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“La bottega del caffè” di Carlo Goldoni al Teatro San Rocco di Seregno

Si é conclusa ieri sera la stagione 2010-2011 del teatro seregnese con un classico targato Carlo Goldoni.

Una commedia in cui il drammaturgo veneziano è superbo nel mettere in scena un angolo di Venezia dove tre botteghe, “quella di mezzo ad uso di caffè, quella alla dritta, di parrucchiere e barbiere, quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia di biscazza“, diventano il terreno di disputa tra le due parti che animano l’uomo: il vizio e la virtù.
In un continuo susseguirsi di battute, pettegolezzi e misunderstanding si muovono i diversi personaggi, dal caffettiere Ridolfo, anima buona e consigliere di fiducia del giovane Eugenio, emblema, invece, della fragilità e vacuità dell’essere umano, passando per Don Marzio, nobiluomo partenopeo dalla lingua biforcuta e tagliente, interprete negativo, ma non troppo, perchè ci giunge sciocco, quasi buffo con il suo “occhiale indagatore”. Come non rimanere indifferenti alla simpatia e alla giovialità di Trappola, il garzone della bottega che, tra una parlata in dialetto veneziano e un aforisma in latino (non sempre riuscito), smorza e alleggerisce le vicissitudini della vita.

Come oggi, così un tempo, i protagonisti si nascondono dietro una maschera, reale come nel caso di Vittoria, moglie di Eugenio, oppure figurata, come per Flaminio, torinese che si finge nobile o della consorte, Placida, giunta a Venezia sotto le fattezze di una pellegrina.Ecco quindi che la commedia goldoniana ci risulta contemporanea, fatta su misura per calzare le vesti dell’uomo di oggi, in cui vizi e virtù restano sempre gli stessi.

Compagnia del Teatro Carcano fondata da Giulio Bosetti

Direttore artistico Marina Bonfigli
LA BOTTEGA DEL CAFFE’

di Carlo Goldoni
Personaggi Interpreti

Ridolfo, caffettiere Virgilio Zernitz
Don Marzio, gentiluomo napolitano Antonio Salines
Eugenio, mercante Umberto Terruso
Flaminio, sotto il nome di Conte Leandro Francesco Migliaccio
Placida, moglie di Flaminio in abito da pellegrina Marina Bonfigli
Vittoria, moglie di Eugenio Alice Redini
Lisaura, ballerina Valeria Perdonò
Pandolfo, biscazziere Massimo Loreto
Trappola, garzone di Ridolfo Enrico Bonavera
Un garzone del parrucchiere che parla Pompeo Gregori

Fonte: Noisymag


					
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