Archive
Aforisma di Vita Victoria Mary Sackville-West
Iris van Herpen, mostra personale al Museo Groninger in Olanda
Dal 24 marzo al 23 settembre 2012 il Museo Groninger, in Olanda, presenterà la prima mostra personale su larga scala della stilista Iris van Herpen, una tra i più interessanti fashion designer del momento. La mostra propone una panoramica sul lavoro della van Herpen dal 2008 a oggi. Anche i lavori delle collezioni più recenti, quali “Capriole” e “Micro” (presentata a Parigi questa settimana), saranno messe in esposizione.
Sebbene il marchio della van Herpen sia stato lanciato nel 2007, subito dopo aver terminato gli studi all‘Accademia di Belle Arti di Arnhem (ArtEZ Hogeschool vor Kunsten) e fatto alcune esperienze presso diverse maison tra cui spicca quella da Alexander McQueen, la giovane stilista è ormai conosciuta e ammirata a livello internazionale.
Le sue strabilianti collezioni presentano abiti che armonizzano l’arte, la moda e il design, dando vita a creazioni dal forte impatto visivo: abiti-scultura futuristici dalle forme tridimensionali che oscillano tra la perfezione della geometria e la bizzarria dell’organico. La radicalità dello stile di Iris van Herpen caratterizza tutte le sue collezioni, dove la tradizione sartoriale si sposa con la sperimentazione. Grazie alle tecnologie digitali di ultima generazione, come la stampa a 3D, la stilista riesce a creare nuove e stupefacenti silhouette che incorporano un’interpretazione onirica della realtà. Gli abiti-corazza firmati dalla van Herpen sono delle vere opere d’arte dalla singolare narratività che sprigionano un fascino “introrverso” dal forte magnetismo. Non a caso la stilista fiamminga conta tra i suoi fan anche Lady Gaga e Björk, per la quale ha realizzato l’outfit indossato per la copertina del suo ultimo album BIOPHILIA. Per la 28enne Iris van Herpen vestibilità e funzionalità dell’abito non sono prioritari. L’importante è l’espressione della propria individualità e dell’unicità del proprio mondo interiore. Questo è per lei fare moda.
La bravura e l’originalità del suo stile sono state premiate con il primo premio dei concorsi di modaDeutsch Fashion Award e RADO Young Designer Awards, entrambi vinti nel 2010. Ma è nel 2011 che è arrivato il riconoscimento più insigne: Iris van Herpen ha avuto l’onore di diventar membro dell’illustre Chambre Syndicale de la Haute Couture di Parigi. Un riconoscimento del tutto meritato, nonostante la sua giovane età.
In occasione della mostra al Museo Groninger sarà pubblicata la prima monografia dedicata alla stilista. Il volume, edito da BAI Publishers, contiene una carrellata di tutte le sue collezioni dal 2007 fino al presente, accompagnata da un testo del giornalista di moda Jean Paul Cauvin. Inoltre come novità c’è da menzionare un concorso di moda indetto dallo stesso museo e indirizzato ai professionals e non. Condizioni e premi dell’award saranno presto online su www.groningermuseum.nl, ma possiamo già anticipare che Iris van Herpen, oltre che membro della giuria, sarà in primis la fonte di ispirazione per il tema del concorso.
Fonte: Style.it
Don Cornelius, muore suicida produttore e presentatore televisivo dello show americano Soul Train
Lanciò Aretha Franklin e Barry White in televisione.
Don Cornelius, il produttore e presentatore televisivo dello show americano Soul Train, che ha contribuito ad abbattere le barriere razziali e alla scoperta dell’ R&B è stato trovato morto nella sua casa di Los Angeles, questa mattina. Secondo la polizia locale si è trattato di un suicidio con un colpo di arma da fuoco, ma le indagini sono in corso. Cornelius aveva 75 anni.
Soul Train fu lanciato nel 1970 in una televisione locale di Chicago e diffuso a livello nazionale dal 1971 al 2006. Fu uno dei primi programmi del piccolo schermo in cui gli afroamericani acquistarono ruoli di primo piano. Cornelius contribuì a rendere popolari tra l’audience televisiva cantanti come Aretha Franklin, Marvin Gaye e Barry White. Parteciparono al programma, tra gli altri, anche Al Green, Ike & Tina Turner, i Jackson 5, Stevie Wonder, Elton John, Whitney Houston, David Bowie, Justin Timberlake, Janet Jackson e Beyonce.
“E’ stato un innovatore,” ha detto il reverendo Jesse Jackson a KNX-Los Angeles. “Soul Train diventò uno sbocco per gli afroamericani”. Negli ultimi anni della sua vita il produttore aveva avuto problemi matrimoniali e di salute.
Fonte: TMNews
Amazzonia, rischio collasso… rischio collasso
La foresta amazzonica non riuscirebbe più a contenere gli attacchi provenienti dalla mano dell’uomo e rischia decisamente di collassare. La foresta amazzonica rappresenta il più grande e utile polmone verde di tutta la Terra, ma il continuo disboscamento sta facendo sì che la vegetazione non riesca più a moltiplicarsi come dovrebbe e sta per arrivare al limite del collasso. I dati sono emersi da uno studio pubblicato sulla rivista Nature a cura di esperti internazionali che hanno a lungo analizzato il bacino dell’Amazzonia. I cambiamenti che sono stati registrati dagli esperti, rispetto alla portata dei fiumi e delle precipitazioni, hanno fatto emergere pericolosi indicatori di un imminente allarme ambientale. La foresta amazzonica ha sempre dimostrato una grande capacità di ‘resilienza’, ossia la capacità che ha un ecosistema di riprodursi nonostante la deforestazione e gli incendi. Il grande polmone verde, sta mostrando segni di serio cedimento con la modifica dei cicli di energia ed acqua, particolarmente evidente nelle zone sud orientali. Negli ultimi 50 anni, la superficie della foresta si è ridotta dell’80% e la popolazione è passata da 6 a 25 milioni di abitanti. La distruttiva miscela di cause naturali unitamente all’intervento umano, stanno alterando irrimediabilmente tutti i preziosissimi equilibri dell’Amazzonia.
Fonte: AGS Cosmo
Antartide, missione sarda in futuro sotto lo zero
In Antartide? Se va bene ci sono “solo” 20 gradi sotto zero. Per andarci a lavorare, occorre una preparazione quasi da astronauti. Manuel Caula, di Iglesias, c’è riuscito.
Nella stazione scientifica più estrema e isolata della terra si parla in limba . Sì, perché tra i componenti la missione di Concordia base, nel deserto ghiacciato della candida (e fredda) Antartide, ci sono anche tre sardi. Uno di loro, seppure nato a Roma, è originario di Iglesias dove vivono tuttora i genitori e i fratelli: si tratta di Manuel Caula, 48 anni, diploma di perito elettronico in tasca e un poderoso curriculum che parla di esperienze in Italia e all’estero nel campo dell’automazione industriale ed elettronica, nonché brevetti di pilota aereo e Rov (robot sottomarini teleguidati). Qualifiche che fanno impressione e con le quali è riuscito a entrare a far parte della missione scientifica nella base italo francese di Concordia, dove i ricercatori sono impegnati in diversi studi, tra cui quelli legati alle variazioni climatiche. Manuel è inserito nel settore logistica, così come pure gli altri due sardi: l’infermiere Rodolfo Cabiddu, 50 anni, di Barisardo e il cuoco Giorgio Deidda, 33 anni, di Oristano che sogna di aprire, dopo la missione, un ristorante.
Fonte: Unione Sarda
Grecia, disperazione delle madri per affidamento figli a chiese e scuole
I fatti vengono raccontati in un reportage della BBC. Quello che sta accadendo in Grecia a causa della crisi economica ha dell’assurdo, straziante e paradossale. Le famiglie sono costrette ad affidare i loro piccoli a chiese e scuole per l’impossibilità di sostentarli. La causa naturalmente risiede della crisi economica che sta colpendo il Paese, in cui molti genitori si ritrovano da un giorno all’altro senza più lavoro ed in condizioni di povertà assoluta. Nel reportage, Antonios, un giovane prete ortodosso, racconta di quando ha accolto nella sua chiesa due gemelli neonati che all’epoca erano ricoverati in ospedali e affidatigli dalla madre che era talmente malnutrita che non riusciva nemmeno ad allattarli. Scene di un’Africa alla fame, come purtroppo si è abituati a vedere, solo che stavolta, l’Africa affamata si chiama Grecia ed è dietro l’angolo, a poche centinaia di chilometri da casa nostra. Antonios, parla alla telecamera e narra anche di quando gli è stata affidata Natasha, una piccola bimba di soli due anni la quale madre è letteralmente sparita prima che fossero compiuti tutti gli iter per l’affidamento. Il religioso ortodosso racconta: “Nell’ultimo anno, abbiamo ricevuto centinaia di casi di genitori che hanno voluto lasciare a noi i loro figli perché ci conoscono e si fidano. Dicono di non avere più soldi, non hanno un riparo né cibo per i loro figli. Noi cerchiamo di dar loro quello che occorre”. Scene come queste si potrebbero vedere in Paese da terzo mondo flagellato da guerre, regimi dittatoriali e carestie, invece succede in Europa, nella civile, evoluta, tecnologica, commerciale ed industriale Europa. La politica internazionale pare sia completamente cieca davanti alle drammatiche condizioni del popolo greco e si affretta solo ad intimare al governo del Paese ellenico, di varare manovre di risanamento economico, tralasciando, forse anche volutamente, quelle che poi sono le conseguenze che inevitabilmente la popolazione è costretta a subire, come quella appunto di dover abbandonare i propri figli negli orfanotrofi e di vivere per strada a causa della mancanza totale di lavoro e di denaro. Fortunatamente su internet ancora l’informazione è abbastanza libera e quindi tali notizie possono circolare senza essere sottoposte al cover-up voluto dai probabilmente dalla classe politica europea. Il fatto è che sono in molto oggi come oggi a chiedersi se effettivamente l’Unione Europea abbia salvato gli Stati oppure stia contribuendo a portarli inesorabilmente alla rovina. Certo è che il sistema monetario europeo così come è concepito attualmente non è sicuramente un’arma di sopravvivenza per le popolazioni del vecchio continente, poiché se questo sistema permette alle persone di morire di fame e di dover abbandonare i propri bambini che sono in definitiva il futuro di ogni nazione, evidentemente e senza alcuna ombra di dubbio contiene in sé qualcosa di molto marcio e con una certa sicurezza, il marcio in questione è determinato dagli interessi dei colossi bancari e delle banche centrali. Da anni, vari economisti avvertono che tutto il mondo è messo in scacco matto dalle banche e dagli interessi economici di pochi a scapito di tutti gli altri, ma fino ad ora non si vede un barlume di ragionevole coscienza che spinga una volta per tutte, i governi delle varie nazioni a ripudiare tale sistema. Gli interessi sono ancora molti, troppi, per poter veramente aspirare ad un reale ed immediato cambiamento e intanto, gli imprenditori si suicidano, così come gli anziani che spesso vanno a rovistare nell’immondizia dei mercati e supermercati, o sorpresi a rubare nei negozi di alimentari, intanto le madri che devono allattare continuano ad essere malnutrite, i bimbi abbandonati dove si può, i padri gettati in strada abbandonati a sé stessi e in tutto questo proliferano enormemente i flagelli come prostituzione, spaccio di droga e criminalità varia. Questo sistema finanziario, criminale e mafioso, che pensa solo ed esclusivamente a sé stesso e ad i propri amici preferiti, sta portando le persone, quelle che lavoravano e si guadagnavano da vivere ogni giorno, a delinquere pur di sopravvivere e tristemente c’è da constatare che più andremo avanti e più la situazione della mancanza di lavoro si allargherà a macchia d’olio, portando l’Europa sull’orlo di un baratro dal quale non si potrà mai più risalire. È necessario scindersi dai ricatti del mercato delle banche, ogni Stato, ogni governo dovrebbe fin d’adesso impegnarsi in questo e solo ripudiando tale ricatto l’Europa potrà forse salvarsi, altro che manovre economiche, è necessario un radicale, totale, immediato cambiamento.
Carla Liberatore
Fonte: AGS Cosmo
Felicity Aston, prima donna ad attraversare l’Antartide
Felicity Aston descrive le meraviglie e le difficoltà della sua impresa
La solitudine fisica è un conto; quella mentale, dello spirito, è un’altro. Felicity Aston, scienziata meteorologa, è diventata la prima donna ad aver attraversato sugli sci il continente antartico, e descrive al Guardian la sua impresa, intensa, difficile: “Sono contenta di aver finito, che ci sia un aereo pronto a riportarmi al campo base”. Ci sono stati dei giorni molto duri, per Felicity, ed altri ricchi di grandi momenti, di paesaggi stupendi.
UN DURO VIAGGIO – “Star da soli sembra una cosa facile ma quando è stata l’ultima volta che sei stato un’intera giornata senza vedere una singola persona? Io ci sono stata tre mesi, senza vedere nessuno, e mi sentivo veramente sola”, racconta Felicity. “Alcune mattine era veramente difficile: è stato quando i miei demoni sono saltati fuori. Pensavo che non ce l’avrei fatta, che dovevo andarmene, ed ogni giorno era lo stesso”, racconta la donna. “Alcune mattine ne uscivo pensando positivo, altre volte mi facevo un sano pianto. Altre volte mi mettevo la musica appena mi svegliavo e tentavo di farcela”, dice la Aston, che ha attraversato la terra dei ghiacci senza alcun aiuto, né slitte, né aquiloni per fare kite-skiing.
GIOIE E DOLORI – Felicity è partita dal Ross Ice Shelf, è passata sul ghiacciaio Leverett, ha valicato le montagne transantartiche fino ad arrivare al Ronne Ice Shelf, dall’altra parte del continente. La donna ha fatto la ricercatrice in Antartide negli ultimi 3 anni, ed è abituata al clima e alle temperature molto dure: ma ammette che questo viaggio l’ha praticamente piegata. “Ogni giorno avevo paura”, ammette Felicity, ma ciò che ha visto è valso la fatica. “Attraversare l’Antartide è un grande privilegio. Ho visto i cani solari, gli aloni, spettacolari giochi di luce. Ci sono state occasioni in cui ho avuto tempo brutto anche per quattro giorni, poi usciva il sole e sembrava un miracolo. Il mondo intorno a me era di nuovo visibile, mi mettevo a piangere, ero euforica”.
Tommaso Caldarelli
Fonte: Giornalettismo
Campania, rifiuti trasferiti presto in Germania
L’Unione Europea si è dichiarata soddisfatta del piano di intervento per la rimozione definitiva dei rifiuti a Napoli. L’immondizia sarà trasportata in Germania ed in altri Paesi stranieri, come l’Olanda, la Danimarca, la Svezia e il Belgio. Le migliaia di tonnellate di rifiuti napoletani saranno dunque spalmante in tutto il nord Europa, da lì triturate, riciclate e distrutte. Il piano d’intervento è contenuto in una lettera a risposta della soluzione di messa in mora per la situazione rifiuti ed ha ottenuto l’apprezzamento della Commissione Europea.
Fonte: AGS Cosmo
Conus, conchiglie svelano traccia dell’evoluzione del sistema nervoso
Lo dicono i ricercatori dell’Università di Pittsburgh in collaborazione con l’Università della California a Berkeley (Usa) guidati da G. Bard Ermentrout: le conchiglie, i gusci dei molluschi, rivelano una traccia dell’evoluzione del sistema nervoso. I modelli matematici elaborati dagli scienziati, infatti, sono riusciti a comporre una correlazione tra questo fenomeno e i pattern di colorazione assunti dalle conchiglie.
Lo studio degli scienziati di Pittsburgh e Berkeley è stato condotto al computer, mediante lo sviluppo di equazioni matematiche in grado di simulare l’andamento dell’evoluzione del sistema nervoso, così come è osservato, in correlazione con le linee cromatiche dei gusci dei molluschi, e ha avuto come oggetto 19 conchiglie della specie Conus, caratterizzate tutte da freccia acuminata che l’animale scocca quando deve attaccare o difendersi, e che può penetrare nella pelle della mano ed uccidere a causa di un veleno potente quanto quello del cobra.
I pattern cromatici sono stati riprodotti con il computer mediante l’implementazione di reti neurali, ovvero algoritmi ispirati al funzionamento dei neuroni biologici. Stabiliti i segnali di input (ingresso), basati sui dati noti, si programma il calcolatore in modo da fargli collegare diversi costrutti matematici che imitano i neuroni biologici, come negli esseri viventi i neuroni si connettono tramite le sinapsi. In questo modo è possibile ottenere segnali di output (uscita) che contengono le informazioni ricercate.
La forza di questa metodica, utilissima allo specifico oggetto di questo lavoro, è la base adattativa del sistema di calcolo, che cambia la sua struttura in base alle informazioni esterne o interne che scorrono attraverso la rete durante la fase chiamata ‘di apprendimento’. Il fondamento di tutto è dunque un processo evolutivo, ed è quello che i ricercatori cercavano in quanto avevano necessità di capire come i dati fossero cambiati nel tempo.
Il lavoro ha permesso agli scienziati di stimare la colorazione di alcune specie ancestrali, identificando l’origine dalla quale alcuni parametri si sono rapidamente trasformati, e di misurare il grado di correlazione con lo sviluppo evolutivo e la storia di quell’organismo. “Abbiamo trovato che alcuni aspetti del sistema nervoso sono rimasti stabili nel tempo, mentre c’è una rapida evoluzione di altre sue porzioni” ha spiegato Ermentrout.
La ricerca, che proseguirà su altri pattern controllati dal sistema nervoso, è stata finanziata dallaNational Science Foundation, un’agenzia governativa degli Stati Uniti che sostiene la ricerca e la formazione di base in tutti i campi non-medici della scienza e dell’ingegneria, ed è stata pubblicata su Pnas.
Roberta De Carolis
Fonte: NextMe