fu rinchiuso in manicomio.
– 1881: analizzando le dimensioni della piramide di Cheope a Giza, Charles Piazzi Smyth fece calcoli matematici che indicavano la fine del mondo nel 1881.
– 1914: fine del mondo secondo C.T Russell, fondatore dei testimoni di Geova, anno che tra l’altro era la fine di un periodo caratterizzato dalla seconda venuta di Cristo che sarebbe avvenuta nel 1874 secondo i Testimoni di Geova. Il 1914 aveva davvero una importanza fondamentale per loro, dato che davano per certo che sarebbe avvenuta la fine del mondo grazie ad elaborati studi sulla Bibbia. Ecco che cosa, in sintesi, si attendevano Russell ed i Testimoni di Geova per il 1° ottobre 1914: il completo rovesciamento di tutti i regni o governi umani; la presa di potere totale e assoluta da parte di Dio mediante Cristo; la restaurazione del popolo d’Israele in Palestina; l’assunzione in cielo dei Testimoni di Geova.
– 1918: i testimoni di Geova ci riprovano con la fine del mondo visto che nel 1914 non era accaduta.
– 1919: fine del mondo secondo il sismologo e meteorologo italiano Alberto Porta, residente a S. Francisco. Previde che il 17 dicembre la congiunzione di sei pianeti avrebbe provocato una corrente magnetica che avrebbe trafitto il Sole, provocando un’immane esplosione che avrebbe distrutto la terra. Il terrore si diffuse e si registrarono scene di suicidi in varie parti del mondo.
– 13 febbraio 1925: l’arcangelo Gabriele avrebbe annunciato a una ragazza californiana, Margaret Rowna, la fine del mondo per la Mezzanotte di venerdì 13 Febbraio 1925.
– 1925: fine del mondo secondo Rutherford, secondo presidente della Watch Tower Society (Testimoni di Geova). Ci riprovò anche con il 1934.
– 6 settembre 1936: George R. Riffert studiando le dimensioni della Grande Piramide calcolò la fine del mondo per il 15 settembre 1936. accortosi che il mondo non era finito il 6 settembre 1936 stabili la data del 20 agosto 1954 per la seconda venuta del messia, con altrettanta fortuna.- 1941/42: fine del mondo sempre secondo i Testimoni di Geova.
– 1945: fine del mondo secondo il reverendo Charles Long di Pasadena. Annunciò nel 1943 che il 21 settembre 1945 la terra si sarebbe vaporizzata e l’umanità si sarebbe trasformata in ectoplasma. I suoi seguaci smisero di mangiare, bere bere e dormire una settimana prima della presunta catastrofe.
– 1947: fine del mondo secondo John Ballou Newbrough, il “più grande profeta d’America”.
– 1954: il 18 maggio comparvero delle crepe sul Colosseo. Secondo un antico adagio, Roma e il mondo sarebbero stati al sicuro “finché il Colosseo fosse rimasto in piedi”. Viste le crepe sul Colosseo, qualcuno calcolò che il mondo sarebbe finito il 24 maggio e migliaia di pellegrini si riversarono in Piazza San Pietro per chiedere al Papa l’assoluzione dai peccati.
– 1954: secondo Charles Laughead, il 20 dicembre del 1954 una flotta di astronavi extraterrestri avrebbe avrebbe salvato l’umanità da un nuovo Diluvio Universale. Quando ciò non si verificò, Laughead, per nulla scoraggiato, ringraziò Iddio per la sua infinita misericordia.
– 1955: Dorothy Martin, una casalinga americana nel 1954 fece scalpore per le sue incredibili dichiarazioni riguardo messaggi a lei diretti dallo spazio, che mettevano in guardia l’umanità dall’imminente fine del mondo per l’anno successivo.- 1955: Dorothy Martin, una casalinga americana nel 1954 fece scalpore per le sue incredibili dichiarazioni riguardo messaggi a lei diretti dallo spazio, che mettevano in guardia l’umanità dall’imminente fine del mondo per l’anno successivo.
– 1959: fine del mondo secondo i Davidiani, una setta lontanamente imparentata con gli Avvenisti del Settimo Giorno, il 22 aprile del 1959 i fedeli sarebbero stati gloriosamente massacrati da forze celesti, dopo di che risorti e ascesi al cielo. Poiché si diedero anche da fare per pubblicizzare questa loro credenza, alla fatale serata assistettero migliaia di curiosi e la televisione.
– 1960: fine del mondo secondo il pediatra Elio Bianco. Costui affermò che il mondo sarebbe finito il 14 luglio, distrutto da un’arma segreta americana. Per questo, con l’aiuto di 45 aiutanti, aveva costruito un’arca da 15 stanze direttamente sul Monte Bianco.
– 1967: fine del mondo secondo Sun Myung Moon, capo della Chiesa dell’Unificazione.
– 1968: l’entomologo ed ambientalista Paul R. Ehrlich, che è sempre stato considerato un’autorità dagli ambientalisti, disse che entro 10 anni, in tutto il mondo (Stati Uniti compresi), centinaia di milioni di persone sarebbero morte di fame perché il cibo non sarebbe bastato a sfamarli. Nel 1969 dichiarò che nel 1973 lo smog avrebbe ucciso 200.000 persone in New York e Los angeles, disse anche che avrebbe scommesso qualsiasi cifra sul fatto che nel 2000 l’Inghilterra non sarebbe più esistita. Sempre nel 1969 dichiarò che entro il 1985 saranno morti così tante centinaia di milioni di persone che la popolazione globale si sarebbe ridotta a 1 miliardo e mezzo, entro il 1980 negli Stati Uniti la vita media sarebbe scesa a 42 anni per colpa dei pesticidi, ed entro il 1999 la sua popolazione sarebbe scesa a 22,6 milioni di persone. Molte persone gli credettero.
– 1970: sempre Paul R. Ehrlich dichiarò che entro i 10 anni successivi il mondo tutte le principali specie del mare si sarebbero estinte, larghe aree costiere sarebbero state evacuate per la grande quantità di pesce morto che vi si sarebbero riversate, le riserve di cibo sarebbero scarseggiate al punto tale che ogni anno sarebbero morti 100-200 milioni di persone, nella visione più ottimistica il cibo non sarebbe più bastato a partire dalla fine degli anni’80. E nel 1976 dichiarò che entro il 1985 sarebbero stati esauriti tutti i minerali più importanti.
– 1972: Donella Meadows profetizzava la catastrofe planetaria entro un secolo nel suo famoso trattato «The limits to Growth», pubblicato dal Club di Roma e poi riproposto, aggiornato, nel 1992 e con un nuovo, significativo titolo: «Beyond the limits», oltre i limiti. Fu proprio la fondazione nel 1968 del Club di Roma da parte di Aurelio Peccei, insieme agli studi del Worldwatch Institute di Lester Brown, del Wuppertal Institut di Peter Hennicke e del Factor 10 Club di Friedrich Schmidt-Bleek, che furono il grimaldello che aprì le cateratte del catastrofismo contemporaneo, ancora oggi in piena. Nel suo rapporto per il Club di Roma, Donella Meadows, ricercatrice al Mit di Boston e poi docente al Dartmouth College, ha previsto l’esaurimento di petrolio e altre risorse naturali. Ha sostenuto che le riserve mondiali di petrolio si sarebbero esaurite attorno all’inizio del terzo millennio. In effetti, si è verificato il contrario: oggi le riserve conosciute di petrolio sono molto più abbondanti di allora e lo stesso vale per le altre risorse: il prezzo medio, al netto dell’ inflazione, di alluminio, ferro, rame, oro, zinco, azoto e cemento (cioè tre quarti del fabbisogno globale di materie prime) è calato moltissimo e le riserve conosciute sono aumentate.
– 1973: Eugenio Siragusa che afferma di essere in contatto con gli alieni afferma che la fine del mondo è imminente, con tanto di giudizio divino. Predicava che a causa dei comportamenti negativi della sua generazione, sarebbe avvenuta la sua fine. Coglieva l’occasione anche per definire il suo ruolo: << ecco perché noi siamo sulla Terra, per avvertirvi che il processo è prossimo a terminare, e che la sentenza potrebbe avvenire da un giorno all’altro, o meglio, nel momento stabilito dall’Alto. Il preludio del giudizio non deve potervi sfuggire, perché evidenti e chiari sono gli ammonimenti, e indiscutibili le accuse. Non potete dire: “Io non sapevo”, non potete essere giustifica. Preparatevi piuttosto a pregare se volete salve le anime. >> Ovviamente non avvenne nulla.
– 1975: fine del mondo secondo i Testimoni di Geova e Herbert W. Armstrong, capo della Chiesa Universale di Dio. I Testimoni che volevano fare lavori di manutenzione nelle loro case, venivano criticati e considerati poco spirituali: ‘Come si può pensare a riparare cose materiali in un tempo come questo!’. Lo stesso accadeva alle giovani coppie che avevano figli: ‘Questo non è il tempo di fare figli, ma di predicare’. Si può immaginare la delusione provata quando passarono settimane, mesi, anni, e la fine non venne! Come non ricordare anche che, successivamente, fino all’ultimo moltissimi testimoni di Geova furono più che certi che il mondo non sarebbe arrivato al 2000.
– 1977: fine del mondo secondo John Wroe, successore di John Turner alla guida della setta di Joanna Southcott, che fece la sua previsione nel 1823.
– 10 aprile 1977: secondo Bob Wasdworth e Dan Millar, studiosi di profezie bibliche, il passaggio delle comete Hale-Bopp e Hyakutake nella costellazione di Perseo avrebbe chiaramente indicato l’apparizione dell’Anticristo in Terra il 10 aprile del 1977.
– 1980: fine del mondo secondo un antico presagio astrologico arabo.
– 1980: fine del mondo secondo Leland Jensen e Charles Gaines, leaders di una piccola setta religiosa. Annunciarono che la terza guerra mondiale sarebbe scoppiata il 29 aprile. I loro calcoli si basavano sul libro dell’Apocalisse e sulle dimensioni della Grande Piramide d’Egitto. La data fu poi posticipata a 7 maggio e i fedeli attesero la fine nei bunker che si erano costruiti appositamente.
– Anni ’80: secondo l’astrologa Jeane Dixon la fine del mondo sarebbe arrivata in seguito all’impatto di un’enorme cometa.- 1982: l’apoteosi degli annunci sulla fine del mondo e catastrofi vari, molti credettero davvero ai libri ed agli articoli che annunciavano tutto questo. Tra i libri, da ricordare il best-seller catastrofista dai toni scientifici chiamato “Sopravviveremo al 1982?” e scritto da Caterina Kolosimo, nel quale si analizzava, tra varie catastrofi che sarebbero dovute avvenire come il raffreddamento della Terra, quali potessero essere gli effetti della sommatoria degli effetti di marea dovuta appunto alla congiunzione dei pianeti del sistema solare, concludendo che gli effetti di marea si sarebbero sommati, causando terremoti intensi e altri particolari fenomeni distruttivi. Il testo, per la sua aria apparentemente scientifica e seria, terrorizzò molte persone…..ed ovviamente nel 1982 non accadde ciò che era stato profetizzato nel libro. Alle stessa data puntava anche il libro “Il grande squilibrio planetario 1982-83″ di Barbault Andrè, con predizioni di disastri in seguito ad un allineamento planetario.
– Ottobre-novembre 1982: Pat Robertson, famosissimo telepredicatore americano molto influente alla corte di Ronald Reagan, nel 1976 predisse con assoluta certezza la fine del mondo tra l’ottobre e il novembre 1982 (non contento, anni dopo profetizzò con altrettanto insuccesso uno tsunami sulle coste americane nel 2006 e un attentato terroristico spaventoso sul territorio statunitense nel 2007).
– 1983: sullo strascico del catastrofismo sull’anno precedente, abbiamo le ennesime predizioni apocalittiche dettagliate nel libro “La Grande Catastrophe de 1983″ di Boris Christoff.
– 1984: secondo William Kann, il 15 agosto del 1984 la città di Perth sarebbe stata inghiottita a causa dei peccati dei sodomiti, la città di Sydney sarebbe stata distrutta da terremoti e dalla bomba atomica, mentre la costa orientale dell’Australia sarebbe stata sommersa. Predizioni di apocalisse erano descritte minuziosamente anche nel libro “1984 L’Apocalypse?” di Pierre-Jean Moatti.
– 16-17 maggio 1987: fine del mondo convenzionale ed entrata nella nuova era (New Age), secondo José Argüelles, il quale si basò sul calendario Maya e su un evento astrologico chiamato “convergenza armonica”. Entro 25 anni (ovvero, prima del 2012) sarebbero scomparsi tutti i mali del mondo moderno.
– 11-13 settembre 1988: secondo l’ex ingegnere della NASA Edgar Whisenant, Gesù sarebbe tornato sulla Terra tra l’11 e il 13 settembre del 1988. Disse: << Solo se la Bibbia mente, posso sbagliarmi, è inequivocabile>>.
– 13 settembre 1988: secondo il Trinity Broadcasting Network, una televisione americana, il mondo sarebbe finito tra l’11 e il 12 settembre. Per l’occasione, interruppero la normale programmazione per sostituirla con video di preparazione alla fine del mondo per non credenti.
– 20 settembre 1988: secondo Roger K.Blake, poiché Noè è morto nel 1988 a.C., nel 1988 d.C. il mondo sarebbe finito. Il 20 settembre, per la precisione.
– 1990: Elizabeth Clare Prophet, scrittrice New Age di grande successo e spiritualista, convinta di essere la reincarnazione di diversi personaggi storici tra cui Nefertiti, Ginevra e Maria Antonietta, è stata autrice di una profezia che fissava l’apocalisse nel 1990.
– 1991: secondo un oscuro culto australiano, Gesù sarebbe dovuto arrivare in barca nel pomeriggio di Sidney il 31 marzo del 1991 alle ore 9 del mattino.
– 1992: fine del mondo secondo il reverendo Lee Jang Lim, della Chiesa Missionaria di Tami, nella Corea del Sud. Cristo avrebbe chiamato a raccolta 144.000 fedeli alla mezzanotte del 28 ottobre per salvarli da Armaghedon. Oltre 100.000 persone si lasciarono coinvolgere dall’isteria e si precipitarono in circa 200 chiese fondamentaliste. In molti lasciarono lavoro e famiglie e donarono tutti i loro beni al reverendo Lim. Un mese prima della data prevista, Lim fu arrestato per aver investito i quattro milioni di dollari raccolti con le donazioni dei fedeli: tra l’altro, aveva acquistato fondi di investimento per 230.000 dollari che sarebbero maturati nel 1995.
– 1993: fine del mondo secondo David Berg, alias Mosè David, fondatore dei Bambini di Dio (Famiglia dell’amore).
– 1993: fine del mondo secondo una setta nata in Ucraina, la Grande Fratellanza Bianca.
– 11 novembre 1993: secondo la rivista americana Weekly World News, la NASA sarebbe stata in possesso di un dossier segreto che annunciava l’impatto dell’asteroide m-167 con il nostro pianeta, e susseguente distruzione di quest’ultimo, l’11 novembre del 1993.
– 25 luglio 1994: gli astronomi di tutto il mondo annunciarono che il 25 luglio 1994 la cometa Shoemaker-Levi 9 sarebbe caduta su Giove. Due mesi dopo la sedicente astronoma polacca Sofia, alias sorella Marie Gabriel, acquistò pagine sui maggiori quotidiani inglesi per annunciare che una cometa sarebbe caduta su Giove. La differenza è che secondo lei, questa sarebbe stata la più grande esplosione cosmica nella storia dell’umanità e che, onde evitarla, i potenti del mondo avrebbero dovuto impegnarsi a curarlo (il mondo) di tutti i suoi mali, in primis crimine e pornografia.
– 25 luglio 1994: il pastore John Hinkle avrebbe avuto la notizia da Dio stesso di una sua discesa in Terra per il 25 luglio del 1994, con lo scopo di estirpare ogni male.
– Settembre 1994: fine del mondo secondo Harold Camping, un evangelizzatore radiofonico statunitense.
– 8 marzo 1997: fine del mondo secondo una setta religiosa del QUebec, chiamata ‘Il vortice della Stella di Davide’ il mondo sarebbe finito l’8 marzo del 1997.
– 1998: fine del mondo secondo Hon-Ming Chen, un taiwanese di 42 anni. Costui trasferì il suo gruppo di fedeli, noto come “La Chiesa della Salvezza di Cristo” o “Fondazione Disco Volante Dio salva la Terra”, a Garland, nel Texas, perché “Garland” suonava come “Godland”, cioè terra di Dio. Da qui annunciò che Dio si sarebbe incarnato nel suo corpo il 31 marzo 1998 e si sarebbe in seguito moltiplicato 100.000 volte, per poter stringere la mano a più persone possibile. Chen affermò anche che il 25 marzo Dio avrebbe annunciato dal canale 18 il suo ritorno. Tutto questo sarebbe successo perché nell’agosto del 1999 sarebbe scoppiata una guerra nucleare tra Asia, Africa ed Europa. Solo un gruppo di prescelti sarebbe stato salvato da un disco volante inviato da Dio. Quando i giorni passarono, Dio non comparve in TV né si incarnò in Chen.
– 31 maggio 1998: in seguito a calcoli troppo complicati per essere riportati qui), che includono l’età del mondo, la fondazione dello Stato d’Israele, la Guerra dei sei giorni, il fatto che la pentecoste cade di Domenica e altro, la numerologa Marilyn Agee aveva fissato per il 31 maggio del 1998 la seconda venuta di Cristo. La numerologa Marilyn Agee si è accorta che Gesù non è disceso in Terra il 31 maggio del 1998. Ma poiché nella lettera di Giacomo 5: 8, 9 sta scritto << anche voi dovete essere pazienti… il giudice sta alla porta >> la signora Agee ha pensato che potesse stare alla porta per qualche settimana. Quando si rassegnò al fatto che Gesù non sembrava proprio intenzionato a venire, la signora Agee ricorse al calendario ortodosso per dire che non era così sicura che la Pentecoste dovesse essere quella del 1998. Forse era quella del 1999. Gli ultimi aggiornamenti, tuttavia, sembravano indicare piuttosto il 2007.
– 1998-1999: Edgar Cayce (1877-1945), considerato profeta “infallibile”, aveva previsto tutta una serie di disastri naturali per la fine del millennio quali l’eruzione dell’Etna, eruzioni vulcaniche nelle Filippine, distruzione di S.Francisco, Los Angeles, Manhattan. Nella visione del profeta il mondo subirà una inversione dei poli magnetici, con conseguenze apocalittiche: ondate enormi e terremoti immani distruggeranno la terra. In particolare, per l’anno 1998 dichiarò specificamente: << Per il 1998, vedrà grandi cambiamenti di natura geologica e sociale e la Terra verrà totalmente sconvolta. Molti vulcani ritorneranno ad essere attivi e causeranno grandi catastrofi. Chi vive in montagna si ritroverà di colpo sulla costa e viceversa. La Terra si aprirà nella zona occidentale dell’America. La maggior parte delle isole del Giappone sprofonderà nel mare. L’Europa del Nord verrà cambiata in un attimo. Una terra nuova comparirà al largo della costa orientale dell’America. Ciò comporterà sconvolgimenti nelle zone artiche e antartiche e causerà alla fine uno spostamento dei poli terrestri. Allora le zone fredde e subtropicali della Terra diventeranno le più calde e vi cresceranno muschi e felci. Tutto ciò succederà tra il 1958 e il 1998. >> Secondo molti studiosi, queste ipotesi erano suffragate dall’apocalisse secondo Giovanni che dice “…si produsse un gran terremoto … le stelle del cielo caddero sulla terra … e ogni montagna e isola fu spostata da dove si trovava”. Sempre secondo Cayce con l’avvento del 2000 Cristo tornerà sulla terra annunciando una nuova era di pace. E meno male che era infallibile.
– 1999: il profeta Michel de Notredame, noto con il nome latino di Nostradamus, scrisse che nel 1999 “dominerà un grande re di terrore”, che “sangue e pestilenza arrosseranno due fiumi”; “pestilenza, guerra e carestia piomberanno sulla terra”; “il millennio farà finire tutto”. Tutto ciò, secondo Nostradamus, dovrebbe avvenire nel 2000, l’anno del ritorno di Cristo. Sempre per l’anno 1999, vi è un passo particolarmente ostico da cui si sono ottenute due versioni: si scatenerà una guerra con una nuova potenza araba che invaderà l’Europa portando morte e distruzione, oppure: una nuova religione si svilupperà a Fez in Marocco e porterà al crollo del Cristianesimo in Europa.
– 4 luglio 1999: fine del mondo ancora secondo Nostradamus; secondo una delle tante interpretazioni delle profezie di Nostradamus, Russi e Iran avrebbero dato il via alla Terza guerra mondiale il 4 luglio 1999.
– Agosto 1999 (gli astrologi hanno rifatto i calcoli): fine del mondo sempre secondo Nostradamus.Settembre 1999: fine del mondo di nuovo secondo Nostradamus, (il “settimo” mese, per alcuni poteva essere settembre).
– 1999: lo scienziato Hideo Itakawa ha scoperto con una ricostruzione al computer che nel 1999, subito dopo un’eclissi solare, il sistema solare si disporrà in modo da formare una croce. Gli astrologi credono che questa disposizione corrisponda ai quattro cavalieri dell’apocalisse (come descritta nel Nuovo Testamento). In base a fantomatici studi della NASA il disporsi di tre pianeti allineati secondo un angolo di 90° o 180° avrebbe creato forti interferenze e disturbi nelle onde radio, proporzionalmente al numero di pianeti allineati. Studiosi dissero anche che la grande croce sarebbe stata causa di immani terremoti. Come se non bastasse, sempre secondo fantomatici studi NASA, il solo allineamento di Giove e Saturno avrebbe portato ad un aumento del 20% dell’attività solare che sarebbe una delle cause scatenanti di sconvolgimenti della crosta terrestre. Non avvenne nulla, neanche le interferenze nelle onde radio.
– 31 dicembre 1999: Credonia Mwerinde, fondatrice e alta sacerdotessa della setta ugandese per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti, predisse la fine del mondo per tale data. La profezia ebbe però un tragico epilogo: la sua mancata realizzazione provocò forti malumori tra i fedeli della setta, e oltre 500 di loro vennero uccisi nel rogo doloso della chiesa principale del culto. Da allora, la latitante Mwerinde è ricercata da un mandato di cattura internazionale.
– 2000: la lista delle persone e delle sette secondo le quali nel 2000 il mondo sarebbe dovuto essere finito è troppo lunga per questo elenco…. ricordiamo fra i tanti Cayce e la veggente Jeanne Dixon che prevedevano terremoti ed inondazioni. Le profezie di Malachia e di Garabandal annunciavano la fine del mondo. Cayce e gli astrologi Mann e Hone prevedevano l’inizio di una nuova era. Non mancavano previsioni di fine del mondo e catastrofi per l’anno 2000 con tanto di fantomatici studi scientifici a supporto. In proposito a disastri apocalittici per l’anno 2000 si affermava: “con tante testimonianze di studiosi, scienziati e profeti anche al più scettico verrebbe da chiedersi se non ci siano fondamenti di verità!”. Per la serie è proprio vero che la gente ha la memoria corta…
– 5 maggio 2000: Allineamento planetario tra Marte, Saturno, Giove, Mercurio,Venere che avrebbe causato la fine del mondo. Molti “studiosi” dicevano che stavolta la fine del mondo sarebbe venuta per davvero, il 5 maggio 2000: con l’allineamento di Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Sole e Luna sull’asse della terra, il nostro pianeta avrebbe subito uno stress astronomico mai visto prima. Risultato? Slittamento della crosta terrestre, spostamenti della calotta polare, aumento del livello delle acque oltre 100 metri, maremoti, venti che possono arrivare a velocità straordinarie, terremoti dal tredicesimo grado della scala Richter in su, coste Usa sommerse dalle maree, tempeste magnetiche su tutto il globo. (Richard Noone “5/5/2000 Ice: The Ultimate Disaster”; John Gribbin e Stephen Plackmann, “The Jupiter effect”, 1998) Nessuna catastrofe e nessun disastro conseguente l’allineamento dei pianeti, fu una giornata ed un anno tranquillissimo.
– 2000 e 2001: previste catastrofi dovute a tempeste solari violentissime. Il Centro per lo studio dell’ambiente spaziale del Colorado aveva previsto due violentissime tempeste solari nel 2000 e 2001, alcuni dicevano che questo avrebbe provocato l’inversione magnetica dei poli in base ad una fantomatica teoria di scienziati dell’Istituto di Geofisica di Parigi. Per completare il quadro Joseph Krishvink, dell’Istituto di Tecnologia in California, riteneva che a causa di queste tempeste il 90% della vita sulla terra si sarebbe estinto nel giro di un paio d’anni.
– 2002: Nostradamus predice una terribile guerra al termine della quale dominerà un nuovo re.
– 2003: varie fonti, tra cui un documento PDF chiamato Il Decimo Pianeta con il relativo sito Ildecimopianeta.com, annunciavano uno scontro cosmico con questo fantomatico pianeta. Si citavano perfino “conferme scientifiche su questo evento”. Come avrete intuito, nel 2003 non è arrivato nessun pianeta X o Y o Z né ci sono state collisioni devastanti. Ma non solo, le stesse “conferme scientifiche” dicevano che la Terra “ha iniziato a rallentare il proprio moto di rotazione in vista dell’incontro con il Planet X nel 2003, quando addirittura si fermerà per 3 giorni”. A parte il fatto che il 2003 è ormai passato da un pezzo e la fermata non s’è vista, la cosa era fisicamente impossibile. Sempre in merito al 2003, si annunziavano “grandi cambiamenti a livello climatico, la temperatura degli oceani si innalzerà notevolmente… molti prodotti agricoli inizieranno a scarseggiare… maremoti e terremoti saranno all’ordine del giorno, enormi quantità di energia verranno liberate con eruzioni vulcaniche… gran parte della superficie terrestre diverrà inabitabile nel giro di qualche settimana… alcune zone oceaniche diverranno immensi continenti e molte zone terrestri sprofonderanno”. Non potevano mancare anche gli annunci su complotti in merito: “i vertici militari e governativi di tutti gli stati della Nato sono già al corrente della situazione… Le istituzioni, per non diffondere panico… faranno di tutto perché non trapelino informazioni”. E meno male, pensate se si mettevano anche loro a sparare deliranti cavolate….nulla è accaduto nel 2003. Tra l’altro, nel 1995 Nancy Lieder dichiarò che un alieno del sistema stellare di Zeta Reticuli gli aveva rivelato che Nibiru avrebbe colpito la Terra nel maggio 2003.
– 2004: John Titor, uno che si spaccia per viaggiatore del tempo, nel 2000 prevede una tremenda guerra civile americana che inizierà nel 2004 e finirà nel 2015. A ciò si uniscono previsioni piuttosto catastrofiche, come si conviene al buon profeta: la Terza Guerra Mondiale fa 3 miliardi di morti nel 2015, la Russia bombarda le città americane, europee e cinesi, e la Microsoft non esiste più.
– 10 settembre 2008: fine del mondo a causa un profetizzato letale buco nero che si sarebbe generato dall’accensione del più grande acceleratore del mondo, il large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra.Per il 2011 molti siti internet si danno da fare per diffondere incredibili bufale catastrofistiche allo scopo di attirare facilmente l’attenzione della gente, e quindi lettori. Qualsiasi storia incontrollata viene propagandata al massimo, qualsiasi evento viene studiato per vedere di trasformarlo in catastrofista e se non c’è nulla allora si inventa di sana pianta, non importa quanto possa essere assurdo il risultato. Tra le bufale catastrofiste più propagandate in quest’anno, ricordiamo: terremoto a Roma l’11 maggio in base a profezie inventate, fine del mondo in seguito a catastrofi naturali il 21 maggio e devastazione dell’Italia in seguito all’eruzione del vulcano sottomarino Marsili, terremoti devastanti profetizzati per il 10 giugno, fine del mondo provocata da governi mondiali occulti, terremoti devastanti provocati dall’uomo tramite HAARP o esplosioni nucleari, devastazioni apocalittiche causate dall’impatto di asteroidi con la Terra, catastrofi planetarie portate dal passaggio della cometa Elenin, fine del mondo secondo alcune sette religiose.
– 21 ottobre 2011: secondo la setta religiosa estremista guidata dal predicatore evangelista americano Harold Camping, il giorno del giudizio universale sarà il 21 maggio 2011, seguito da quella della fine del mondo il 21 ottobre 2011.
– 2036/2048/2060: ine del mondo a causa della caduta di asteroidi.

Fonte: Ceitan

La Biennale di Venezia, Pierfrancesco Favino e Shekhar Kapur Presidenti delle Giurie

June 6, 2012 Leave a comment

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la Biennale di Venezia
69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
Pierfrancesco Favino e Shekhar Kapur
Presidenti delle Giurie
Orizzonti e Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
L’attore Pierfrancesco Favino, uno degli interpreti di maggior spicco della nuova generazione di quarantenni che sta cambiando lo star-system italiano, e il regista e produttore Shekhar Kapur (Elizabeth, Le quattro piume), il cineasta indiano di maggior prestigio internazionale, sono rispettivamente i Presidenti delle Giurie della sezione Orizzonti e del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (29 agosto – 8 settembre 2012).
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
Interprete duttile e versatile, molto amato dal pubblico cinematografico e televisivo, Pierfrancesco Favino ha vinto quest’anno il David di Donatello come miglior attore non protagonista per il ruolo dell’anarchico Pinelli in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, ed è candidato al Nastro d’Argento per Romanzo di una strage e per A.C.A.B. di Stefano Sollima. Capace di eccellere sia in ruoli drammatici che di commedia, apprezzato in egual misura da cineasti di genere e grandi autori, appartiene a quella ristretta cerchia di attori italiani rispettati in patria come all’estero, grazie ai ruoli attribuitigli in alcuni film hollywoodiani (Le Cronache di Narnia: il principe Caspian, 2008, di Andrew Adamson, Miracolo a Sant’Anna, 2008, di Spike Lee, Angeli e Demoni, 2009, di Ron Howard). Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, segue poi il corso di perfezionamento diretto da Luca Ronconi. Tra i film che lo hanno messo più in evidenza: L’ultimo bacio (2000) di Gabriele Muccino, Dazeroadieci (2001) di Luciano Ligabue, Emma sono io (2002) di Francesco Falaschi, El Alamein (2002) di Enzo Monteleone, che gli è valso la candidatura al David di Donatello 2003 come miglior attore non protagonista. Nel 2003 gira Passato Prossimo di Maria Sole Tognazzi e nel 2004 è nel cast di Le chiavi di casa di Gianni Amelio, in Concorso alla 61. Mostra di Venezia e per il quale ha ricevuto la nomination per il Nastro d’argento come miglior non protagonista. A seguire: Romanzo Criminale (2005) (David di Donatello quale miglior non protagonista e Nastro d’Argento quale miglior protagonista), La sconosciuta (2006) di Giuseppe Tornatore e Saturno contro di Ferzan Ozpetek, grazie al quale ha ottenuto alla Mostra di Venezia 2007 il premio Diamanti al Cinema come migliore protagonista. Nel 2008 torna nelle sale con il film Disney Le Cronache di Narnia: il principe Caspian, con Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee e L’uomo che ama di Maria Sole Tognazzi. Nel 2009 partecipa a Angeli e Demoni di Ron Howard. Nel 2010 è protagonista di Baciami ancora di Gabriele Muccino, Cosa voglio di più di Silvio Soldini, Figli delle stelle di Lucio Pellegrini, regista con cui presenta nel 2011 La vita facile. Nella stagione 2011/2012 è stato sugli schermi con L’industriale di Giuliano Montaldo, A.C.A.B. di Stefano Sollima, Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone e Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana.
Shekhar Kapur non è soltanto il cineasta indiano di maggior prestigio internazionale – conquistato in virtù dei successi bollywoodiani che hanno caratterizzato la prima parte della sua carriera e, in seguito, per aver diretto alcune grandi produzioni inglesi e americane – ma anche un raffinato intellettuale umanista attento alle problematiche sociali, alle trasformazioni indotte dalla diffusione dei nuovi media e all’esplorazione della confluenza di tecnologie innovative e inediti contenuti. Trasferitosi in Gran Bretagna nel 1970, ha iniziato la sua carriera cinematografica come attore nel film Jaan Hazir Hai (1975) e in seguito in Toote Khilone (1978) e in alcune produzioni di Bollywood. Shekhar Kapur ha esordito alla regia nel 1983 col dramma familiare Masoom, e ottenuto un grande successo di pubblico nel 1987 con Mr. India. La consacrazione da parte della critica avviene però con Bandit Queen (1994), incentrato sulla figura di Phoolan Devi, una sorta di Robin Hood al femminile, perseguitata dalla polizia indiana e acclamata dal popolo. Dopo una serie di produzioni bollywoodiane, ottiene il riconoscimento internazionale con Elizabeth (1998), ispirato alle vicende della Regina Elisabetta I d’Inghilterra e candidato a sette premi Oscar, tra cui quello per la miglior attrice protagonista a Cate Blanchett. Nel 2002 è la volta di The Four Feathers (Le quattro piume), interpretato da Heath Ledger e Kate Hudson, rilettura in chiave anticolonialista dell’omonimo romanzo di Alfred Edward Woodley Mason. Elizabeth: The Golden Age (2007), secondo capitolo di quella che si configura ormai come una trilogia e che vede ancora Cate Blanchett nei panni della Regina Elisabetta I, ottiene nuovamente due candidature all’Oscar e successo di pubblico e critica. Nel 2009 Shekhar Kapur gira un episodio del film collettivo New York, I Love You, interpretato da Julie Christie, John Hurt e Shia LaBeouf. Sempre nel 2009 dirige Passage, cortometraggio incentrato sul ricongiungimento di tre sorelle (Lily Cole, Julia Stiles, Haley Bennett). Nel 2012 sta lavorando a Mallory, film biografico sulla figura di George Mallory e sulla sua ossessione di scalare l’Everest.
La Giuria internazionale di Orizzonti, sezione competitiva di lungometraggi e cortometraggi rappresentativi del cinema contemporaneo nelle sue diverse tendenze e componenti, è composta da 5 a 7 personalità del cinema e della cultura di diversi Paesi e assegnerà – senza possibilità di ex-aequo  – il Premio Orizzonti per il miglior film, il Premio Speciale della Giuria Orizzonti e il Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, composta da 5 personalità del cinema e della cultura di diversi Paesi, tra i quali un produttore, assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni autonome e parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis e 100.000 dollari  messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.

“Madreferro” di Laura Liberale, Gruppo Perdisa Editore

June 6, 2012 Leave a comment
 
Dopo aver perso entrambi i genitori, una giovane studiosa torna al suo paese d’origine, nellacampagna piemontese, con l’unico scopo di ritirarsi a scrivere indisturbata. Al suo arrivo scopre però che il luogo in cui è cresciuta nasconde qualcosa di impensabile: racconti, ricordi e documenti di una storia misteriosa, tasselli da ricomporre per dare forma a un mosaico di episodi legati a rituali antichi, qualcosa di oscuro che riguarda in particolare ledonne della sua famiglia. Un racconto magnetico, colto e suggestivo, sul passato che riaffiora tra memoria e mitologia popolare.
Una scrittura finemente cesellata, semplicemente impeccabile: il secondo, atteso romanzo di Laura Liberale.
Dopo Tanatoparty (Meridiano Zero, 2009), Laura Liberale – poetessa e indologa – torna al romanzo per affrontare il tema del ricordo, del ritorno alle radici tra memoria individuale e collettiva, dove le paure infantili s’intrecciano alle leggende popolari.
Il realismo e la storia della provincia piemontese sconfinano nella leggenda in modo squisitamente letterario, fino a richiamare nel presente figure ancestrali, remote e sempre vive quanto l’arte stessa della narrazione. Su tutte, l’immagine antichissima della Magna Mater: il Femminile che domina e spaventa, benevolo e malevolo a un tempo.
Attraverso una scrittura raffinata e precisissima, Madreferro dà così forma a una straordinaria mitopoiesi familiare, recuperando e raccontando uno spaesamento interiore che perseguita ognuno: il taciuto, il celato, il dissimulato, il narrato di famiglia che riemerge inquietante.
Laura Liberale è nata a Torino nel 1969 e vive a Padova. Studiosa di Religioni e Filosofie dell’India e dell’Estremo Oriente, dopo la laurea ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Studi Indologici. Dal 2006 tiene corsi e seminari di scrittura creativa. Autrice di saggi indologici, insegnante e bassista, ha ottenuto riconoscimenti in svariati premi di poesia e narrativa. Nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo, Tanatoparty (Meridiano Zero) e la silloge poetica Sari – poesie per la figlia (d’If); nel 2011, la raccolta di poesie Ballabile terreo(d’If). È inoltre tra gli autori di Nuovi poeti italiani 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012).
Laura Liberale
MADREFERRO
Saga familiare minima
Collana Arrembaggi, diretta da Antonio Paolacci
Pagine 152
Prezzo euro 10,00 ebook euro 4,90
Isbn 978-88-8372-584-5

Nagoya University, anelli negli alberi rivelano mistero dell’8° secolo

June 6, 2012 Leave a comment

Nel tardo VIII secolo, la Terra è stata colpita da misteriosi raggi cosmici, secondo uno studio giapponese che ha trovato segni della potente manifestazione su alberi di cedro. Le analisi su due alberi secolari hanno trovato un aumento di carbonio-14 – un isotopo del carbonio che deriva dalla radiazione cosmica – che si è verificato solo negli anni 774 e 775 dC. La terra è colpita da protoni e altre particelle subatomiche che sono arse nello spazio da alte fonti di energia. Le particelle collidono con la stratosfera e reagisce con l’azoto per creare carbonio 14, che viene poi assorbito nella biosfera. Un team guidato da Fusa Miyake della Nagoya University ha scoperto che i livelli di carbonio-14 nei due cedri erano circa 1,2 per cento superiore nel 774 e 775 rispetto agli altri anni. Questo può non sembrare molto, ma in relazione alle concentrazioni di fondo di carbonio-14, la differenza è enorme. Una fonte di raggi cosmici è il Sole, la cui attività varia in fasi chiamati cicli di Schwabe. La nostra stella getta anche i capricci occasionali, schizzando esplosioni di energia chiamate brillamenti solari. Ma la squadra di Miyake dice che la botta cosmica degli anni 774-775 non può essere attribuita al ciclo di Schwabe ed è molto più grande di qualsiasi riflesso noto dal sole. L’altra possibilità è una supernova, o una stella che esplode alla fine della sua vita in un tumulto di radiazioni gamma. Brucia vivacemente per alcuni anni prima di raffreddarsi in un residuo che può sembrare un bagliore imbronciato per secoli. Ma non c’è alcuna traccia documentata nell’emisfero settentrionale di una supernova a circa 775 anni. Recenti indagini di spettacolare radiazione cosmica rivelano che, in quel momento, c’erano i resti di due vicini supernova denominate Cassiopea A e Vela Jr. Ma erano probabilmente troppo lontane o non abbastanza potenti per essere responsabili per il carbonio-14 scoppiato sulla Terra.“Con la nostra attuale conoscenza, non possiamo specificare la causa di questo evento”, ammette Miyake. “Tuttavia, possiamo dire che un evento estremamente energitico si è verificato intorno al nostro ambiente spaziale nel 775 … (ma) né un brillamento solare, né una supernova locale, è probabile che sia stato responsabile”. Il team sta scavando più in profondità nel mistero. Essi intendono perfezionare la ricerca della fonte, cercando nelle tracce rivelatrici di isotopi di berillio e nitrati. Essi prevedono inoltre una ricerca più ampia di documenti storici per vedere se, 1.237 anni fa, chiunque ha notato un bagliore strano nel cielo.

Fonte: PianetaBlu News

Nikola Tesla

June 6, 2012 Leave a comment

Nikola Tesla – (Smiljan, 10 luglio 1856 – New York, 7 gennaio 1943) è stato un fisico, inventore e ingegnere naturalizzato statunitense nel 1891).
È conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifasee i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale. Esistono, però, diverse zone d’ombra, riguardo ai brevetti di Tesla. La scoperta del campo magnetico rotante, per esempio, fu descritta in una nota presentata alla Reale Accademia delle Scienze il 18 marzo 1888, dallo scienziato italiano Galileo Ferraris. Presto da parte di Tesla nacquero contestazioni sulla priorità di tale scoperta, che finì nelle aule giudiziarie, dove si stabilì che la paternità dell’invenzione spettava allo scienziato italiano.
Infatti risultò che Tesla aveva depositato 5 brevetti sulla costruzione dei motori asincroni 10 mesi prima di Ferraris. Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare.Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893 e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta “guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici statunitensi. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della modernaingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni. Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti gli attribuì la paternità (sul suolo statunitense) di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via onde radio.La sua importanza fu anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui fu intitolata a suo nome l’unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (chiamata anche campo magnetico). Tesla ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate. I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo “l’uomo che inventò il Ventesimo secolo” e “il santo patrono della moderna elettricità”. A causa della sua personalità eccentrica e delle sue apparentemente incredibili e talvolta bizzarre affermazioni, negli ultimi anni della sua vita Tesla fu ostracizzato e considerato una sorta di “scienziato pazzo“attribuendogli nel tempo curiose anticipazioni di sviluppi scientifici successivi. Molti dei suoi risultati sono stati usati, con alcune polemiche, per appoggiare diverse pseudoscienze, teorie sugli UFO e occultismo New Age. Ciò è dovuto al fatto che Tesla lasciò «poca documentazione sui risultati ottenuti, e anche questa spesso sotto forma di appunti, non di lavori organizzati e comprensibili a tutti. Pertanto è relativamente facile attribuirgli le idee più strampalate, o la paternità di invenzioni mirabolanti e soppresse dalla “scienza ufficiale”».

Lettera di Einstein a Tesla
All’età di 81 anni, Tesla affermava di aver ultimato una teoria dinamica sulla gravità, commentando che essa “analizzava tutti i dettagli” e che sperava di presentarla al più presto al mondo. All’epoca di questo annuncio, le istituzioni scientifiche lo considerarono oltre i limiti della ragione; i più credevano che Tesla non avesse mai nemmeno sviluppato la teoria del campo unificato. Il grosso di questa teoria venne sviluppato tra il 1892 e il1894, durante il periodo in cui egli conduceva esperimenti elettromagnetici ad alta frequenza e alto potenziale e stava brevettando numerosi apparecchi per l’utilizzo di queste grandi fonti di energia. La teoria fu completata, secondo lo scienziato, entro la fine degli anni trenta: essa spiegava l’attrazione gravitazionale terrestre utilizzando principi dielettrodinamica che consistevano di onde trasversali (in piccola parte) e onde longitudinali (per la maggior parte). Ricordando il principio di Mach, nel 1925 Tesla affermava che: «Non c’è nulla che sia dotato di vita – dall’uomo, che ha reso schiavi gli elementi, alla più agile creatura – in tutto questo pianeta che non oscilli durante una rotazione. Ogni volta che un’azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico viene alterato ed il moto universale ne risente degli effetti». Tesla, riguardo alla teoria della relatività diAlbert Einstein, osservava che: «la teoria della relatività, in ogni caso, è più anziana dei suoi attuali sostenitori. Fu avanzata oltre 200 anni fa dal mio illustre connazionale Ruđer Bošković, il grande filosofo, che, non sopportando altre e più varie occupazioni, scrisse un migliaio di volumi di eccellente letteratura su una vasta varietà di argomenti. Bošković si occupò di relatività, includendo il cosiddetto continuum spaziotemporale»Tesla fu dunque critico rispetto al lavoro di Einstein sulla relatività: «ha un magnifico abito matematico che affascina, abbaglia e rende la gente cieca di fronte ad errori impliciti. La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re…, i suoi esponenti sono uomini brillanti, ma sono metafisici, più che fisici» Lo scienziato affermò addirittura che: «Io continuo a ritenere che lo spazio non possa essere curvo, per il semplice fatto che esso non può avere proprietàSarebbe come affermare allo stesso modo che Dio ha delle proprietà. Egli non ne ha, ma solo degli attributi di nostra invenzione. Di proprietà si può parlare solo per la materia che riempie lo spazio. Dire che in presenza di corpi enormi lo spazio diventa curvo è equivalente ad affermare che qualcosa possa agire secondo nulla. Io mi rifiuto di sottoscrivere un simile modo di vedere».

Armi ad energia diretta –Più tardi nella sua vita, Tesla fece alcune affermazioni di rilievo circa un’arma chiamata “teleforce“. La stampa la soprannominò “raggio della pace” o “raggio della morte“. In totale, i componenti e il funzionamento comprendevano: Un meccanismo per generare una tremenda forza elettrica. Questo, secondo Tesla, fu anche portato a termine. Un dispositivo per intensificare ed amplificare la forza sviluppata dal primo meccanismo. Un nuovo metodo per produrre una disastrosa forza elettrica propellente, effettivo proiettore, arma dell’invenzione.Tesla lavorò al progetto di un’arma ad energia diretta tra i primi anni del Novecento fino alla sua morte. Nel 1937, egli compose un trattato intitolato “The Art of Projecting Concentrated Non-dispersive Energy through the Natural Media” che riguardava fasci di particelle cariche, che fu pubblicato in seguito per cercare di illustrare una descrizione tecnica di una “super arma che avrebbe messo fine a tutte le guerre nel mondo”. Questo documento, che si trova attualmente nell’archivio del Nikola Tesla Museum di Belgrado, descriveva un tubo a vuoto con un’estremità libera e un getto estremamente collimato di gas che permetteva alle particelle di uscire; il marchingegno includeva poi la carica di particelle a milioni di volt e un metodo per creare e controllare dei fasci non dispersivi di particelle attraverso la repulsione elettrostatica.
Dalle memorie dello scienziato si evince che quest’arma era basata su uno stretto raggio di pacchetti atomici dimercurio o tungsteno, accelerati da un’alta differenza di potenziale (in modo analogo al suo “trasmettitore d’amplificazione“). Tesla diede la seguente spiegazione circa le operazioni del particle gun: «l’ugello avrebbe inviato fasci molto concentrati di particelle nell’aria libera, di un’energia così tremenda da abbattere una flotta di 10.000 aeroplani nemici a una distanza di 200 miglia dal confine della nazione attaccata e avrebbe fatto cadere gli eserciti sui loro passi. Tale arma può essere utilizzata contro la fanteria di terra o come contraerea». (Death Ray’ for Planes – New York Times, 22 settembre, 1940). Dopo aver cercato di attirare l’interesse delDipartimento della Difesa degli Stati Uniti verso la sua invenzione, lo scienziato propose l’apparecchiatura alle nazioni europee; ma nessuno dei governi interpellati si mostrò interessato a firmare un contratto di costruzione dell’arma. Tesla aveva fallito.

Invenzioni teoriche – Tesla fece delle ipotesi di come le forze elettriche e magnetiche potessero distorcere, o addirittura modificare, il tempo e lo spazio e sulle procedure attraverso le quali l’uomo potesse controllare tali energie. Verso la fine della sua vita, rimase affascinato dalla teoria secondo cui la luce è formata sia da particelle elementari sia da onde, un postulato fondamentale già compreso nella fisica quantistica. Queste ricerche lo portarono all’idea di creare un “muro di luce”, manipolando in un certo modo le onde elettromagnetiche. Questo misterioso muro di luce dovrebbe consentire di alterare a piacimento il tempo, lo spazio, la gravità e la materia, e da questo rinacquero una serie di progetti di Tesla che sembrano usciti direttamente dalla fantascienza, come gli aerei antigravità, il teletrasporto, e il viaggio nel tempo. La più singolare invenzione che Tesla ipotizzò è probabilmente la “macchina per fotografare il pensiero”. Egli pensava che un pensiero formatosi nel cervellocreasse una corrispondente immagine nella retina, e che l’impulso elettrico di questa trasmissione neurale potesse essere letto e registrato in un dispositivo. L’informazione immagazzinata, poi, potrebbe essere elaborata da unnervo ottico artificiale e visualizzata come immagine in uno schermo.
Un’altra invenzione teorizzata da Tesla è comunemente chiamata “macchina volante di Tesla”. Tesla dichiaròche uno degli scopi della sua vita era quello di creare una macchina volante che potesse funzionare senza l’uso di un motore o ali, alettoni, propellenti o di qualsiasi fonte di combustione interna. Inizialmente, Tesla pensò ad un aereo che avrebbe dovuto volare grazie ad un motore elettrico alimentato da un generatore a terra. Con il passare del tempo, ipotizzò che questo aereo potesse muoversi in maniera interamente meccanica. La forma ipotizzata per il velivolo è quella tipica di un sigaro o di una salsiccia. Questo fatto, in seguito, sarà sfruttato dai teorici della cospirazione degli UFO. Tesla è ulteriormente conosciuto per l’invenzione di una speciale radio chiamata “Teslascopio”, progettata con l’intenzione di comunicare con forme di vita extraterrestre di altri pianeti.

Fonte: Wikipedia

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