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Calabria, terremoto del Marzo 1638

June 1, 2012 Leave a comment
Il terremoto del 27 marzo 1638 fu un terremoto catastrofico che colpì una area molto vasta della Calabria nei giorni 27 (sabato, antivigilia delle Palme) e 28 marzo (domenica delle Palme) del 1638.
L’analisi delle fonti, sia documenti di archivio (per es., le relazioni ad Limina dei vescovi, i documenti del “Fondo Notai” negli archivi locali, regesti della Regia Camera della Sommaria e dei fogli di «Avvisi compilati») che opere di storiografia del XVII secolo hanno permesso di ricostruire la sequenza degli eventi mostrando che nei giorni 27 e 28 marzo 1638 si sono verificate tre differenti scosse principali che hanno comportato la distruzione di oltre 100 villaggi e la morte di un numero di persone stimato fra 10 000 e 30 000[1]:

Giorno Località Lat. Lon. Intensità epicentrale X 10 (MCS) Intensità massima X 10 (MCS) Magnitudo equivalente (Magnitudo momento)[3]
27 marzo Bacino del Savuto 39.11 16.27 11 11 6.8
28 marzo Piana di Sant’Eufemia 38.96 16.26 11 11 6.6
28 marzo Serre occidentali 38.68 16.23 9.5 10 6.6

27 marzo: Bacino del Savuto La prima scossa si verificò alle ore 22 del 27 marzo 1638 e interessò soprattutto la zona dell’alto Crati, alle pendici della Sila, della Valle del Savuto e centri lungo la costa tirrenica poco a nord del golfo di Sant’Eufemia. In numerose località si raggiunse un’intensità epicentrale di 11 (MCS); vennero distrutte fra l’altro Martirano, Rogliano, Santo Stefano di Rogliano, Grimaldi, Motta Santa Lucia, Marzi e Carpanzano. Furono distrutti più o meno completamente 17 centri abitati sulla costa tirrenica, per es. Amantea; ma danni lievi furono rilevati perfino a Maratea (a nord) e a Reggio Calabria (a sud). Secondo la relazione ufficiale del consigliere Ettore Capecelatro, inviato nelle Calabrie viceré spagnolo, complessivamente furono distrutte oltre 10 000 abitazioni e altre 3 000 circa divennero inabitabili[2]. Il vescovo di Martirano Luca Cellesi, ferito nel crollo del palazzo vescovile, si rifugiò a Pedivigliano e nella Relazione ad limina dell’anno successivo riferirà che il sisma aveva ridotto la popolazione della sua diocesi da 12 000 a 6 500 abitantiIl terremoto del 27 marzo 1638 fu un terremoto catastrofico che colpì una area molto vasta della Calabria nei giorni 27 (sabato, antivigilia delle Palme) e 28 marzo (domenica delle Palme) del 1638.
Nei paesi colpiti dal terremoto la popolazione diminuì anche per le migrazioni che seguono. Numerosi abitanti di Motta Santa Lucia si trasferirono a Decollatura, stimolati anche dalla politica del vescovo Cellesi di popolare i «luoghi montani» abitati fino ad allora solo durante il periodo primaverile-estivo[4]; gli abitanti di Pedivigliano e Pittarella, appartenenti all’università di Scigliano, popolarono i casali di Scigliano nella Sila Piccola, anch’essi disabitati, come Soveria Mannelli e Castagna[5]. Abitanti di Scigliano e Carpanzano si trasferirono ancora verso la lontana costa ionica dando origine alle attuali località di Savelli e Mandatoriccio, con importanti conseguenze di natura sociale e linguistica[6]. Un medico calabrese, tale Pier Paolo Sassonio, predisse l’insorgenza di nuove scosse telluriche: fu fatto catturare dal viceré Ramiro Núñez de Guzmán e condannato a remare nelle galere[7]; in effetti, pochi mesi dopo, l’8 giugno dello stesso anno la Calabria fu sconvolta da un altro terremoto disastrosissimo, questa volta nel Crotonese

28 marzo: Piana di Sant’Eufemia La domenica delle Palme, 28 marzo 1638 due nuove scosse di terremoto si verificarono più a sud, nella Calabria Ulteriore: gli abitanti “sentirono il terreno dondolarsi come dentro un naufragante legno”[9]. L’epicentro del più violento dei due eventi del 28 marzo si verificò nei pressi di Nicastro. A Nicastro si verificò il maggior numero di morti, circa 3.000 persone, di cui 600 rimaste vittime del crollo della chiesa dei Francescani, affollata a causa delle celebrazioni delle Palme. Furono numerosissimi i morti anche a Sambiase, Castiglione Marittimo, Feroleto Antico e Sant’Eufemia, quest’ultimo distrutto da un maremoto. Sant’Eufemia fu abbandonato e ricostruito in un nuovo luogo. Nicastro, invece, il 20 giugno 1638, poche settimane dopo il terremoto, subì l’assalto dei Turchi che la saccheggiarono[10]. Nacque il comune di Feroleto Piano, oggi Pianopoli, in seguito alla migrazione di alcuni superstiti del distrutto comune di Feroleto Antico. In seguito alle scosse, come era avvenuto peraltro nella valle del Savuto, si aprirono fenditure dalle quali in qualche caso fuoriuscirono acqua o gas solforosi. Questi fenomeni, i contemporanei fenomeni di abbassamento del suolo, unitamente ai preesistenti dissesti idrologici, causarono la formazione di una vasta area paludosa di circa 180 km² fra l’Amato e l’Angitola che rese malarica la Piana di Sant’Eufemia per tre secoli, fino alla bonifica agraria del 1928[11].

28 marzo: Serre calabresi occidentali [modifica]Di minore intensità, ma pur sempre distruttive, la scosse che si verificarono il 28 marzo nelle Serre occidentali. Narra Domenico Martire che presso l’odierna Vibo Valentia (a quei tempi Montelone) “s’aperse una certa voragine, che quanto di giorno buttava fumo di zolfo, tanto di notte fiammeI danni più gravi furono patiti dai centri di Vibo, Rosarno, Mileto, mentre i centri di Borrello, Briatico, e Castelmonardo furono praticamente rasi al suolo. Sulla costa si verificò il maremoto: secondo Giulio Cesare Recupito (1581-1647) sul litorale di Pizzo il mare, dopo essere arretrato per circa 2000 passi[13], si riversò sulla spiaggia con effetti rovinosi.

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“Misteri per voce, musica e danza”, rappresentazione multimediale in S. Maria Maggiore a Bergamo

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Imperdibile rappresentazione multimediale in S. Maria Maggiore
Giovedì 7 giugno 2012, ore 21 – Cene, Chiesa parrocchiale
Venerdì 8 giugno 2012, ore 21 – Bergamo, Basilica S. Maria Maggiore
MISTERI PER VOCE, MUSICA E DANZA
Rappresentazione multimediale
Tratto da Mostrati Madre di Valentino Salvoldi
Con Alberto Mancioppi
Coreografie Elisabetta Consonni
Regia di Andrea Chiodi
Produzione deSidera Teatro&Territorio e Fondazione Shalom
In collaborazione con la Fondazione MIA
Un immaginario dipinto dei Misteri della Gloria.
Corpo, musica e parola i tre elementi scelti per raccontare i cinque Misteri. Lo spettacolo vuole seguire l’intuizione di monsignor Valentino Salvoldi che prende corpo dal profeta Sofonia: «Il Signore tuo Dio è in mezzo a te, esulta di gioia per te, ti rinnova col suo amore, danza con te con grida di gioia, come nei giorni di festa».
Il Signore danza con te… da qui siamo partiti per costruire i cinque quadri sui Misteri. Un sacerdote, l’ora del mattutino, inizia a interrogarsi sui Misteri della Gloria, ne rilegge i rimandi al Vangelo e prega; tutto il suo pensiero si trasforma in immagine: e così la danza e il corpo, capaci di ridonare suggestioni e rendere quella lode a Dio di cui parla Sofonia, entrano tutti in un immaginario dipinto.

Ingresso libero.

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Loro Piana Superyacht Regatta 2012, quinta edizione della regata nei pressi dell’arcipelago de La Maddalena

June 1, 2012 Leave a comment

Porto Cervo, 24 maggio 2012. Anche quest’anno lo Yacht Club Costa Smeralda aprirà la stagione dei grandi eventi per superyacht nel Mediterraneo con la Loro Piana Superyacht Regatta. La quinta edizione della regata, organizzata in collaborazione con Boat International Media, ospiterà dal 4 al 9 giugno una flotta delle più spettacolari barche a vela del mondo che gareggeranno suddivise nelle due categorie Cruising e Performance.
L’arcipelago de La Maddalena sarà dunque ancora una volta suggestivo teatro di sfide emozionanti tra i 20 super yacht iscritti all’evento. Tra i protagonisti si annoverano nomi divenuti ormai abituali come My Song di Pier Luigi Loro Piana e Highland Fling, una delle più “piccole” imbarcazioni presenti con i suoi 25 metri, vincitrice lo scorso anno nella categoria Performance. Un fascino particolare sarà esercitato dall’imponenza di tre grandi protagoniste: il 45 metri Salperton, progettato da Dubois e costruito dal cantiere neozelandese Fitzroy, Parsifal III di 53.8 metri e Twizzle che, con i suoi 57.5 metri, è lo scafo più grande in gara.
Durante le regate si potranno dunque ammirare imbarcazioni imponenti e rinomate, frutto della progettazione di illustri architetti navali come Dubois, Reichel-Pugh e German Frers. La manifestazione, che anno dopo anno si conferma come evento elegante e accurato, vedrà sfilare in mare le opere di diversi cantieri navali rinomati come Nautor’s Swan, Royal Huisman, Perini Navi, Southern Wind e Fitzroy Yachts. Questi ultimi due hanno inoltre istituito dei riconoscimenti speciali che verranno assegnati durante la premiazione finali.
L’evento prenderà il via ufficialmente lunedì 4 giugno con il briefing di apertura per gli equipaggi e il Cocktail di Benvenuto presso la Clubhouse dello YCCS, mentre le regate avranno inizio martedì 5 e daranno spettacolo per cinque giorni. Il tempo libero sarà allietato da diversi eventi sociali in programma, tra cui l’Owner’s Dinner di mercoledì 6 giugno presso lo YCCS, il Sunset Party di venerdì 8 giugno al favoloso Phi Beach di Baia Sardinia e la cerimonia di premiazione finale che si terrà in Piazza Azzurra sabato 9 giugno.
Per informazioni più approfondite sulla regata e sul calendario 2012 dello YCCS è possibile contattare l’ufficio stampa oppure consultare i siti http://www.yccs.com o http://www.loropianasuperyachtregatta.com.
Ufficio Stampa YCCS
Jill Campbell/Donata Cuppone
Tel. +39 340 1674755
pressoffice@yccs.it
http://www.yccs.com
Ufficio Stampa Loro Piana
Marta Broggi
Tel. +39 02 778021
marta.broggi@loropiana.it
http://www.loropiana.com

Jazz&Wine in Montalcino, quindicesima edizione del festival in collaborazione con Castello Banfi

June 1, 2012 Leave a comment

17-22 Luglio 2012 – Castello Banfi e il Jazz&Wine in Montalcino (XV Edizione, 17-22 luglio 2012)
Scott Hamilton, Ronnie Cuber Quintet, Reggie Washington, Kurt Elling e tanti altri big per celebrare il jazz ed il grande vino
La quindicesima edizione del Jazz&Wine in Montalcino, manifestazione tra le più longeve nel panorama musicale italiano, frutto della collaborazione tra Castello Banfi, la nota azienda vinicola di Montalcino, l’associazione culturale Jazz&Image di Roma ed il Comune di Montalcino, si presenta quest’anno con una programmazione di assoluto livello, che spazierà su diversi linguaggi musicali, segno di un’attenzione particolare verso le differenti interpretazioni del Jazz.
Il festival si aprirà, come di consuetudine, all’interno delle storiche mura di Castello Banfi martedì 17 lugliocon il concerto del grande sassofonista americano Scott Hamilton. Da mercoledì 18 luglio la rassegna si trasferirà nella splendida Fortezza trecentesca di Montalcino con il Ronnie Cuber Quintet. Il gruppo formato da musicisti di altissimo livello tra i quali spicca, oltre a Ronnie Cuber, la straordinaria tromba di James Rotondi, a Montalcino presenterà le musiche del grande compositore Horace Silver. Si proseguirà giovedì 19 luglio con la storica voce del programma Montecarlo Nights: Nick the Nightfly, per la prima volta a Montalcino. Il 20 luglioun gruppo italiano d’eccezione calcherà il palco di Jazz&Wine in Montalcino: Flavio Boltro alla tromba, Rosario Giuliani al sax e Dario Deidda al basso elettrico, saranno accompagnati da Pietro Lussu al piano e Marco Valeri alla batteria. Sabato 21 luglio uno dei più grandi bassisti jazz contemporanei, Reggie Washington, sarà a Jazz&Wine in una delle poche tappe italiane del tour che lo vede impegnato nella presentazione del suo secondo CD, Freedom. A chiudere questa quindicesima edizione del festival, domenica 22 luglio, il favoloso duo composto da Kurt Elling alla voce, accompagnato da Charlie Hunter alla chitarra.
Per il quindicesimo anno consecutivo due piaceri così intimi ed intensi, la musica jazz ed il grande vino di qualità, celebrano con crescente successo il loro entusiasmante incontro nella città simbolo del Brunello, Montalcino. Nell’edizione 2012 c’è però anche una grande novità: il progetto di gemellaggio che vede coinvolti alcuni tra i festival Jazz&Wine d’Italia di maggior rilievo. Oltre al Jazz&Wine in Montalcino aderiscono a questa interessante iniziativa: Zola Jazz&Wine (Zola Predosa, 25 maggio-26 giugno 2012) e Jazz&Wine of Peace (Cormòns, 25-28 ottobre 2012). Un’occasione unica e di confronto con realtà territoriali e produttive completamente diverse.