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Eclissi anulare di Sole, anello di fuoco imminente tra Asia e America

L'”anello di fuoco” di un’eclissi anulare di Sole fotografata in Cina nel 2010. Immagine ChinaFotoPress, Getty Images
Probabilmente è troppo tardi per prenotare un aereo, ma tra domenica 20 e lunedì 21 un’eclissi anulare di Sole sarà visibile su parte dell’Asia e dell’Ovest degli Stati Uniti. Gli appassionati possono comunque seguire in diretta su internet lo spettacolo a partire dalle ore 1.10 (ora italiana) della notte di lunedì 21 maggio.
Come le eclissi totali, quelle anulari si verificano quando la Luna si trova allineata tra la Terra e il Sole. In questo caso però, il disco scuro della Luna non riesce a coprire interamente quello del Sole, lasciando visibile un anello  di luce infuocata.
“Durante il suo percorso, l’eclissi sarà pienamente visibile su una striscia di Terra larga alcune centinaia di chilometri e lunga alcune migliaia”, spiega Jay Pasachoff, docente al Williams College del Massachusets. Chi si troverà in quelle zone potrà vedere, schermando naturalmente gli occhi con un filtro, un anello di luce solare che circonda il profilo oscurato della Luna.
L’eclisse comincerà in Cina all’alba del 21, quando in Italia sarà la tarda serata di domenica. Si sposterà poi sul Giappone fino a rendersi visibile sul confine tra Oregon e California

nel tardo pomeriggio locale (le prime ore di lunedì 21 in Italia), attraversando poi gran parte dell’ovest degli USA e del Canada, e passando sul Grand Canyon e diversi parchi nazionali americani. Per chi si troverà lungo il suo percorso centrale, l’eclissi durerà circa quattro minuti e mezzo. Ma anche chi si troverà ai margini della “zona d’ombra” potrà apprezzare una notevole eclissi parziale.
L’eclissi potrebbe essere ancora più spettacolare se si tiene conto che il Sole si sta avvicinando al picco del suo ciclo di attività, previsto per l’inizio del 2013. “Sarà interessante osservare come l’avanzata dell’ombra della Luna coprirà le macchie solari, per poi scoprirle man mano che si allontanerà dal disco del Sole”, spiega Anthony Cooke, astronomo del Griffith Observatory di Los Angeles.
Cooke aggiunge che per gli astronomi l’eclissi sarà probabilmente un’utile occasione di studio. “I radiotelescopi che si trovano vicino alla zona d’ombra effettueranno osservazioni mentre la Luna passerà sulle macchie solari e su altre fonti di disturbi radio provenienti dal Sole”.
Le macchie solari sono legate alle eruzioni solari, violente emissioni di radiazione elettromagnetica che possono disturbare le comunicazioni radio a Terra e persino oscurare i telescopi (del tema si occuperà il servizio di copertina di National Geographic Italia di giugno). “Inoltre”, aggiunge Cooke, “calcolare con la dovuta precisione il momento d’inizio dell’eclissi potrà fornire informazioni sulle possibili variazioni del diametro del Sole rispetto alle misurazioni precedenti”.
Andrew Fazekas

Fonte: National Geographic Italia

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